la gloria dell' Italia, l'onore del nostro nome nel mondo. L'amiamo perché l'hanno formata, lavorata, arricchita, tramessa a noi come un'eredità
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difficilissime a dirsi, quale maravigliosa proprietà di vocaboli, e quanta ricchezza di lingua! Chi impara questo canto a memoria si mette in capo
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inconsciamente i bambini nell'imparare a parlare: un curiosissimo libro, in cui si rispecchia il disordine matto della mia mente, il perpetuo trescone
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un'altra maniera, che può esser peggiore della prima? Che cosa importa, parlando e scrivendo, inciampare ogni momento in una difficoltà, essere arrestati a
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presti a vivificar la lettura. Per me le parole sono creature umane, e le colonne, strade, dove passa una folla maravigliosa. In questa folla incontro
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Ora, dei cinque modi, che abbiamo visti, di studiare la lingua, tu domanderai quale sia il meglio. Il meglio, a mio parere, è il sesto. Voglio dire
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tutt'altro significato da quello loro proprio. Il suo magazzino linguistico era come una tesoreria di monete false, adulterate o calanti. ch'egli dava via a
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genere della lettera a cui s'accenna. Nota anche quel P. C., per congratulazioni o condoglianze. Siccome le condoglianze si fanno quasi sempre per morti
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- Quanto a me, consentirà che non ho bisogno - di studiar l'italiano. Sono un uomo d'affari! - Mi scusi. È forse il dialetto la lingua ufficiale
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, portato l'immaginazione in ogni parte del mondo, a cose remotissime di spazio e di tempo, dalle palafitte lacustri dell'età preistorica alle architetture
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altri quello che hanno fatto a lui. E RIMBRONTOLARE IL PANE a uno non è più espressivo di rimproverare e rinfacciare? E com'è ben significato e quasi
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Qui apro una parentesi, che già volevo aprire alla parola Paleografia, poi a Paleolitico, a Paleontologia, a Palingenesi, a Palinsesto, a
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riesce, si dice a chi ha le mani aggranchiate dal freddo. E giusto, mostrami la mano: questa pellicola staccata dalla carne vicino all'unghia si chiama
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- Lo credo anch'io una buona cosa; ma allo studio della lingua non ci ho attitudine. - Oh bella! Che risponderebbe lei a chi le dicesse: - Non son
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Di corsa, perchè è ancora lunga la strada, e tu la rifarai da te a più bell'agio. PIAGGELLARE, lodare, dar dell'unto, più discreto di piaggiare, e
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Da quest'ultimo esempio possiamo prender le mosse a una corsettina allegra, per vedere una quantità di modi proverbiali e di motti e d'esempi lepidi
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domandare la spiegazione, in presenza d'altri, a una persona che si rispetta. POLPETTA, tu saprai per prova che cosa significhi in traslato: sgridata
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una sola, ma con più attenzione, e smettendolo e ripigliandolo a intervalli, dopo ciascun dei quali ritornerai all'opera con maggior curiosità e con
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Ora ti debbo dire alcune, cose per preservarti da un senso di scoraggiamento, dal quale e probabile che tu sia preso a quando a quando, nel primo
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- Ci ho pensato molte volte, mi ci metterei; ma ho altro da fare, mi manca il tempo. Non le può mancare. Non c'è altra materia che si presti meglio a
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fare allo studio della lingua una troppo gran parte, riporre in essa il meglio dei tuoi sforzi e dei tuoi godimenti intellettuali, ridurti a considerarla
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suo purismo arrivava a tal segno, da respingere ogni frase o parola che non avesse il suggello della classicità più genuina, fino a non ammettere in
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A lei, signorino, che mi dice: - Ci avrò tempo! - darei volentieri una tiratina d' orecchio. Se c'è studio che un ragazzo non debba rimandare a poi
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d'accordo. Io penso l'opposto. Credo che le teste piccole abbian meno bisogno di studiar la lingua che le teste grandi, perchè, avendo poche idee, basta a
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che la tua? Non me ne maraviglierei più che tanto. C' è degli italiani che, volendo fare un viaggio di piacere e d'istruzione, vanno prima a Parigi
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grande tolleranza reciproca, per effetto della quale nessuno studia di correggersi, e ognuno seguita per tutta la vita a ripetere gli stessi spropositi
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O signorina, anche lei? Ma come? Metterà Rinanta cura ad abbigliare la sua graziosa persona e non ne vorrà metter punto a vestire i suoi pensieri
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Ritorno a te, giovinetto. Hai visto che cosa s' ha da rispondere a chi dice: - Che importano le parole? - A quella risposta debbo fare un'aggiunta
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La prima cosa che ti devi proporre, mettendoti a studiare la lingua, è d'imparare a parlarla correttamente e facilmente. A darti fermezza in questo
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parte da quel disprezzo, perchè diceva egli stesso che spessissimo andava a pescare non per altro che per isfuggire alla noia di barattar del fiato
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Per dimostrarti che a parlar bene non basta studiar la lingua, ma occorre fare uno studio e un esercizio particolare a quel fine, ti racconto un
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bocca, al modo di dire il meglio che si può quello che si vuol dire. E tu avvèzzati a pensarci. Dirai: - Non s'ha sempre tempo. - Basterà che ci pensi
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promessa, che ti feci nell' accomiatarmi, di rispondere per iscritto alle tue domande: - Ho fatto bene a metter l'uso della lingua italiana in
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Avete riso dei piemontesismi , non è vero? E non ci ho a ridire. Ma non ne ridete troppo forte, vi prego, perchè quello che dissi della famiglia
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E anche a te, bruno Sardignolo, poichè ti vedo ridendo dei sicilianisrni, dirò amorevolmente il fatto tuo, quantunque del tuo bel dialetto
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TIZIO. - Giunto che fui al bivio, stetti un momento in forse se dovessi volgere a destra o a sinistra. IL PEDANTE. - Mi permetta. Io direi: arrivato
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Le avevan messo questo soprannome perché il bel modo letterario a ogni piè sospinto era uno dei fiori più frequenti del suo linguaggio abituale
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, parlando italiano, siamo tutti riluttanti ad usare parole e frasi che non appartengano a quello scarso materiale linguistico che si possiede
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Impara a pronunziar bene. Non parla bene chi pronunzia male. E noi, quasi tutti, pronunziamo l'italiano scelleratamente. Una bella lingua pronunziata
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Dei del cielo! E a dir l'e e l'o larghe o strette nelle parole in cui hanno l'uno o l'altro suono: a non allarga i la bocca come un imbuto per dir
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Animo, dunque. Comincia fin d'oggi ad avvezzarti a parlar bene, e vedrai come sarai presto incoraggiato a proseguire dai vantaggi che ne ricaverai
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Aveva passato parecchi inni a Firenze; ma quello che per ogni altro italiano, come direbbe l'Alfieri, boreale, desideroso d' imparar la lingua
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Anche costoro, dopo venti parole, sentivano la caricatura, la contraffazione grossolana, e sorridevano, incerti, come domandando a sè stessi s'egli
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poche parole a ciascun di loro. Poi ritornerò a te, giovinetto.
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di lingua che non e la terza parte di quello che le sarebbe necessario per parlar bene, un piccolo corredo di vocaboli e di frasi, che le servono a
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Bisogna, la prima cosa, acquistare il materiale della lingua. Parlando a te, italiano, intendo dire con " materiale della lingua - tutti quei
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scrittore del tempo presente, e cerco d'imprimerla nella memoria insieme con la frase o col periodo a cui appartiene, e, più che altro, con l'idea ch'essa
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riguardo ai vocaboli. Darò alla tua domanda cinque risposte, le quali mi furor date (quattro per iscritto e una a voce) da cinque studiosi, che interrogai
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vocabolario, la quale io mi voglia appropriare, la scrivo nel quaderno, e sotto il titolo, a cui si riferisce. Dopo che cominciai questo lavoro, furori fatte
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. Beltrami, angolo Via Farini. TRIESTE: presso Giuseppe Schubart. LIPSIA, BERLINO e VIENNA: presso F. A. Brokhaus. Quarto Migliaio. PROPRIETÀ LETTERARIA
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