Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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rividi in fatti  a  Genova, a Torino, a Firenze, a Milano. Non lo rividi a
rividi in fatti a Genova,  a  Torino, a Firenze, a Milano. Non lo rividi a Venezia.
rividi in fatti a Genova, a Torino,  a  Firenze, a Milano. Non lo rividi a Venezia.
rividi in fatti a Genova, a Torino, a Firenze,  a  Milano. Non lo rividi a Venezia.
a Genova, a Torino, a Firenze, a Milano. Non lo rividi  a  Venezia.
Così è più importante o più indicativo citar Brea  a  Taggia - e non è citato - che a Torino, Macrino in Alba - e
o più indicativo citar Brea a Taggia - e non è citato - che  a  Torino, Macrino in Alba - e non è citato - che a Roma,
- che a Torino, Macrino in Alba - e non è citato - che  a  Roma, Scacco a Fondi che a Napoli, Molineri a Savigliano
Macrino in Alba - e non è citato - che a Roma, Scacco  a  Fondi che a Napoli, Molineri a Savigliano che a Torino;
in Alba - e non è citato - che a Roma, Scacco a Fondi che  a  Napoli, Molineri a Savigliano che a Torino; Tanzio a Novara
citato - che a Roma, Scacco a Fondi che a Napoli, Molineri  a  Savigliano che a Torino; Tanzio a Novara che a Milano,
Scacco a Fondi che a Napoli, Molineri a Savigliano che  a  Torino; Tanzio a Novara che a Milano, Moncalvo a Casale che
che a Napoli, Molineri a Savigliano che a Torino; Tanzio  a  Novara che a Milano, Moncalvo a Casale che a Milano.
Molineri a Savigliano che a Torino; Tanzio a Novara che  a  Milano, Moncalvo a Casale che a Milano.
che a Torino; Tanzio a Novara che a Milano, Moncalvo  a  Casale che a Milano.
Torino; Tanzio a Novara che a Milano, Moncalvo a Casale che  a  Milano.
si vede  a  Belluno, a Cesena, a Perugia e nel Museo Campana.
si vede a Belluno,  a  Cesena, a Perugia e nel Museo Campana.
si vede a Belluno, a Cesena,  a  Perugia e nel Museo Campana.
ricorrere  a  nuovi materiali : a cortecce (Schumacher, Crippa), a sacchi
ricorrere a nuovi materiali :  a  cortecce (Schumacher, Crippa), a sacchi e stracci (Burri,
a nuovi materiali : a cortecce (Schumacher, Crippa),  a  sacchi e stracci (Burri, Millares), a reti metalliche
(Schumacher, Crippa), a sacchi e stracci (Burri, Millares),  a  reti metalliche (Rivera, Lippold), a stoffe da tappezzeria
(Burri, Millares), a reti metalliche (Rivera, Lippold),  a  stoffe da tappezzeria (Baj), a bandoni corrosi dall’uso
(Rivera, Lippold), a stoffe da tappezzeria (Baj),  a  bandoni corrosi dall’uso (Chamberlain, César), a lenzuoli
(Baj), a bandoni corrosi dall’uso (Chamberlain, César),  a  lenzuoli sovrapposti e cuciti (Scarpina, Nuvolo), a
César), a lenzuoli sovrapposti e cuciti (Scarpina, Nuvolo),  a  brandelli di tessuti cuciti a intelaiature metalliche
e cuciti (Scarpina, Nuvolo), a brandelli di tessuti cuciti  a  intelaiature metalliche (Bontecou), e, ancora, all’uso di
di sabbie quarzifere, di segatura, impastate col vinavil,  a  smalti, a vernici, ha un significato che non è solo quello
quarzifere, di segatura, impastate col vinavil, a smalti,  a  vernici, ha un significato che non è solo quello
dei rifiuti, doveva diventare sempre più d’uso comune, fino  a  raggiungere, con l’arte povera, l’aspetto d’una rinuncia o
esame più accurato del periodo romano - circa 1588-1620 - e  a  raffigurarci poi, più in iscorcio, i risultati delle sue
i risultati delle sue ricerche ed attuazioni pittoriche  a  Genova, a Torino, a Parigi, a Londra.
delle sue ricerche ed attuazioni pittoriche a Genova,  a  Torino, a Parigi, a Londra.
sue ricerche ed attuazioni pittoriche a Genova, a Torino,  a  Parigi, a Londra.
ed attuazioni pittoriche a Genova, a Torino, a Parigi,  a  Londra.
facilmente ipotizzare come in un prossimo futuro si verrà  a  dare maggior peso all’aspetto dell’invenzione che a quello
verrà a dare maggior peso all’aspetto dell’invenzione che  a  quello della realizzazione, al valore politico che a quello
che a quello della realizzazione, al valore politico che  a  quello estetico, o ancora a un valore «antieconomico»
al valore politico che a quello estetico, o ancora  a  un valore «antieconomico» piuttosto che a quello di merce
o ancora a un valore «antieconomico» piuttosto che  a  quello di merce da scambiare. (Questo nell’ottimistica
della nostra società consumistica e d’una sua apertura  a  valori non solo mercantili).
del Mastelletta. Nella stessa seconda edizione fu posto  a  «Scuola bolognese», non so perché, il San Sebastiano (890
San Sebastiano (890 A; lª ed. 903) del Castello Sforzesco  a  Milano, nella prima dato a «Scuola lombarda» (903), mentre
ed. 903) del Castello Sforzesco a Milano, nella prima dato  a  «Scuola lombarda» (903), mentre a me pareva di uno dei
Milano, nella prima dato a «Scuola lombarda» (903), mentre  a  me pareva di uno dei Francesi nella scia del Valentin a
a me pareva di uno dei Francesi nella scia del Valentin  a  Roma.
nacque nel 1754, morì nel 1798, e fu avversato  a  Roma dalla cerchia pseudoclassica che faceva capo a
a Roma dalla cerchia pseudoclassica che faceva capo  a  Tischbein e a Goethe.
dalla cerchia pseudoclassica che faceva capo a Tischbein e  a  Goethe.
sorge  a  questo proposito un capitolo di storia provinciale che non
capitolo di storia provinciale che non posso scrivere così  a  punta di penna senza dati sicuri, ma che giura per mille
fatti di importanza: viaggi forse frequenti dei Gentileschi  a  Firenze; e soprattutto dei giovani fiorentini a Roma;
Gentileschi a Firenze; e soprattutto dei giovani fiorentini  a  Roma; formazione di soggetti toscani a serie.
giovani fiorentini a Roma; formazione di soggetti toscani  a  serie.
noto  a  tutti il grande telone de L'Amor Sacro col Profano *,
il grande telone de L'Amor Sacro col Profano *, attribuito  a  Guido Reni nel Museo di Pisa; meno noto è che tempo fa
meno noto è che tempo fa Hermann Voss pensò di restituirlo  a  Orazio Gentileschi. Penso ch'egli abbia avuto ragione ed
genovese, perché un quadro affatto simile attribuito  a  Guido è descritto dal Ratti a Palazzo Spinola, donde forse
affatto simile attribuito a Guido è descritto dal Ratti  a  Palazzo Spinola, donde forse passò a Pisa 35.
è descritto dal Ratti a Palazzo Spinola, donde forse passò  a  Pisa 35.
cose viste, se non fosse suo il quadro del Prof. Romanelli  a  Parigi con Due cechi (920 A, seconda edizione) attribuito a
a Parigi con Due cechi (920 A, seconda edizione) attribuito  a  «Scuola Veneziana del '700»] (si veda anche a: GUARDI,
e quindi Orsola con il suo numeroso seguito si imbarcò  a  Colonia per risalire il Reno fino a Basilea, per poi
seguito si imbarcò a Colonia per risalire il Reno fino  a  Basilea, per poi proseguire a piedi fino a Roma. La notte
per risalire il Reno fino a Basilea, per poi proseguire  a  piedi fino a Roma. La notte dell’imbarco a Colonia Orsola
il Reno fino a Basilea, per poi proseguire a piedi fino  a  Roma. La notte dell’imbarco a Colonia Orsola ebbe un sogno
poi proseguire a piedi fino a Roma. La notte dell’imbarco  a  Colonia Orsola ebbe un sogno premonitore: un angelo entrava
entrava nella sua stanza porgendole la palma del martirio;  a  Roma il Pontefice l’accolse con tutti gli onori e da questi
si fermasse  a  Santo Stefano a dormire, avrebbe la sensazione di tornare
si fermasse a Santo Stefano  a  dormire, avrebbe la sensazione di tornare in un tempo che
creazione artistica. Kihlgren, meglio di Beuys, è riuscito  a  trasformare l’immagine che noi abbiamo del reale,
l’immagine che noi abbiamo del reale, costringendoci  a  tornare indietro, e avvertire, nelle differenze, una
che la Biennale deve documentare, possa limitarsi  a  un dipinto o a una fotografia o a una scultura, o a una
Biennale deve documentare, possa limitarsi a un dipinto o  a  una fotografia o a una scultura, o a una “installazione”.
possa limitarsi a un dipinto o a una fotografia o  a  una scultura, o a una “installazione”. Dobbiamo immaginare
a un dipinto o a una fotografia o a una scultura, o  a  una “installazione”. Dobbiamo immaginare che alcune idee
immaginare che alcune idee dell’uomo, dal Leoncavallo  a  Fontanellato a Santo Stefano di Sessanio, vadano intese
che alcune idee dell’uomo, dal Leoncavallo a Fontanellato  a  Santo Stefano di Sessanio, vadano intese come esperienze
stato uno dei postulati della critica e dell’estetica sino  a  pochi lustri or sono. Fedeltà al medium intesa come
il mezzo espressivo «specifico» d’ogni arte. Io stesso ebbi  a  sollevare spesso l’accusa di «tradimento del medium» ogni
di «tradimento del medium» ogni qualvolta si assisteva  a  quegli esperimenti raccapriccianti che consistevano nella
consistevano nella trasposizione, ad esempio d’un romanzo  a  fumetto (Promessi Sposi), d’un’opera letteraria a telefilm
romanzo a fumetto (Promessi Sposi), d’un’opera letteraria  a  telefilm (i Forsyte-Saga, l’Odissea, Shakespeare, ecc.),
Shakespeare, ecc.), d’una sceneggiatura cinematografica  a  romanzo, d’una sinfonia per orchestra a pianoforte a
cinematografica a romanzo, d’una sinfonia per orchestra  a  pianoforte a quattro mani, e via dicendo.
a romanzo, d’una sinfonia per orchestra a pianoforte  a  quattro mani, e via dicendo.
 A  Venezia, nel Cinquecento, si sviluppa il cosiddetto
si sviluppa il cosiddetto “ritratto allegorico”, che oltre  a  raffigurare il personaggio allude a dei significati in
allegorico”, che oltre a raffigurare il personaggio allude  a  dei significati in maniera simbolica.
dei maggiori scultori americani recenti: dalla Nevelson  a  Marisol, da Newman a Rickey, da Stankiewicz a Tony Smith,
americani recenti: dalla Nevelson a Marisol, da Newman  a  Rickey, da Stankiewicz a Tony Smith, da David Smith a
Nevelson a Marisol, da Newman a Rickey, da Stankiewicz  a  Tony Smith, da David Smith a Oldenburg, da Calder a Murray,
a Rickey, da Stankiewicz a Tony Smith, da David Smith  a  Oldenburg, da Calder a Murray, da Chryssa a Rosenthal,
a Tony Smith, da David Smith a Oldenburg, da Calder  a  Murray, da Chryssa a Rosenthal, ecc.).
da David Smith a Oldenburg, da Calder a Murray, da Chryssa  a  Rosenthal, ecc.).
Guido e dice non esser  a  suo vantaggio in pezzi per lo più affidati a' discepoli; il
bellissima; se non convenisse prima trasportare il quadro  a  un nobile soggetto Siciliano; e ne discorreremo a quella
il quadro a un nobile soggetto Siciliano; e ne discorreremo  a  quella scuola.
scultura del Poitou e soprattutto in Nôtre Dame-La-Grande  a  Poitiers, a Parthenay-le-Vieux, a Loches, a Ile-Bouchard ed
Poitou e soprattutto in Nôtre Dame-La-Grande a Poitiers,  a  Parthenay-le-Vieux, a Loches, a Ile-Bouchard ed Angoulême.
in Nôtre Dame-La-Grande a Poitiers, a Parthenay-le-Vieux,  a  Loches, a Ile-Bouchard ed Angoulême. La facciata di Sto
Dame-La-Grande a Poitiers, a Parthenay-le-Vieux, a Loches,  a  Ile-Bouchard ed Angoulême. La facciata di Sto
di Sto Jouin·de·Marne è una derivazione del San Michele  a  Pavia.
nella congerie dei disegni attribuiti  a  Leonardo è impossibile essere in due a trovarsi sempre
disegni attribuiti a Leonardo è impossibile essere in due  a  trovarsi sempre d'accordo: così, sebbene la scelta del
di ritenere con lui di mano del maestro il disegno  a  matita rossa creduto uno studio per l'Ultima Cena, e quello
di Venezia; il foglio con gli studi per la testa della Leda  a  Windsor e qualche altro; siamo ancora incerti, mentre il
mentre il Sirèn pare certo, che si debbano attribuire  a  Leonardo gli studi per la Leda a ginocchi, a Chatsworth e a
che si debbano attribuire a Leonardo gli studi per la Leda  a  ginocchi, a Chatsworth e a Weimar, che Morelli è vero
attribuire a Leonardo gli studi per la Leda a ginocchi,  a  Chatsworth e a Weimar, che Morelli è vero attribuì male a
a Leonardo gli studi per la Leda a ginocchi, a Chatsworth e  a  Weimar, che Morelli è vero attribuì male a Sodoma, ma che
a Chatsworth e a Weimar, che Morelli è vero attribuì male  a  Sodoma, ma che tuttavia parrebbero importare una sbalzo
entrambe attraverso un tramato di tratteggi pittoreschi,  a  un senso di plastica ed isolata pienezza, affatto
Kehrer non ha fatto  a  tempo neppure a servirsi della «Vita del Greco» a Roma data
Kehrer non ha fatto a tempo neppure  a  servirsi della «Vita del Greco» a Roma data dal Mancini e
ha fatto a tempo neppure a servirsi della «Vita del Greco»  a  Roma data dal Mancini e da me pubblicata nell' «Arte» del
talora,  a  libito dell'artista, suonare rintocchi di plasticità a
a libito dell'artista, suonare rintocchi di plasticità  a  vita, sbocciare sanità indistruttibile di forme,
ritmi compositi di ineffabile semplicità; volta  a  volta la grandezza rigidirsi in ischema, e lo schema
la grandezza rigidirsi in ischema, e lo schema ribattere  a  nuovo il polso della grandezza.
per Carrieri2. Mi sono iniziato in arte come autodidatta,  a  29 anni entrai a Brera e feci scultura con A. Wildt3.
Mi sono iniziato in arte come autodidatta, a 29 anni entrai  a  Brera e feci scultura con A. Wildt3.
che ha fatto attribuire gli affreschi di Antonio Solario  a  Napoli, ora a Scuola Veneziana, ora a Scuola Ferrarese,
attribuire gli affreschi di Antonio Solario a Napoli, ora  a  Scuola Veneziana, ora a Scuola Ferrarese, Umbra o Centrale!
di Antonio Solario a Napoli, ora a Scuola Veneziana, ora  a  Scuola Ferrarese, Umbra o Centrale!
due disegni per gli affreschi della scuola del Santo  a  Padova, uno a Francoforte, uno all'Ecole des Beaux Arts a
per gli affreschi della scuola del Santo a Padova, uno  a  Francoforte, uno all'Ecole des Beaux Arts a Parigi. Ma a
a Padova, uno a Francoforte, uno all'Ecole des Beaux Arts  a  Parigi. Ma a dir vero, ci pare che specialmente per il
a Francoforte, uno all'Ecole des Beaux Arts a Parigi. Ma  a  dir vero, ci pare che specialmente per il primo il dubbio
secondo rispecchia meglio il metodo tizianesco di disegno  a  larghi campi di tratteggio incrociato per rendere al
 A  Voltri, a Loano, a Recco non c'è nulla? Chi sa! A
Voltri,  a  Loano, a Recco non c'è nulla? Chi sa! A Finalborgo non c'è
Voltri, a Loano,  a  Recco non c'è nulla? Chi sa! A Finalborgo non c'è forse un
Voltri, a Loano, a Recco non c'è nulla? Chi sa!  A  Finalborgo non c'è forse un Piero di Cosimo, fra l'altro? A
A Finalborgo non c'è forse un Piero di Cosimo, fra l'altro?  A  Bussana non c'è un Preti? E vi par seria l'illustrazione di
così alla rinfusa, un Perugino e un Caravaggio nel Duomo e  a  San Pietro, che non ci sono. Al Santuario della
visto cosi gli scultori far ricorso  a  materiali un tempo ignoti (plexiglas, materie plastiche),
plastiche), (Marotta, Ed Sommer, La Pietra, Gilardi) o  a  commistioni di piombo e stagno (Arnaldo Pomodoro), ai
occhi inseriti entro la trama metallica (Lynn Chadwick),  a  spaghi e funicelle tese a limitare e segmentare il vuoto
trama metallica (Lynn Chadwick), a spaghi e funicelle tese  a  limitare e segmentare il vuoto dello spazio — divenuto esso
esso stesso “materiale da costruzione” (Hepworth, Moore),  a  sottili incastellature di fili metallici (Lassaw) o
incastellature di fili metallici (Lassaw) o addirittura  a  tralicci filiformi come gabbie (Lippold), e persino a legni
a tralicci filiformi come gabbie (Lippold), e persino  a  legni combusti (come quelli di Consagra) o a materiali
e persino a legni combusti (come quelli di Consagra) o  a  materiali “poveri” come nelle ultime opere di Mino Trafeli.
Il Weiterkampf si limita  a  rilevare che certe incisioni tedesche ne' disegni a
limita a rilevare che certe incisioni tedesche ne' disegni  a  chiaroscuro trasferirono il metodo della linea nera per le
di linee bianche. Ma l'essenziale qui è concludere fino  a  che punto ciò potesse risolversi in atto creativo, e fino a
a che punto ciò potesse risolversi in atto creativo, e fino  a  qual altro invece non fosse che presunzione tecnica,
all'automatismo grafico. Fatti, questi, ripeto, più facili  a  verificarsi e ad intendersi nella storia dell'incisione che
ad intendersi nella storia dell'incisione che ha gran pena  a  separare chi trattò l'incisione come arte, da chi.per i
da chi.per i suoi propositi di divulgazione fu corrivo  a  degenerare in metodi «par coeur», e in schematismi manuali
come imprimere moto  a  questo raggelarsi, a questa precipitazione della materia
come imprimere moto a questo raggelarsi,  a  questa precipitazione della materia propria del cubismo?
Ritratto d'uomo  a  Berlino, già esposto alla Mostra del Ritratto a Firenze, e
d'uomo a Berlino, già esposto alla Mostra del Ritratto  a  Firenze, e prima attribuito al Velazquez, non ha a che fare
Ritratto a Firenze, e prima attribuito al Velazquez, non ha  a  che fare col Crespi, né con altri milanesi.
espressionisti arrivano  a  violentare la forma, a lacerarla, per farla diventare un
espressionisti arrivano a violentare la forma,  a  lacerarla, per farla diventare un simbolo di sofferenza,
per farla diventare un simbolo di sofferenza, basti pensare  a  L’urlo di Edvard Munch, oppure al Venditore di fiammiferi
 A  FUOCO LATERALE: Definita anche “prospettiva diagonale” ha
diagonale” ha il fuoco che non è centrale ma disposto  a  destra o a sinistra. Serve a dare la sensazione di una
ha il fuoco che non è centrale ma disposto a destra o  a  sinistra. Serve a dare la sensazione di una maggiore
che non è centrale ma disposto a destra o a sinistra. Serve  a  dare la sensazione di una maggiore profondità spaziale.
nell’Ultima cena, per la Scuola di San Rocco  a  Venezia.
quella di San Giobbe  a  quella di San Giovanni Grisostomo, Bellini si mantiene
di San Giovanni Grisostomo, Bellini si mantiene fedele  a  una vasta costruzione centrale prospettica di forma-colore,
che Mantegna solo apparentemente aveva raggiunto  a  San Zeno ove non mirava, come al solito, che a darei
raggiunto a San Zeno ove non mirava, come al solito, che  a  darei un'illusorietà spaziale e figure, qua e là,
che la grande Adorazione dei Pastori attribuita prima  a  Velazquez poi a Zurbaràn nella Galleria Nazionale di Londra
Adorazione dei Pastori attribuita prima a Velazquez poi  a  Zurbaràn nella Galleria Nazionale di Londra 4 non fu mai
nella Galleria Nazionale di Londra 4 non fu mai dipinta  a  Siviglia o a Valenza ma quasi sicuramente a Napoli dalle
Nazionale di Londra 4 non fu mai dipinta a Siviglia o  a  Valenza ma quasi sicuramente a Napoli dalle mani del
fu mai dipinta a Siviglia o a Valenza ma quasi sicuramente  a  Napoli dalle mani del Velazquez partenopeo, il carneade
uno sguardo ai capolavori che l'artista italiano lasciò  a  San Gregorio Armeno a Napoli, e a Pozzuoli nella cattedrale
che l'artista italiano lasciò a San Gregorio Armeno  a  Napoli, e a Pozzuoli nella cattedrale - si potrebbe esser
l'artista italiano lasciò a San Gregorio Armeno a Napoli, e  a  Pozzuoli nella cattedrale - si potrebbe esser certi che
trama ossea più necessaria affiora, ho detto  a  fatica, nel tumulto carnoso: femore e stinco pungendo,
femore e stinco pungendo, senza attacco, si commentano  a  vicenda col gusto curvato del boomerang che ritorna a
a vicenda col gusto curvato del boomerang che ritorna  a  segno.
segni infatti non mirano certo  a  significare un concetto (non sono dunque "discorsivi”), né
un concetto (non sono dunque "discorsivi”), né rimandano  a  un quesito logico o scientifico, ma mirano solo a
rimandano a un quesito logico o scientifico, ma mirano solo  a  “significare se stessi." Giuseppe Capogrossi, Disegno
dopo aver rigidito vibrando la costruzione corporea  a  unificare i propri volumi attorti con masse più lontane in
attorti con masse più lontane in un conglomerato onusto,  a  combaciare fulmineo la scarpata della spalla cadente con la
lontana inclinazione simpatica del cortile, ad infiggersi  a  raggera alcune direzioni ambientali, a turbantarsi netto di
ad infiggersi a raggera alcune direzioni ambientali,  a  turbantarsi netto di un edificio lontano che s'insinua
lontano che s'insinua esatto nello spigolo del volto,  a  impigliare la guancia sinistra in una cascata diaccia di
la guancia sinistra in una cascata diaccia di luce,  a  sbalzare di gradini orizzontali il torso il cui sentiero
ma costantemente ricorrente. L’artista ben presto imparò  a  moltiplicare il numero delle sue sigle, a rimpicciolirle, a
ben presto imparò a moltiplicare il numero delle sue sigle,  a  rimpicciolirle, a farle giganteggiare, a invertirle, a
a moltiplicare il numero delle sue sigle, a rimpicciolirle,  a  farle giganteggiare, a invertirle, a specularizzarle, a
delle sue sigle, a rimpicciolirle, a farle giganteggiare,  a  invertirle, a specularizzarle, a trarne delle scansioni
a rimpicciolirle, a farle giganteggiare, a invertirle,  a  specularizzarle, a trarne delle scansioni ritmiche, o a
a farle giganteggiare, a invertirle, a specularizzarle,  a  trarne delle scansioni ritmiche, o a ridurle a meri motivi
a specularizzarle, a trarne delle scansioni ritmiche, o  a  ridurle a meri motivi decorativi. Questo, anzi, fu il
a trarne delle scansioni ritmiche, o a ridurle  a  meri motivi decorativi. Questo, anzi, fu il pregio ma anche
il difetto della "scoperta” di Capogrossi, che giunse sino  a  fare della sua pittura un genere realizzabile a mo’ di
giunse sino a fare della sua pittura un genere realizzabile  a  mo’ di stoffa stampata, o di semplice decorazione. Il che
trasferibile alla cosiddetta arte applicata, possa entrare  a  far parte di quel vasto settore della “expendable icone”
acutamente il bisogno. Codesto segno aveva in sé — oltre  a  una indiscutibile efficacia plastica e compositiva — una
 A  queste opere l'Oldenbourg aggiunge altre parecchie, e
esempio, la Maddalena di Dresda con l'angelo, e la Giuditta  a  Monaco presso il professor Nager, opere ch'erano attribuite
Monaco presso il professor Nager, opere ch'erano attribuite  a  Feti e che l'O. restituisce bene a Jan Lys. Accettiamo
ch'erano attribuite a Feti e che l'O. restituisce bene  a  Jan Lys. Accettiamo anche la restituzione al Lys
al Lys dell’Apollo e Marsia nella raccolta Ostrouhoff  a  Mosca.
non  a  caso, dico «cosiddette opere d’arte» a suggerire, sin
non a caso, dico «cosiddette opere d’arte»  a  suggerire, sin d’ora, come spesso tali opere siano solo per
da considerare tali, come per mera convenzione si continua  a  discorrere di «statue» e «quadri».
opere d’arte  a  carattere figurativo e non figurativo questa polisemia, e
polisemia, e cioè la pluralità di significati possibili  a  partire da uno o più significati analoghi, porta a dubitare
a partire da uno o più significati analoghi, porta  a  dubitare dell’esistenza stessa di un significato e a
porta a dubitare dell’esistenza stessa di un significato e  a  dedurne che certe opere siano asemiche, quando esse non
un testo letto o sentito, che ne riconduca il senso “vago”  a  un significato unico e comprensibile. [da Catherine Millet,
stato così convinto della bontà del metodo che attribuisce  a  uomini colti e universalmente stimati la responsabilità di
colpisca nell’arte contemporanea -restituendo gli artisti  a  un circuito di viventi, artisti le cui opere in qualche
di lettere e filosofi è molto ascoltata. Non darei credito  a  Bernardo Bertolucci, a Ermanno Olmi, a Giuseppe Tornatore,
è molto ascoltata. Non darei credito a Bernardo Bertolucci,  a  Ermanno Olmi, a Giuseppe Tornatore, a Guido Ceronetti, a
Non darei credito a Bernardo Bertolucci, a Ermanno Olmi,  a  Giuseppe Tornatore, a Guido Ceronetti, a Elanif Kureishi, a
Bernardo Bertolucci, a Ermanno Olmi, a Giuseppe Tornatore,  a  Guido Ceronetti, a Elanif Kureishi, a Edoardo Nesi, se mi
a Ermanno Olmi, a Giuseppe Tornatore, a Guido Ceronetti,  a  Elanif Kureishi, a Edoardo Nesi, se mi segnalassero un film
a Giuseppe Tornatore, a Guido Ceronetti, a Elanif Kureishi,  a  Edoardo Nesi, se mi segnalassero un film o uno spettacolo
meno autorevole se mi indicassero un pittore? Sono loro  a  non avere sufficiente esperienza, o sono gli artisti ad
possiamo  a  buon diritto limitare l’etichetta di "informale" a quelle
possiamo a buon diritto limitare l’etichetta di "informale"  a  quelle forme di astrattismo dove non solo manchi ogni
della stessa, d’un Burri, informale è dunque,  a  mio avviso, un termine che possiede una connotazione
il ’60 i moltissimi adepti di questa tendenza, e limitarmi  a  descrivere l’opera dei pochissimi che sono riusciti a
a descrivere l’opera dei pochissimi che sono riusciti  a  renderla necessaria e a sé stante. Tra costoro il primo
dei pochissimi che sono riusciti a renderla necessaria e  a  sé stante. Tra costoro il primo posto spetta indubbiamente
sé stante. Tra costoro il primo posto spetta indubbiamente  a  Pollock (di cui tratterò a proposito dell’action painting
primo posto spetta indubbiamente a Pollock (di cui tratterò  a  proposito dell’action painting americano) e a Fautrier.
cui tratterò a proposito dell’action painting americano) e  a  Fautrier.
nella Pinacoteca di Napoli, la Lucrezia attribuita  a  Stanzioni, e la Susanna coi vecchi*** attribuita prima
e la Susanna coi vecchi*** attribuita prima anch'essa  a  Stanzioni e più recentemente a Francesco Guarino.
attribuita prima anch'essa a Stanzioni e più recentemente  a  Francesco Guarino.
il sole: la consueta presunzione e aspirazione dell’uomo  a  lasciare una traccia di sé nella natura, a dominarla, ad
dell’uomo a lasciare una traccia di sé nella natura,  a  dominarla, ad atteggiarsi a piccola divinità autocosciente
una traccia di sé nella natura, a dominarla, ad atteggiarsi  a  piccola divinità autocosciente e autonoma.
San Sebastiano (n. 23) non potrebbe mai essere attribuito  a  Giulio Cesare Procaccini, trattandosi di opera almeno mezzo
trattandosi di opera almeno mezzo secolo anteriore  a  lui, apparentemente di uno dei cremonesi operanti a Milano
a lui, apparentemente di uno dei cremonesi operanti  a  Milano nella cerchia dei fratelli Campi.
come avvenga che la Direzione delle Arti intenti processo  a  chi, poniamo, riesca a venderle un quadro falso, eppoi
delle Arti intenti processo a chi, poniamo, riesca  a  venderle un quadro falso, eppoi ordini essa stessa a' suoi
dei falsi marmi, dei candelieri falsi, e di mescolarli  a  confusione e maleducazione del popolo, fra le cose vere. Un
 a  questo punto taluno volesse suppormi un ammiratore
con cui questi giornali francesi che ho nominato chiamano  a  raccolta gli illustratori nazionali, non sarebbe nel vero.
del buono e ho taciuto del molto cattivo. Il gusto è  a  brandelli tanto in Francia che da noi e non vi si ha alcuna
in Francia che da noi e non vi si ha alcuna difficoltà  a  mescolare con molta noncuranza ciò che noi ci siamo
con molta noncuranza ciò che noi ci siamo affannati  a  separare per conto nostro.
ondeggiamenti più tumultuosi. Si potrebbe abituarci prima  a  percepire i lievi capricci che s'insinuano nella forma
più sventato degli sbuffi, eppoi si potrebbe passare  a  «fenomeni » più evidenti come sono a Ferrara il passaggio
si potrebbe passare a «fenomeni » più evidenti come sono  a  Ferrara il passaggio dal Grandi al Mazzolino; a Cremona dal
come sono a Ferrara il passaggio dal Grandi al Mazzolino;  a  Cremona dal Boccaccino ad Altobello; a Brescia, quello che
Grandi al Mazzolino; a Cremona dal Boccaccino ad Altobello;  a  Brescia, quello che abbiam visto, del Romanino, dai due
Romanino, dai due Santi di Lovere agli affreschi cremonesi:  a  Milano quello dal Bramantino dell'Isola Bella al Bramantino
Bella al Bramantino di Locarno, o, ciò che vale lo stesso,  a  Gaudenzio Ferrari.
assegnano al Bernini la collegiata di San Giovanni Battista  a  Finalmarina, o a Caravaggio certi quadri a Chieri, ad
la collegiata di San Giovanni Battista a Finalmarina, o  a  Caravaggio certi quadri a Chieri, ad Avigliana, a Savona, e
Battista a Finalmarina, o a Caravaggio certi quadri  a  Chieri, ad Avigliana, a Savona, e che ci rifriggono la
o a Caravaggio certi quadri a Chieri, ad Avigliana,  a  Savona, e che ci rifriggono la storiella dell'Andrea del