Il giorno dopo, il Re lo condusse a caccia del leone con l’ocarina, ma Bagolino suonò così male che la belva, sdegnata, lo avrebbe mangiato in un
Brio Balilla, in riva al mare, si dispone a riposare, quando a un tratto, da lontano, ode un canto sovrumano.
Passeggero clandestino, Zimbo è intento a uno spuntino!
Bomba il cuoco, a bordo appena, già provvede per la cena.
Giunge il treno a Bizzibio. “Scende lei? Scendo pur io.”
S’ha in Italia a far ritorno oggi, e v’è trambusto intorno.
Arcibaldo, avendo fatta una grassa colazione, or, con aria soddisfatta, dorme e russa a perfezione.
Giunti a Corte per via fluviale a bordo di un ippopotamo, Re e precettore trovarono, infatti, il principe Bagolino che, aggrappato con le mani al
Ma il palo a cui Fanfarino stava legato non era un palo: era l’albero d’un veliero sommergibile che esplorava il gran fiume dei Bagalòn. Il veliero
Baldo, a simile idiozia, balza in piedi e insegue irato lo scioccon, che corre via: “Se ti piglio, o sciagurato...!”
Anche Brio s’è fatto attrarre a da dietro quelle sbarre ora pensa come fare per potersi liberare.
E perciò, con lieve passo, col suo bel cappello a staio, cautamente va dabbasso e la porta infila gaio.
Brio raccoglie, in un secondo, dell’arena, lì sul fondo, e ne lancia a profusione dentro gli occhi del Tritone.
sapiens, parlando ai selvaggi Bagolòn il dialetto milanese, e contando fino a dieci sulla punta della dita, senza mai uno sbaglio.
maestro sapientissimo sarebbe stato molto utile a suo figlio, il principe ereditario Bagolino, il quale viveva nella più completa ignoranza, solo
di un baobab, con un serpente a sonagli che faceva da bidello, suonando l’ora delle lezioni. Le quali erano però disertate dal principe Bagolino.
E gli presentò come suo gran maestro Fanfarino, il quale subito diede a Bagolino una prima lezione di ocarina. Ma al suono incantatore sorsero dall
entrare la scienza in corpo che darti in pasto a lui. Così egli acquisterà i tuoi meriti, o sapientissimo maestro! - Immaginatevi lo spavento del nostro
’impudenza, davanti a Fanfarino, di giurare: “Io so già tutto!” “Parola di Bagolòn?” “Sì, papà” “Domani ti faremo l’esame”.
ordine del Re, e legato a un palo presso il fiume, davanti al quale i cuochi di Corte accesero un bel fuoco, mentre gli stregoni della tribù