Ma, ad un tratto, la Rivoluzione mandò in frantumi quel vecchio mondo dei saloni filosofici, degli abatini cicisbei, delle dame scettiche e galanti, delle aristocrazie sensibili ed umanitarie. Ai guardinfanti, agli strascichi, alle acconciature piramidali dei capelli, ai calzoni colle fibbie ed ai cappelli a tre punte, successero la nostra prosaica giubba ed il nostro più prosaico cappello. Solo le donne conservarono qualche forma elegante nelle vesti, mutabili sempre, secondo la moda di Parigi. La pittura non poteva più trovare il suo ideale nella società in cui viveva, la quale, del resto, aveva mutato non solo gli abiti, ma anche le idee.
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