Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbandonare

Numero di risultati: 26 in 1 pagine

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Carlo Darwin

410962
Michele Lessona 1 occorrenze

Che cosa può aver tentato, o qual mutamento può avere obbligato una tribù di uomini ad abbandonare le belle regioni del nord, a scendere le Cordigliere, la spina dorsale dell’America, a inventare e fabbricare barche che non sono adoperate dalle tribù del Chili, del Perù e del Brasile, e poi entrare in una delle più inospitali contrade del mondo? Quantunque queste riflessioni debbano a prima vista occupare la mente, possiamo esser certi che sono in parte erronee. Non vi è ragione per credere che gli abitatori della Terra del Fuoco diminuiscano di numero; perciò dobbiamo supporre che godano di una certa tal quale felicità, qualunque essa possa essere, che rende loro cara la vita. La natura facendo l'abitudine onnipotente, e i suoi effetti ereditarli, ha reso l'abitatore della Terra del Fuoco acconcio al clima e alle produzioni del suo miserabile paese."

Pagina 41

Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412508
Giulio Bizzozero 3 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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A questo riguardo, però, v'è notevole differenza a seconda della via che tennero per abbandonare l'organismo in cui furono prodotti.

Pagina 37

Quelle che reagiranno dovranno abbandonare lo stabilimento entro un periodo di tempo che sarà fissato dal Dipartimento. La vendita di latte proveniente da vacche tubercolose è formalmente proibita.

Pagina 73

Quelle che reagiranno dovranno abbandonare lo stabilimento entro un periodo di tempo che sarà fissato dal Dipartimento. La vendita di latte proveniente da vacche tubercolose è formalmente proibita.

Pagina 73

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

456642
Carlo Darwin 7 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Nonostante quest’ultima asserzione, non posso, per le varie precedenti considerazioni abbandonare la credenza che i maschi i quali hanno maggiori attrattive per la femmina, mercè i loro colori più brillanti o per altri ornamenti, non siano comunemente i preferiti; e che i maschi siano divenuti più belli per questa ragione nel corso dei secoli.

Pagina 313

«Con questo volume non poteva retrocedere; allora vedendo questo, egli a malincuore rigettò il prezioso boccone, che cominciò ad andarsene; ma questo era troppo dura cosa perchè la filosofia del serpente la potesse sopportare, e il rospo venne nuovamente abboccato, e di nuovo il serpente dopo violenti sforzi per uscire dal buco fu obbligato ad abbandonare la preda. Tuttavia questa volta la lezione aveva servito, e il rospo venne afferrato per una zampa, tirato fuori, e poi ingoiato trionfalmente».

Pagina 323

Parimente gli uccelli cui è stato distrutto il nido, o coppie infeconde, o individui ritardatari, debbono indursi con facilità ad abbandonare i compagni, e debbono probabilmente esser lieti di partecipare il più possibile alle gioie ed ai doveri dell’allevamento dei piccoli, anche quando questi non sono loro propriVedi White (Nat. Hist. of Selborne, 1825, vol. I. p. 140 intorno alla esistenza molto presto nella stagione di piccoli branchetti di pernici maschi; ho udito di questo fatto altri esempi. Vedi Jenner intorno allo stato di ritardo degli organi riproduttori in certi uccelli nella Phil. Transact., 1824. Riguardo agli uccelli che vivono tre insieme, sono debitore di ragguagli intorno agli stornelli ed ai passeri al signor Jenner Weir, ed al signor Fox riguardo a pernici: pei corvi vedi il Field, 1868, p. 415. Intorno a vari uccelli maschi che cantano dopo il proprio periodo, vedi il rev. L. Jenyngs, Observations in Natural History, 1846, p. 87.. Questa sorte di contingenze spiegano probabilmente la maggior parte dei casi sopramenzionatiFu riferito il caso seguente (Times, 6 agosto 1868) dal rev. F. O. Morris sull’autorità dell’onorevole e rev. O. W. Forester: «Il guardacaccia trovò qui un nido di falchi quest’anno con cinque piccoli in esso. Ne uccise quattro, ma ne lasciò uno colle ali tagliate, come richiamo per distruggere i vecchi. Questi furono entrambi uccisi il giorno seguente mentre stavano cibando il piccolo, ed il guardacaccia credette che tutto fosse finito. L’indomani tornò e trovò due altri caritatevoli falchi, che erano venuti, mossi da un sentimento di affetto adottivo, a soccorrere l’orfano. Quei due egli uccise pure, e lasciò il nido. Essendo in seguito ritornato egli trovò due ancora più caritatevoli individui, intenti a compiere la medesima opera buona. Uno di essi egli uccise: sull’altro sparò pure, ma non potè colpirlo. Nessuno più tornò al compito infruttuoso».. Nondimeno è un fatto strano che nella stessa regione, in piena stagione degli amori, vi siano tanti maschi o femmine sempre pronti a riparare le perdite di un uccello appaiato. Perchè quegli uccelli che fanno da riserva non si appaiano insieme immediatamente? Non abbiamo noi qualche ragione per supporre, e questo sospetto è venuto al signor Jenner Weir, che siccome l’atto del corteggiamento sembra essere per molti uccelli una faccenda noiosa e lunga, così segua occasionalmente che certi maschi e certe femmine non riescano, durante la stagione adatta, ad ispirarsi amore vicendevole, ed in conseguenza a non appaiarsi? Questo sospetto sembrerà meno improbabile allorchè avremo veduto quali forti antipatie e preferenze provano talvolta le femmine degli uccelli verso certi maschi.

Pagina 376

Salvin notava nella Guatamala (Ibis, 1864, p. 375), che gli uccelli mosca non avevano tanta voglia di abbandonare il nido durante il tempo caldissimo, quando il sole splendeva brillantemente, che non quando faceva fresco, od era tempo nuvolo, o piovoso.

Pagina 416

Salvin notava nella Guatamala (Ibis, 1864, p. 375), che gli uccelli mosca non avevano tanta voglia di abbandonare il nido durante il tempo caldissimo, quando il sole splendeva brillantemente, che non quando faceva fresco, od era tempo nuvolo, o piovoso.; cosicchè non è una valida obbiezione al suo modo di vedere che molti uccelli, in cui i due sessi sono di colori oscuri, fabbrichino nidi nascostiPosso specificare, come esempi di uccelli dai colori oscuri che fabbricano nidi nascosti, le specie appartenenti a otto generi d’Australia, descritti da Gould nel suo Handbook of the Birds of Australia, vol. I. p. 310, 362, 383, 387, 389, 391, 414.. Le femmine dei Buceros, per esempio, delle Indie e dell’Africa sono protette, durante la nidificazione, con straordinaria cura, da ciò che il maschio mura il buco nel quale la femmina sta covando le uova, e lascia solo un piccolo orifizio dal quale le porge il cibo; essa rimane così strettamente prigioniera per tutto il periodo dell’incubazioneJerdon, Birds of India, vol. I, p. 244.; tuttavia le femmine dei Buceros non sono più brillantemente colorite di quello che non siano molti altri uccelli di eguale mole che fabbricano nidi scoperti. Una obbiezione più seria all’opinione del signor Wallace, come l’ammette egli, è quella che in alcuni pochi gruppi i maschi sono brillantemente coloriti e le femmine sono brune, e tuttavia queste ultime depongono le uova in nidi a cupola. Questo è il caso nelle Grallinae d’Australia, le Maluride dello stesso paese, le Nettarinie e in parecchie Mellifagide d’AustraliaIntorno alla nidificazione e ai colori di queste ultime specie, vedi Gould, Handbook, ecc., vol. I. p. 504, 527..

Pagina 416

Rispetto all’uso di farsi il tatuaggio, mi fu detto dai missionari della Nuova Zelanda, che quando tentavano di persuadere qualche fanciulla ad abbandonare quell’uso, esse rispondevano: «Dobbiamo farci qualche linea sulle labbra, altrimenti quando diverremo vecchie saremo troppo brutte». Negli uomini della Nuova Zelanda, un giudice molto competente diceIl rev. R. Taylor, New Zealand and its Inhabitants, 1855, p. 152. «avere il volto finamente screziato col tatuaggio era la grande ambizione dei giovani, tanto per rendersi accetti alle signore, quanto per sembrar vistosi in guerra». Una stella di tal sorta stampata sulla fronte ed una macchia sul mento sono considerate dalle donne di una parte dell’Africa come attrattive irresistibiliMantegazza, Viaggi e Studi, p. 542.. Nella maggior parte, ma non in tutto il mondo, gli uomini sono molto più adorni che non le donne, e spesso in modo differente; talora, sebbene di rado, le donne non sono affatto adorne. Siccome le donne presso i selvaggi sono obbligate a compiere la maggior parte del lavoro, e non si danno loro le migliori sorta di cibo, così concorda col caratteristico egoismo dell’uomo, che esse non abbiano, nè possano far uso, degli ornamenti più belli. Infine è un fatto notevole, come abbiamo dimostrato nelle precedenti citazioni, che le medesime mode nel modificare la forma del capo, nell’ornarsi i capelli, nel dipingersi, nel farsi il tatuaggio, nel forarsi il naso, le labbra o le orecchie, nello strapparsi o riempirsi i denti, ecc., prevalgono ora ed hanno da lungo tempo prevalso nelle più lontane parti del mondo. È sommamente improbabile che queste pratiche che sono seguite da tante nazioni distinte siano dovute alla tradizione da qualche sorgente comune. Indicano piuttosto la somiglianza intima della mente dell’uomo, a qualunque razza appartenga, nello stesso modo come gli usi quasi universali del ballare, del travestimento e del fare rozze pitture.

Pagina 536

Pagina 580

L'uomo delinquente

471712
Cesare Lombroso 4 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Uno di questi, interrogato sulla professione del padre, rispose che era un boia di cancelliere al tribunale, che bisognerebbe impiccare; un altro, parlando di sua madre, disse che era una b...scia, che cercava qualunque via di disfarsi dei figli, per potersi più comodamente abbandonare ai suoi vizi!!

Pagina 417

Qui la carità, o meglio la previdenza, deve assumere forme nuove, abbandonare la via cappuccinesca dell'elemosina e la soldatesca e violenta disciplina carceraria o di caserma, od anche quella dell'astratta morale, che negli inclini al delitto non potrebbe aver presa, nè molto curarsi dell'istruzione alfabetica, che lascia il cuore come lo trova; deve assumere invece le vesti dell'industria, della cooperazione; deve far nascere a poco a poco, e celando la mano benefica, il piacere della proprietà, l'amore del lavoro, il senso del bello. Convien dunque sostituire al carcere, al riformatorio, l'asilo spontaneo, la scuola industriale, l'emigrazione in terre lontane ed in campagne. - E in che modo, Barnardo e Barce ce lo hanno insegnato Vedi Barce, Rapports sur les questions du programme du Congrès pénitentiaire international qui aura lieu à Stockholm - D'après quels principes convient-il d'organiser ces établissements affectés aux enfants vagabonds, mendiants, abandonnés, 1877; e opera cit., Dangerous classes of New-York, 1875..

Pagina 428

La tendenza all'ozio ed al libertinaggio, fatta forse più prepotente per le sofferte privazioni, vinceva in essi le attrattive della operosità; e il potere poi impunemente stare, andare, ribellarsi, come meglio loro talentava, li determinava infine dopo due o tre mesi, al più, di dimora, ad abbandonare l'ospizio, come non bisognevoli di quel soccorso, che avevano domandato liberamente. Nel loro Direttore essi non vedevano l'uomo sagrificatosi pel loro bene, ma solo un nemico, e quasi un tiranno inteso a vincolare la loro libertà. Da qui, contro di lui una sorda guerra d'insubordinazioni, di dispetti, di villanie e perfino di minaccie, se l'ordine e la disciplina venivano con fermezza mantenuti: e quest'avversione conservavano anche dopo abbandonato lo stabilimento, perchè furono questi beneficati che gli spogliarono la casa in una notte del 1847, e che nel 1848 compirono il saccheggio dell'ospizio appena incominciato dai Croati, nelle famose cinque giornate».

Pagina 464

In genere, poi, anche i fautori del patronato sconsigliano dal fondare stabilimenti di ricovero che non sieno affatto temporali, e di dar soccorso in denaro, ma solo in buoni sull'oste e sul panettiere, buoni che devono essere anticipazioni sul lavoro; le società devono abbandonare quelli che non lavorano e non si rendono al luogo loro indicato, informare le persone presso cui li raccomandano della loro vita antecedente, e perciò a nulla riescono senza un agente (possibilmente un ex-guardiano), che ne spii la condotta, che si occupi di collocarli opportunamente (V. Lamarque, La réhabilitation, etc. Paris, 1877, Brown, Suggested on the formation of discharged prisoners, 1870).

Pagina 465

Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

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Piero Bianucci 1 occorrenze

Bene, è venuto il momento di abbandonare questa illusione. Un organismo umano è formato da circa diecimila miliardi di cellule ma ospita 100 mila miliardi di batteri. Le “nostre” cellule sono dunque una minoranza: per ognuna di esse, ne abbiamo addosso nove estranee. Quattrocento specie di batteri abitano nel nostro intestino, una bella varietà se pensiamo che sono 600 in tutto le specie di uccelli che possiamo trovare in Europa. Altri batteri colonizzano i denti e le mucose, la pelle è un autentico ecosistema microbico, con flore ben diverse a seconda che si tratti del dorso della mano, dal clima ventilato, o del palmo, dove il clima è caldo-umido, mentre sulla nostra fonte, nei pori delle ghiandole sebacee prosperano milioni di acari commensali, i Demodex follicolorum. Insomma: non siamo individui ma popolose comunità. E si può discutere se siamo noi a usare miliardi di creature microscopiche o se sono loro a usare noi.

Pagina 108

Scritti

528608
Guglielmo Marconi 2 occorrenze
  • 1941
  • Reale Accademia d'Italia
  • Roma
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Nella Conferenza di Berlino dell'agosto 1903 i rappresentanti del sistema tecnico SLABY-ARCO, il quale sistema non era mai riuscito a trasmettere al di là di 100 chilometri sul mare, avevano espresso dubbi poco simpatici sull'attendibilità delle ricezioni a lunga distanza, ottenute sulla Carlo Alberto l'anno prima; tanto che il delegato italiano, marchese SOLARI, si vide costretto ad abbandonare la conferenza. Altri ancora dicevano che le ricezioni transatlantiche non erano comprovate, e che i segnali ricevuti nel Canada erano effetto del caso.

Pagina XLI

Grande preoccupazione pel giovane inventore: assumendo servizio militare Egli avrebbe dovuto abbandonare per un tempo abbastanza lungo le sue ricerche nel momento più importante e più delicato. Una dilazione poteva essere fatale alla sua opera. I governi delle principali nazioni erano stati messi all'erta dalla divulgazione dei risultati, e cercavano in vari modi di stimolare gli inventori locali per far brevettare varianti e perfezionamenti e trovare ragioni e pretesti per oltrepassare il Nostro nel suo lavoro ulteriore.

Pagina XXII

Sulla origine della specie per elezione naturale

537885
Carlo Darwin 7 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Ma ammettere tutto ciò, a quanto mi sembra, significa entrare nel campo del miracolo ed abbandonare quello della scienza.

Pagina 211

Sarebbe facile dimostrare che le varie distinte azioni mentali sono comunemente comprese in questo termine; ma tutti sanno che cosa voglia dirsi, quando si asserisce che l'istinto spinge il cuculo ad emigrare e ad abbandonare le sue uova nei nidi d'altri uccelli. Un atto, che esige per parte nostra una certa abitudine, quando si compia da un animale molto giovane e non dotato di alcuna esperienza, e quando sia compiuto da molti individui nella stessa maniera, senza che i medesimi conoscano a quale scopo sia diretto, ordinariamente chiamasi istintivo. Ma potrei provare che niuno di questi caratteri dell'istinto è universale. Una piccola dose di giudizio o di ragione, come disse Pietro Huber, spesso si appalesa, anche in animali collocati molto bassi nella scala naturale.

Pagina 212

Ne sceglierò tre soli fra quelli che avrò a discutere nel futuro mio lavoro; cioè l'istinto che determina il cuculo ad abbandonare le sue uova nei nidi d'altri uccelli, l'istinto di certe formiche di fare schiavi, e finalmente la facoltà di costruire celle nell'ape domestica. Questi ultimi due istinti si sono generalmente, ed a ragione; considerati dai naturalisti come i più portentosi fra tutti gli istinti conosciuti.

Pagina 220

Nei gallinacei non è insolita l'abitudine occasionale degli uccelli di abbandonare le loro uova nei nidi d'altri uccelli; e ciò spiega per avventura l'origine di un istinto speciale nel gruppo degli struzzi. Alcune femmine dello struzzo si associano per deporre alcune poche uova in un nido comune, indi in un altro; e queste sono poi covate dai maschi. Questo istinto può probabilmente avere la sua ragione nel fatto, che le femmine covano un gran numero di uova; ma come nel caso del cuculo, ad intervalli di due o tre giorni. Però quest'istinto dello struzzo americano e del Molothrus bonariensis non fu ancora abbastanza perfezionato, perchè uno sterminato numero di uova rimane sparso sulle pianure; per modo che in un solo giorno di caccia ne raccolsi non meno di venti abbandonate e guaste.

Pagina 223

Noi dobbiamo quindi abbandonare l'opinione della quasi universale sterilità delle specie distinte di animali, allorchè sono incrociate: oppure dobbiamo considerare la sterilità, non come una caratteristica indelebile, ma come una qualità che può essere eliminata dalla domesticità.

Pagina 248

Per modo che noi siamo ridotti a considerare se le eccezioni alla continuità della estensione siano tanto frequenti e sì gravi che ci costringano ad abbandonare l'opinione, resa probabile dalle considerazioni generali, che ogni specie fu prodotta in una sola area e da quella emigrò fin dove potè giungere. Sarebbe inutilmente tedioso il discutere tutti i casi eccezionali di quelle specie che ora vivono in luoghi separati e distinti; nè pel momento pretendo che possa darsi qualche spiegazione a molti di questi casi. Ma, dopo alcune osservazioni preliminari, discuterò alquanto sopra parecchie delle più stringenti categorie di fatti; vale a dire l'esistenza di una stessa specie sulle cime delle catene di monti molto lontane, e in luoghi distanti delle regioni artiche ed antartiche; indi (nel capo seguente) la vasta distribuzione delle produzioni di acqua dolce; in terzo luogo la presenza delle medesime specie terrestri sulle isole e nei continenti, benchè separate da centinaia di miglia di mare aperto. Se la esistenza delle stesse specie in punti distanti ed isolati della superficie terrestre può in molti casi spiegarsi, partendo dal principio che ogni specie abbia migrato da un solo centro di origine: allora, ove si rifletta alla nostra ignoranza riguardo agli antichi mutamenti climatologici e geografici e ai diversi mezzi accidentali di trasporto, mi pare incomparabilmente più sicura l'opinione che questa sia la regola generale.

Pagina 328

L'elezione naturale agisce puramente per la conservazione ed accumulazione di piccole modificazioni ereditarie che sono sempre utili all'essere preservato; e come la moderna geologia ha quasi bandita l'ipotesi che le grandi vallate di erosione siano tutte formate da una sola onda diluviale, non altrimenti l'elezione naturale, se questo principio è vero, deve farci abbandonare l'opinione della creazione continua di nuovi esseri organizzati e di una modificazione grande e repentina nella loro struttura.

Pagina 90

Teoria della relatività dell'Eistein. Esposizione elementare alla portata di tutti

540395
Harry Schmidt 1 occorrenze

Per quanto possa sembrarci difficile, non ci rimane altra via d'uscita, all'infuori di quella che ci conduca ad abbandonare definitivamente la nostra antica rappresentazione di spazio. Dobbiamo, senz'altro, non parlare più di spazio allo stato di quiete assoluta e di spazio allo stato di

Pagina 99

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