Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbandonando

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Nuovo galateo

189589
Melchiorre Gioja 3 occorrenze
  • 1802
  • Francesco Rossi
  • Napoli
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Quindi a me pare che fossero riprensibili gli Egizi, i quali ne' momenti di duolo, la testa e il volto si coprivano di fango; i Romani che nelle stesse occasioni, abbandonando i bagni, facevano pompa di sordidezza; e i Milanesi che negli scorsi secoli si lordavano gli abiti ne' giorni del carnevale, slanciandosi a vicenda delle uova, in vece de' non sucidi é vero ma molestissimi confetti, come si usa oggidì: strana usanza che dopo molte proibizioni fu permessa alle sole dame, essendosi forse lusingato il legislatore che la gentilezza di queste la farebbe presto cadere in obblio. Vedi la grida del governatore di Milano del 14 febbraio 1692. Alla costruzione ed all'uso degli abiti, oltre la pulitezza, dee presedere il pudore. Possono dunque innocentemente le donne abbandonare agli altrui sguardi

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I Romani fecero il più lusinghiero complimento a Vespasiano, allorché, abbandonando un fasto troppo sfarzoso, imitarono la frugalità dell'imperatore. Una moltitudine immensa di popolo tumultuoso si dissipò ad una semplice parola d'Adriano a Roma, ecc. Siccome il magistrato non lascia d'essere uomo, quindi non di rado soggetto all'orgoglio in ragione del potere, perciò si dee riguadare come azione inurbana l'opporsi alle sue idee allorchè non recano d'inno al pubblico, e nel tempo stesso imprudente, se l'opposizione porta danno all'oppositore; quindi si può lodare il filosofo Favorino, e condannare l'architetto Apollodoro il primo, accusato perchè avea lasciato senza censura alcune idee d'Adriano in una contesa di grammatica, rispose scherzando: Può forse prendere abbaglio colui che ha trenta legioni a'suoi comandi? Il secondo, indispettito nel sentire l'imperatore a parlare di belle arti senza cognizione di causa, lo mandò a pingere le zucche. Più un magistrato è un imbecille, più si debbe avere riguardo all'irritabilità del suo amor proprio; giacché lo sforzo ad attribuire agli altri i nostri sbagli cresce in ragione della nostra imbecillità. Quindi fa d'uopo che in questi casi annunziate la cosa nudamente ed in modo che sembriate causa dell'errore, senza che vi si possa a buon diritto attribuire. Allorché il famoso generale Laudon fu battuto dal re di Prussia per avere cambiato posizione, giusta gli ordini del feld-maresciallo Daun, egli scrisse a questo come segue: Ho l'onore d'annunziare a V. E. che sono stato battuto nella posizione ch'ella mi ha ordinato di prendere. Sono con rispetto, ecc. Uno spartano non avrebbe renduto conto più nobilmente della sua disfatta, nè con maggior precisione. Mentre questa confessione allontanava dall'amor proprio di Daun l'idea d'essere autore della rotta, non diceva doversene incolpare Laudon, costretto ad obbedire, non padrone di ordinare. Il rispetto e la civiltà verso il magistrato non tolgono ai cittadini il diritto di predicargli quelle massime che possono spiacergli, e la violazione delle quali frutta pubblico danno; perciò quando Luigi XIV pretendeva di convertire i Protestanti del suo regno non colla persuasione, ma colla forza, Bossuet e Fénélon gli dissero che nissuna potenza umana ha diritto » sulla libertà del cuore; che la violenza, invece di » persuadere, fa degli ipocriti; che dare tali proseliti » alla religione, non è proteggerla, ma avvilirla ». Può essere qui ricordata una pratica che certamente non é troppo pulita per sè stessa, ma che mirava ad ottimo scopo, e che nella barbarie de tempi in cui fu usata , forse può meritare compatimento. Nel secolo XII per ricordare al nuovo pontefice che l'elevazione della carica non doveva fargli dimenticare d'essere uomo, egli veniva posto a sedere sopra una sedia di pietra bucata e vuota al di sotto, detta stercoraria, situata avanti il portico di S. Giovanni in Laterano; in quella posizione il pontefice gettava del denaro al popolo. La verità che si predicava al papa era certamente sacrosanta, ma il modo era tutt'altro che gentile.

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Abbandonando questo campo ai moralisti, e non volendo ripetere quanto dirà nel libro secondo, mi ristringo ai due seguenti oggetti.

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