Una porta nel centro, una finestra a sinistra dello spettatore, un caminetto ardente a destra. Porte laterali. Davanti la finestra, verso la metà
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(Lina cade ginocchioni a piè di Guglielmo)
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Anticamera che mette a vari appartamenti.
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Guglielmo, Raffaele e Fritz a suo tempo.
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Nel centro s’inalza sopra una base a varii gradini un recente monumento, nel cui mezzo è scritto – ALLE LORO MADRI – GUGLIELMO E LINA. – A sinistra
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(Lina si abbandona sulla sedia presso la tavola, gli altri seguono Lohrstein nella stanza a destra)
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Dorotea, Federico e Popolo sono nel accolti nell’atrio: Lina vi giunge coperta di un velo e si apparta presso una colonna del portico a destra; poi
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: egli appena entra si porrà a parlare con Lina.
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(s’avviano verso la porta del castello, ma Lina attraversa il passo a Guglielmo, porgendogli con mano tremante un foglio… Egli la guarda agitato
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Rigoletto, guardando dietro a Sparafucile.
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Rigoletto, poi il Duca a tempo.
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Salotto nel palazzo ducale. Vi sono due porte laterali, una maggiore nel fondo che si chiude. A’ suoi lati pendono i ritratti in tutta figura, a
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Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Ceprano e Borsa a tempo sulla via.
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Detti e Gilda ch’esce dalla stanza a sinistra e si getta nelle paterne braccia.
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Detti ed il Duca, che, in assisa di semplice ufficiale di cavalleria, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.
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L’estremità più deserta d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed
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continua a bere. Spessi lampi e tuoni.
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Deserta sponda del Mincio. A sinistra è una casa a due piani, mezza diroccata, la cui fronte, volta allo spettatore, lascia vedere per una grande
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Rigoletto, guardando dietro a Sparafucile.
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Rigoletto, poi il Duca a tempo.
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Salotto nel palazzo ducale. Vi sono due porte laterali, una maggiore nel fondo che si chiude. A’ suoi lati pendono i ritratti in tutta figura, a
melodramma
Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Ceprano e Borsa a tempo sulla via.
melodramma
Detti e Gilda ch’esce dalla stanza a sinistra e si getta nelle paterne braccia.
melodramma
Detti ed il Duca, che, in assisa di semplice ufficiale di cavalleria, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.
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L’estremità più deserta d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed
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continua a bere. Spessi lampi e tuoni.
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Deserta sponda del Mincio. A sinistra è una casa a due piani, mezza diroccata, la cui fronte, volta allo spettatore, lascia vedere per una grande
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Viscardello, poi il Duca a tempo.
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Viscardello, guardando dietro a Sparafucile.
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Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Borsa e Goring a tempo sulla via.
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Detti e Gilda ch’esce dalla stanza a sinistra e si getta nelle paterne braccia.
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Detti, ed il Duca in costume di scudiere, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.
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L’estremità più deserta d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da mura. Nella corte un grosso ed
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continua a bere alla bottiglia lasciata dal Duca – Spessi lampi e tuoni.
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(Maddalena è spinta dentro a sinistra da Sparafucile, il quale torna quasi convulso, pone la mano sull’elsa della spada, indi si arresta; spegne
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Deserta sponda di un torrente. A sinistra è una casa in due piani, mezza diroccata, la cui fronte, volta allo spettatore, lascia vedere per una
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