Ora, o signori, quando l'Europa era concordemente animata da questo pensiero: dominare gli avvenimenti, circoscriverli, non abbandonarli al corso fatale che poteva condurli a un più vasto conflitto, e quando il suo accordo era il solo mezzo efficace per raggiungere lo scopo, l'Italia non si poteva staccare da questo accordo. Quando le Potenze che, in altri tempi, avevano potuto vedere nei torbidi dell'Oriente un'occasione per gl'intenti particolari della loro politica, quando queste Potenze, in un alto sentimento della loro responsabilità, prevedendo il succedersi e il concatenarsi dei fatti e delle loro conseguenze, in questo erano sopratutto unanimi, nel volere allontanare, prima dall'Oriente, poi forse dall'Europa la minaccia d'una guerra di cui sarebbero incalcolabili i disastri, che farebbe indietreggiare la civiltà, l'Italia non poteva disertare il suo posto nel concerto europeo.
Pagina 71