Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbandona

Numero di risultati: 7 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

435066
Angelo Mosso 1 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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Chi si lascia sopraffare dal sonno sulle Alpi e si abbandona al riposo nel gelo, muore inevitabilmente. Bisogna aver paura del sonno, quando si è in alto. Appena compaiono i primi sintomi del dormire, dobbiamo eccitare in tutti i modi il sistema nervoso per attizzare la fiamma della vita che incomincia a languire, e scuotere il corpo, perchè vengano bruciate le provviste che ancora rimangono per riscaldare gli organi e il sangue, perchè la circolazione si rinforzi, il cuore rimanga attivo e non si spenga col raffreddamento l'energia del sistema nervoso.

Pagina 310

L'uomo delinquente

468293
Cesare Lombroso 6 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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La contraddizione, insomma, dell'influenza, ora grande ora nulla, della religione si toglie se concludesi che la religione è utile, e quando si fonde veramente colla morale, e abbandona il culto delle formule, il che ora non può darsi che nelle religioni nuove, perchè tutte in principio sono morali, e poi a poco a poco si cristallizzano, e le pratiche rituali sopranuotano e annebbiano il nucleo morale, meno facile a concepirsi e ritenersi dal volgo: quindi si nota una minore propensione al crimine, anche là dove solo il senso etico e non il religioso è in onore come fra gli uomini atei ma colti, perchè ci vuole un'energia intellettuale per resistere al consenso universale, una forza inibitrice, che come resiste all'imitazione, resiste anche agli impulsi istintivi; ragione questa forse unica dei vantaggi dell'alta coltura.

Pagina 177

Si può, dunque, con tutta certezza, assicurare, che la maggior parte dei trovatelli che sfuggono alla morte, si abbandona al delitto. Forse in ciò entra, per buona parte, anche l'influenza ereditaria; perchè nascono i più da una colpa; e vi si aggiungono, certo, la difficoltà di trovar un mezzo di sussistenza, e più di tutto l'abbandono. Senza un nome da difendere, senza un freno che li arresti nel pendio delle passioni, senza una guida che con cura diligente e con un tesoro di affetti e di sacrifici faccia sviluppare i nobili istinti e contenere i selvaggi, questi prendono facilmente il sopravvento.

Pagina 181

«La madre viziosissima, pigra, impetuosa si marita a venti anni ed ha due figliuoli; a 23 anni abbandona il marito, si unisce con un giovane e dà alla luce una bimba. In seguito ritorna al letto maritale ed ha un quarto bimbo, durante questo tempo è l'amante di un negoziante di vino.

Pagina 194

Resta incinta un'altra volta ed abbandona allora decisamente il tetto maritale attirando con sè le figlie, che poi lascia in balia del primo capitato mentre ella si ubbriaca. A 39 anni è incinta per la nona volta, e dal suo amante essa si lascia maltrattare.

Pagina 194

Infatti i reati, cui più facilmente la donna si abbandona, come manutengolismo, aborto, avvelenamento, furto domestico, sono fra quelli che meno facilmente si rivelano o si denunciano. S'aggiunga il fatto, ormai notorio, della maggiore loro intensità e tenacità nel delinquere. Noi abbiamo veduto, poco sopra, come nelle donne la perversità, quando esiste, sia in grado maggiore degli uomini, e come le ragazze in America abbiano mostrato minor correggibilità dei maschi.

Pagina 229

sotto il pretesto di moralizzazione si mette fra le quattro mura di una cella un robusto contadino abituato all'aria dei campi ed ai pesanti lavori della campagna» - gli si dà un'occupazione qualsiasi che non richiede un sufficiente impiego di forza fisica, - lo si abbandona a guardiani che spesso gli sono socialmente inferiori, -lo si lascia in questo stato dei lunghi anni; e quando il corpo e l'intelligenza hanno perduto la loro elasticità gli si apre la porta del carcere per lanciarlo debole e disarmato nella lotta per l'esistenza! - Senza contare poi che a tutto ci si abitua, e che il giorno in cui il carcere è divenuto un'abitudine, non avrà più la benché minima azione benefica e positiva.

Pagina 452

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