Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 33 occorrenze

TAVOLOZZA

La mia ganza, una bimba assai devota, e credo, a molti parroci ben nota, venne a narrarmi, tutta addolorata, l'ira del prete che l'ha confessata

TAVOLOZZA

- A messa mi volete alle sett'ore? No, guardate lassù che amena vetta! Domani io sarò là sul primo albore, a cogliere per voi timo e violetta. E se

TAVOLOZZA

Pensate a un uom, prigione alla locanda, con una pioggia che a torrenti cade! Se costui Cristo al diavolo non manda É paura d'entrambi che lo invade

TAVOLOZZA

al mattino un puro gelsomino; quando, coll'alba, discendean, sull'ali dei sogni, a' miei guanciali, palpiti strani e idoleggiate torme di seducenti

TAVOLOZZA

Oh chi dirà la gioia che sentii stamattina volar dal labbro d'una contadina! Scendea dalla montagna in sottanetta bianca, cantando a tutta gola una

TAVOLOZZA

- O del mio mesto april rondine cara, vieni a volar nella stanzetta mia, quando l'arte, di amplessi ahi! troppo avara, del disinganno vittima mi

TAVOLOZZA

consiglia a oscillar sì dolcemente? Forse è ver che di voi guida cìascuna, quaggiù nel mondo vedovo, un'anima alla meta in compagnia? A noi l'antica

TAVOLOZZA

Una mesta mi additarono giovinetta a brun vestita, e mi dissero: - É la Rita che ha perduto il genitor! - Pochi mesi sorvolarono, la rividi in una

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potenza magica tutta spenta non è: se vengo a farti visita sogno la notte a te! - - O fiero soldato che impugni la spada, è orgoglio sprecato, nessuno a

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ignudo, come una compra femmina, o il conio di uno scudo? Ma tu, da culla a feretro lasci un sol dì il mantello? Ardisci mostrar l'indole del cuore e del

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il nome dei compagni suoi: scusatemi, dei vizii è la brigata, che per danzar dimenticaste a casa; e è la virtù di gigli incoronata, quella che entrar

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sui balcon sorridono le matrone galanti, e i giovani eleganti stan pallidi a russar: è questa l'ora; o amabili compagni, è questa l'ora; coll'arte

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fanciulle amanti, alle meste fedeli, alle incostanti, alle errabonde femmine infelici di sposi cacciatrici, a quelle che trovato uno ne hanno, e a

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, son semplici ancora, ché del mondo non vider finora che quest'acque, e le stelle del ciel! E se fermo a un timon neghittoso troverem qualche vecchio

TAVOLOZZA

venuti a far lieta Milano messaggier di concordia e di fé! Ah si stringan le destre, ché eterna questa pagina al mondo starà; e si ingemmi coll'arte

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tenebrore. La tua vergine allora, in abbandono, ti stringe il core che di gioia piange, e, innebriato, ti risvegli al suono della pioggia che a' tuoi vetri

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- No, mia diletta, non ho più quattrini, per mutarteli in nastri e in cappellini: siamo a Natale, e le mie due sorelle aspettano un mio dono a farsi

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al ciel! Quando il vecchio oceàno i vecchi amori lento alterna alla spiaggia, e stanco par: quasi amante assopito ai primi albori, e a cui men bella

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braccio agli antecristi! Giusti, compagno incomodo, dà nel fianco a Marini, Manzoni inconsapevole sostiene Niccolini ; sotto que' vetri sparvero

TAVOLOZZA

Dea, quest'anima sperando, a te volgea! Come sei bella, o luna, quando il viso ti specchi nel mite tremolio della laguna; come bella, fra i pallidi

TAVOLOZZA

Ma ritornato dalla lunga gita alla casa paterna, a' tuoi diletti, d'alme memorie l'anima arricchita, e la valigia piena di abbozzetti: come lieto

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angelo che seco a un muto invito s'assida al focolar, dolce è l'aspetto!

TAVOLOZZA

transita nel mio pennello? Il fiume pieno straripa, vola, e avrà saldo confin l'anima sola? Ma che! cominciano a bestemmiare ? ... Senti i propositi

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soltanto lasciasti una stanzetta, un davanzal fiorito, un letticciuolo, la portinaia, o un cane che ti aspetta, cedi al mesto pensiero, e torna a volo

TAVOLOZZA

- Levatemi le coltri! ... è maggiorana, che bisogna piantar nel mio giardino Ascolta ... a festa suona la campana ... ma che fa qui in un angolo il

TAVOLOZZA

i tuoi canti, o giovine, vivi nel lieto oblio; non valgon templi olimpici un tugurio natio. A te divine musiche cantano i tuoi vent'anni, rose educar

TAVOLOZZA

, o Pio, che il Campidoglio avrà; siam gli implacati vindici del pianto delle madri, siam l'egida dei padri risorti a libertà!

TAVOLOZZA

battello. - Il tuo, no, il mio che azzurri ha remi e sponda. - Ma del quadro che fa, lassù a Milano? - Al prossimo di buona volontà lo vendo come

TAVOLOZZA

beviamo; è dolce sussurrar fra nappi e amici : fanciulla, io t'amo! Fra gli spruzzi del vin, come, a vederla, la schiera delle amanti è più gentile

TAVOLOZZA

Il lungo e magro professor di greco, che quasi odiar mi fece il divo Omero, fu stamane a vedermi al mio studietto. La tavolozza mia si tinse a nero

TAVOLOZZA

e unguenti santi, che pareva un letamaio, e, battendo dentro il saio, il suo corpo roso e cotto dava il suon di un vaso rotto. Si fermò ... prese a

TAVOLOZZA

dando il braccio a sedicenni amanti, pallide di languore e di piacere, orsù, apparite, o ciclopi, o giganti, e danzatemi intorno al tavoliere! Sento

TAVOLOZZA

possenti Mani, e troveresti in mezzo ai sassi, a caso frugando, forse di un olimpio il naso, che greco artista sculse e dei circensi fiutò votivi

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