Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: ab

Numero di risultati: 6 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

477911
Angelo Secchi 6 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Consiste questo in un micrometro ordinario, nel quale sono tesi due fili ad angolo retto AB, CD fig. 46; tutto il sistema è rotabile Fig. 46. attorno al tubo del cannocchiale, e mediante un indice che percorre un circolo graduato può leggersi l’arco di rotazione, cui si è girato le strumento. Se si ha da determinare la posizione di una stella S rapporto ad un altra O, si comincierà dal determinare la direzione del parallelo celeste mettendo il filo A B in modo che esso sia percorso esattamente da una stella entrando ed uscendo dal campo, quindi letto il circolo questa posizione si conterà come 90° in ascensione retta seguente: con ciò l’altro filo CD sarà nel circolo orario e segnerà zero al punto Nord. Girato allora tutto il sistema si porterà il filo AB sulle stelle O ed S simultaneamente: l’angolo percorso COS sarà l’angolo di posizione. In questa pratica si considera il centro di rotazione posto nello stella principale. Bisogna avvertire che il cannocchiale rovescia; onde la compagna è al Sud apparente, quando realmente sta al Nord.

Pagina 208

Consiste questo in un micrometro ordinario, nel quale sono tesi due fili ad angolo retto AB, CD fig. 46; tutto il sistema è rotabile Fig. 46. attorno al tubo del cannocchiale, e mediante un indice che percorre un circolo graduato può leggersi l’arco di rotazione, cui si è girato le strumento. Se si ha da determinare la posizione di una stella S rapporto ad un altra O, si comincierà dal determinare la direzione del parallelo celeste mettendo il filo A B in modo che esso sia percorso esattamente da una stella entrando ed uscendo dal campo, quindi letto il circolo questa posizione si conterà come 90° in ascensione retta seguente: con ciò l’altro filo CD sarà nel circolo orario e segnerà zero al punto Nord. Girato allora tutto il sistema si porterà il filo AB sulle stelle O ed S simultaneamente: l’angolo percorso COS sarà l’angolo di posizione. In questa pratica si considera il centro di rotazione posto nello stella principale. Bisogna avvertire che il cannocchiale rovescia; onde la compagna è al Sud apparente, quando realmente sta al Nord. . Se eravi una parallasse annuale qualunque, essa dovea manifestarsi o nella variazione della distanza o nella variazione dell’angolo. Ma dopo molte ed accurate misure fatte in stagioni differenti, non potè scorgere nulla di sicuro, onde per allora abbandonò il soggetto. Avendo nel frattempo meglio perfezionato i suoi strumenti, tornò alla carica colla speranza di avere risultati più felici. Ma qual non fu la sua sorpresa in vedere che alcune stelle le quali prima gli erano apparse doppie ora erano divenute semplici, e che altre aveano notabilmente variato di posizione e di distanza!

Pagina 208

Allora siccome la stella principale S deve stare nel fuoco della ellisse vera, tirando la retta CS e prolungandola fino al perimetro, la retta AB sarà la proiezione dell’asse maggiore dell’ellisse vera.

Pagina 215

La pioggia scendendo tranquillamente per la verticale AB fig. 74) nel Fig. 74 mentre che la barca camminava per CB, ne nasceva per le gocciole d’acqua un moto relativo inclinato AC che era diretto secondo la diagonale del parallelogrammo costruito sulle due rette rappresentanti la velocità della barca e della pioggia.

Pagina 279

Checchè ne sia di questo aneddoto, la teoria è vera: alle gocce di pioggia si sostituiscano le molecole luminose, nelle quali allora si credeva consistere la luce, e alla barca si sostituisca la Terra; considerando una stella collocata presso il polo della ecclittica in S, fig. 75) essa invierà Fig. 75 i suoi raggi SA normali al piano dell’orbita terrestre; l’osservatore in moto secondo la tangente dell’orbita AB, dovrà vedere la direzione del raggio luminoso inclinato secondo la diagonale AC, che nasce dalla combinazione del suo moto di traslazione AB con quello della luce emanata dalla stella secondo SA.

Pagina 280

Per questo movimento stando la Terra in A, la stella dal suo luogo s fig. 76) era trasportata in c lungo la sc parallela Fig. 76 ad AB, e stando la Terra in C la stella da s era portata in e lungo se parallela a CD, cioè sempre di un quadrante, in avanti, e così descriveva un orbita apparente simile nelle sue fasi all’orbita della Terra attorno al Sole, ma stando sempre avanzata di un angolo retto. Se la stella era fuori del polo dell’ecclittica, il movimento dovea pur essere sensibile, ma allora l’ellisse sarebbesi veduta ridotta alla sua proiezione in cielo, e ciò spiegava come tutte le stelle avessero mostrato un simile movimento, benchè diverso in grandezza secondo la loro posizione rapporto all’ecclittica.

Pagina 280

Cerca

Modifica ricerca