Anche per questa ragione, gli AA. si interrogano sull'opportunità di abbandonare il metodo "italiano" di calcolo del sovraffollamento carcerario in favore di un criterio "europeo".
Le società tra professionisti pongono complesse questioni applicative, la cui soluzione impone di abbandonare il dogma secondo cui l'attività professionale sarebbe soggetta sempre alle medesime regole, a prescindere dalle modalità di esercizio della stessa. Lo "statuto" del professionista è invece variabile dipendente dall'organizzazione: le società tra professionisti nelle quali il lavoro intellettuale prevale sull'elemento organizzativo sono integralmente soggette alla disciplina delle professioni; laddove, invece, sia l'organizzazione a prevalere sul lavoro intellettuale dei professionisti, trovano applicazione le regole previste per l'impresa.