Da lassù veniva un misto di muggiti, abbaiamenti, alti starnazzi di polli, alternati a pause silenziose. In una di quelle, come incastonata, si fece sentire lontanamente la strofa di una canzone di ragazza. Lucrezia la riconobbe col cuore, e con le labbra la riprese in sussurro. Era un canto che soleva fare con Bianca, la sorella maggiore, quando erano piccole: una di fronte all'altra, pronunciando alternamente le strofe: chi taceva toccava sul proprio corpo le parti indicate da chi cantava.
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