È il "recruitment 3.0" - ove si mischiano "social media", tecniche di persuasione in rete e propaganda online - che induce i "foreign fighters" ad abbandonare la famiglia, il lavoro, gli amici e la nazione di origine per unirsi alle file dei combattenti jihadisti.
Il risultato è una profonda incrinazione del rapporto di autonomia tra i due procedimenti, sintomatica della tendenza in atto ad abbandonare il doppio binario in favore di un sistema caratterizzato dalla sempre maggiore interferenza, in materia tributaria, tra procedimento amministrativo e penale.
L'interprete, nel ricostruire la comune intenzione dei contraenti, deve abbandonare ogni preimpostato schematismo e fare applicazione circolare e congiunta delle regole ermeneutiche. In tale complessa attività il criterio di interpretazione funzionale ex art. 1369 c.c. assume, alla luce della teoria della causa in concreto, una valenza generale: il significato del regolamento contrattuale non potrebbe essere accertato senza tenere in conto la ragion pratica dell'affare.
Propone infine di abbandonare l'idea di settori professionali a rischio a favore di una migliore percezione e valutazione del rischio specifico di ogni settore.
Le modifiche alla disciplina del ravvedimento operoso costituiscono, infatti, un forte indicatore della volontà legislativa di abbandonare lo schema del controllo tradizionale e di adottare un nuovo modello di attuazione del prelievo nel quale il contribuente adempie spontaneamente ai propri obblighi avvalendosi della guida trasparente dell'amministrazione finanziaria e quest'ultima rinuncia, in concreto, all'esercizio della funzione di controllo prendendo a pretesto la possibilità di utilizzare le risorse che si sono liberate per contrastare in modo più efficiente forme più complesse e strutturate di evasione fiscale. La nuova disciplina del ravvedimento solleva, però, alcune criticità (in particolare, l'estensione dei limiti temporali entro i quali i contribuenti possono ravvedersi, la circostanza che il nuovo ravvedimento produce effetti anche se la regolarizzazione della violazione è "indotta", la riapertura dei termini di accertamento dopo la presentazione della dichiarazione integrativa da parte del trasgressore, limitatamente "agli elementi oggetto dell'integrazione") che finirebbero per scoraggiare anziché incentivare la resipiscenza del trasgressore, producendo così un effetto contrario rispetto all'obiettivo di far emergere le basi imponibili.
Tale orientamento (suffragato da autorevoli studi) non trova lappoggio della Commissione europea orientata ad introdurre il saldo della spesa ma non già ad abbandonare quello del deficit strutturale. Sul versante interno, la legge di stabilità per il 2016 ha - limitatamente allanno in corso - stabilito il superamento del patto di stabilità interno attraverso il rinvio del c.d. "fiscal compact" (e, dunque, alla valutazione, voluta dalla legge n. 243/2012 della salute del bilancio sulla base di otto parametri di parte corrente e finale, di competenza e di cassa, in sede previsionale e consuntiva) rendendo disponibili risorse aggiuntive vincolate a specifiche tipologie di investimento (scuole). È evidente come il carattere temporaneo delle disposizioni contenute nella legge di stabilità per il 2016 potenzialmente mortifichi iniziative di governo valutate alla stregua di criteri non previsti inqua to non preventivabili.
L'occasione è propizia per valorizzare, da un lato, la giustizia arbitrale - e abbandonare il dogma della statualità della giurisdizione, che ancora pervade la più alta magistratura italiana dei rapporti civili -, dall'altro, il testamento, quale atto non meramente "attributivo" ma di "disposizione" e di "regolamentazione" dei rapporti patrimoniali e non patrimoniali del "de cuius". La conseguenza è il superamento della distinzione tra "tipicità" e "atipicità" che, anche nei rapporti "mortis causa", assume una valenza meramente descrittiva e non risolutiva in merito al diverso ed essenziale controllo di liceità e di meritevolezza degli atti di autonomia.