(allo scalco): Bravo! Incomincio anche oggi dall'arrosto ... lo voglio mangiare a modo mio! Che buon odore! ... (Mangiando avidamente.) Fate entrare
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Salute a Sua Maestà! Salute a Sua Maestà! (Si ode un prolungato squillo di tromba.)
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Maestà, avete fatto tanto male a tutti ... lasciatemi dire ... che nessuno, naturalmente, può pensare a farvi un po' di bene. Per questo voi siete
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Raccontate, Regina! Io, intanto, mangio la frutta. (Torna a sedersi a tavola, e sbuccia e mangia fichi, prugne, pere, pesche, vuotando presto una
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Però, se vi rassegnerete a rinunziare di essere Re ... e a distribuire al popolo quel che avete mangiato in tanti anni ...
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È l'alba. A poco a poco, dietro gli alberi, il cielo si schiarisce fino al rosseggiare dell'aurora; intanto si odono risa, poi canti dolcissimi
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Non voglio farne l'esperimento a mie spese ... Ed ecco, dal dispiacere mi si è smosso di nuovo l'appetito! Anche a voi, è vero, Eccellenza?
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Lasciateli fare! (Alla Regina:) Sono già passati sette anni, un mese e un giorno ... (A tutti indicando il Reuccio e la Reginotta:) ono venuta a
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Grazie! Grazie, fata Rosabianca! ... (A un gesto del Re, il Reuccio e la Reginotta si precipitano riconoscenti a baciare le mani alla Fata.)
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Maestà, una Strega mi ha detto: Se vuoi campare fino a cento anni devi chiedere al Re una porzione di capretto ... Maestà, Maestà fatemi campare fino
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Lo apprenderanno vivendo un paio di mesi da vere talpe! (Le Cameriere cominciano a rattrappirsi, e, trasformate in grosse talpe, si dànno a scavarsi
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Si è già fatta sera. Il cielo, a poco a poco, si copre di stelle. Appare, dietro gli alberi, la luna falcata che sembra cullarsi tra le nuvole
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Si! Si! (Si rimette a mangiare.)
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(a Centovite): Re nuovo ... Ministri nuovi!
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(riprendendo a mangiare): Che buon odore!
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E come potrei fare a distribuire ...
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Se fa piacere a Sua Maestà ...
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Se ce la portassimo a palazzo?
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Lo dirò a Sua Maestà il Re!
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Certamente, se ha fatto dimenticare a Vostra Maestà ...
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Non morrete, per ora. Camperete fino a novant'anni.
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(ripetendo come sopra): Chi sorride di lassù? Chi risponde di quaggiù? (Le Ancelle e la Fata si dileguano a poco a poco, sparendo tra gli alberi
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Ancora? (Continua a spolpare un coscetto del capretto.)
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Sì, sì, Maestà! Vi aiuterò io a fare del bene.
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(a parte: Non capisce! ... Non per niente ha per testa una rapa!
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Grazie! L'appetito è sempre buono, a me non manca mai.
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, fichi secchi; quasi sempre le stesse cose, è vero, ma preparate con cura, e tutto senza inganni. Per ciò la clientela abbondava. A ogni avventore, ella
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(tastandosi le braccia, lo stomaco e le gambe): Mi sembra di essere un altro! Prima potevo muovermi a stento; ora sono così agile, così magro, da
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Vostra Maestà le chiama poche e basterebbero a sfamare, almeno, cinquanta persone.
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(prendendo, per ripicco, qualcosa dalla refezione del Reuccio): E questo piace a me!
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Ed ora, pensiamo a mutare queste teste indegne di un Reuccio e di una Reginotta ...
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No, Maestà! Voi non mangiate mai abbastanza ... quanto si conviene a un Re pari vostro!
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Ma Reuccio! ... (Depone anch'essa, in un angolo, per terra, un bel cestino a vivaci colori.)
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E vi ha risposto? Non è ancora morta di fame? Sono quindici giorni che è stata tenuta a digiuno ... Se arrivo a scoprire! ... Molte teste cadranno
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Ma Reginotta! ... (Depone in un angolo, per terra, un bel cestino a vivaci colori.)
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(destandosi a stento) Perché mi avete svegliato? Facevo un bel sogno. Mi pareva ...
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(quasi soffocato da un boccone andatogli per traverso): Si ... tagli ... la ... testa:.. a costui!
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Ora, corriamo laggiù. (Corrono e si perdono tra gli alberi. Le Cameriere stentano a seguirli.)
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(ironicamente): Poca cosa, Eccellenza, per un Ministro come voi! ... (Egli continua a strapparsi le teste rinascenti, che si mutano in ogni specie di
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(nauseata di vedere il Re divorare a quel modo): Più tardi, Maestà. Ora digerite tranquillamente ...
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Una vecchia mi ha detto: Va dal Re, se vuoi trovare il gioiello che hai perduto all'insaputa di tua madre ... Maestà ... Se la mamma arrivasse a
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(interrompendola): Invece a me, un brutto vecchiaccio ... (Al Ministro:) Chi era? Ve ne ricordate, signor Ministro?
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Dico che costui ha fatto dimenticare a Sua Maestà di darmi qualche fetta del secondo pasticcio ...
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Possibile? L'ho mangiato tutto io? Senza avvedermene, mi accade spesso! (A un servitore:) Un pasticcio per Sua Eccellenza ...
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(mette in capo a Centovite la corona reale, dicendogli): Fa bene e scordatene! Fa male e pensaci!
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(dall'interno): Ah! mamma! Ah, Regina! ... (Riprende a cantare.) Di speranza, di dolore Io più vivere non so!
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(arrestandosi): Non sono più Re, e posso permettermi questi scherzi ... (Torna a fare salti e capriole.)
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contentezza e passava intere giornate a covarla con gli occhi in braccio della moglie, o nella culla dove la mettevano a dormire. Una notte egli fu
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(cadendo in ginocchio ai piedi della Fata): Abbiamo atteso, per sette anni, un mese e un giorno, questo portento! A ogni primavera ... siamo venuti
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(interrompendolo): ... che attende da un pezzo un Re saggio, un Re buono! (Ridendo) E a me che cosa offrite, Maestà?
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