Siamo nel 600 a.C. quando Talete si accorge che l'ambra, se strofinata, attira i chicchi di grano. Lo stesso Talete studia un altro materiale misterioso: certi minerali che attraevano il ferro e che, provenendo dalla città di Magnesia, venivano chiamati "magnetiti". Talete, insomma, con l'ambra scopre l'elettricità, e con la magnetite scopre il magnetismo, due fenomeni strettamente imparentati. Ambra in greco si dice "Elektron". Ed ecco che abbiamo l'elettricità e l'elettromagnetismo: in questo pizzico di filologia c'è il seme del mondo moderno.
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Marcus Gavius Apicius (25 a.C.-35 d.C.), il più celebre gastronomo della latinità, ne fa un ingrediente di 85 sue ricette. Si otteneva facendo bollire succo di uva, vinacce e vino inacidito in recipienti di piombo fino alla completa evaporazione dell’acqua e dell’alcol. I romani non lo sapevano, ma proprio dal piombo, trasformato in acetato di piombo, dipendeva il sapore dolce. Purtroppo questo sale di piombo è un veleno: causa anemia, debolezza cronica, mal di stomaco, emicrania, aborti. Con un po’ di esagerazione, alcuni storici attribuiscono all’intossicazione da piombo la decadenza e la fine dell’impero romano.
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su i tre noti assiomi fondamentali (pag.19), il cui fondatore è il matematico più grande dell’antichità greca: Euclide (330-275 a.C.). Agli esperti negli studi matematici non riesce certo difficile di comprendere la ragione di tale legame; ma, in vero, ciò non è troppo difficile né pure per noi.
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