disse il conte «perché tu hai dato a me, che cavaliere già sono, un'idea molto opportuna per il nostro viaggio. Quanto a te, se non ti basterà una
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Passò il tempo che passò. E Narco si fermò davanti a Blabante e domandò: «Allora, amico mio, quanti di questi giri ho fatto fino ad ora?» «Quaranta
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Risalirono la larga valle dell'Adige che anche allora (poiché il tempo sposta le montagne, ma lentamente) portava a, valichi verso la parte tedesca
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«Andiamo, Blabante!» disse con voce di ferro incrinato. Ridendo a squarciamascella, la masca gettò uno sguardo a Blabante, che col volto coperto e la
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mi condannò a non potermi avvicinare a chi amo senza svanire! Perciò, amato amante, o lontani, o niente!» Narco e Blabante si risero uno sguardo. «Ma
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: «Avvicinati, Blabante, e dimmi: perché i due rustici ora usciti, si sono inchinati davanti a me in quel modo?» Senza avvicinarsi, Blabante rispose: «Mio signore
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Qualche giorno prima della partenza, uno da un capo e l'altro dall'altro del lungo salone del castello, Blabante chiese a Narco di esser fatto
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...» Per quel giorno la cosa non andò oltre. Il conte fu scontroso e solitario, e non volle ricevere nessuno né a poca né a molta distanza. Negli angoli del
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fosse fermato a giocare solo con quelle. Dopo un'ora, sfinito e pallido, Narco si gettò sull'erba, e pianse. «Sfoga la tua rabbia, mio signore, e
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bestie, si rimettessero in piedi. Quanto a Blabante, dopo la fuga era rimasto nel bosco, indeciso su cosa fare e temere. Poi, per essere di soccorso
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Cavalca cavalca, il conte e Blabante traversavano dopo tre giorni le terre ferraresi, per boschi di pioppo brulicanti al vento. Mentre stavano a
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Erano ormai su per le Alpi, alla sella di Resula, e l'aria anche d'agosto era fresca. I cavalli con sopra i cavalieri brucavano in riva a un torrente
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Narco degli Alidosi, e rimesso l'elmo puntò con uno strattone il cavallo al passo montano, mentre i pesci del torrente tornavano dai rifugi subacquei a
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Valicarono le alte montagne, poi le meno alte, e le foreste. Disperato per lo svanimento che sappiamo Narco faceva propositi di fermarsi a fare il
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bocca a bocca si danno, e non sulla guancia, per affettuosi saluti, o in fronte, per casta benedizione. Ma poiché ti vedo come stordito e quasi offeso, ti
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sola destra, incrocerai la sua destra per sfida, e Dio ti aiuti». Cavalcarono e cavalcarono: in tre giorni arrivarono a Kronof. Laggiù c'era, e c'è
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vero: il tuo fiato non lo posso curare, ma posso dirti come si cura, e come scompare». «Mago, che devo fare?» «Lasciare il tuo potere: perché a rare
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, mettendosi a sedere, rispose: «Permetti che insista, mio signore! Nutriti con verdura e latte colato un mese intero, e intanto sciacqua il palato ogni giorno
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