è nota. Poscia dobbiamo stabilire il tempo che la luce impiega a percorrere il tratto AB. Ciò potremo fare molto semplicemente: inviando da A un
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AB. In tal punto, come indica la figura 10, poniamo due specchi in modo da poter vedere in essi, simultaneamente, la imagine dei due punti A e B.
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Misuriamo da prima la distanza fra i due punti A eB, riportando l'unità di misura — possiamo assumere un chilometro — lungo il tratto AB, tante volte
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raggio di luce, questo, secondo il principio di Relatività, percorrerà la distanza AB nello stesso
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che, nell'istante stesso, stanno di fronte ai due punti A e AB, e ne misuri la distanza nel proprio sistema: il risultato deve rappresentare la
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e) Relatività dello Spazio. - Come si è detto Oo può misurare la lunghezza del tratto AB allo stato di quiete, riportando un dato numero di volte una
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ambedue coincidere nel senso del movimento opposto a quello dei due sistemi. In entrambi i sistemi i due tratti AB, dovevano esser lunghi 300.000 chilometri
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Nel momento in cui il tratto AB viene a trovarsi
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c) La invariabilità delle dimensioni nella direzione normale del moto. — Fino ad ora il tratto AB si trovava esattamente nella direzione del moto dei
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perpendicolarmente alla direzione comune dei sistemi O e O’, le misurazioni delle lunghezze dei due tratti A’B’ e AB conducono ad uno stesso
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che la rotazione procede, O’o rileverà un accorciamento sempre maggiore, rispetto alla lunghezza misurata da Oo. Allorchè il tratto AB ritorni
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Se facciamo ancòra ruotare, sempre nella stessa direzione, il tratto AB, i risultati delle misurazioni cesseranno dall'essere eguali, ed a mano a
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nell'esempio dianzi dato, quando allontanavamo il segmento AB dalla direzione del movimento del suo sistema. Tutti i diametri non avranno per O’o, il cui
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AB e C.D si chiamano rispettivamente asse maggiore ed asse minore, F ed F' fuochi, punti caratteristici dell'ellisse, i quali godono di una
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La figura 5 ci rappresenti il piano della tavola: A, B, C, D, gli angoli; AB, BC, CD, DA gli spigoli. Con E indichiamo la posizione del centro della
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, la posizione di E è determinata dalla lunghezza dei segmenti EF, distanza da AB, ed EG, distanza da AD.
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Le rette AB e CD determinano il piano del foglio; la coppia di rette AB ed EF, come pure la coppia CD ed EF, determinano ciascuna un piano, cioè
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AB e CD sono due rette, giacenti sul piano del foglio, che si incontrano in un punto O ortogonalmente, cioè ad angolo retto, di 90°. EF rappresenta
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ismisuratamente, i piani rappresentati dalle rette AB, CD, EF che si incontrano ancòra nel punto O.
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di cerchio, la cui direzione è rappresentata dalla retta AB(della figura 8a). Se il movimento del pendolo fosse quello previsto dalle leggi
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seconda serie di misurazioni il sistema di coordinate abbia girato nella direzione che indica la freccia della figura 8a, in modo che la retta AB
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