L'evoluzione
Questo libro è nato da una serie di lezioni tenute alla Rai alcuni anni or sono, con l’intento precipuo di contribuire a dissipare l’equivoco. La
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Perciò non ci è lecito respingere l’interpretazione evoluzionistica, a meno di non essere a ciò costretti da argomenti di gravissimo peso, che le
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Tale spiegazione è, scientificamente parlando, una pseudospiegazione, in quanto fa ricorso a entità e a processi incontrollabili. La spiegazione
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le variazioni singole, come un artefice, che stabilito di voler fare, per esempio, strumenti musicali a fiato, si sbizzarrisca poi a costruire le
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sviluppo dell’orecchio interno negli uccelli, quello degli organi urogenitali dei vertebrati e molti altri mostrano gli stessi fenomeni a cui abbiamo
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(rappresentate a parte a maggiore ingrandimento).
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Nell’era successiva, la Cenozoica, che giunge fino a noi, si assiste allo sviluppo e al differenziamento degli Uccelli e soprattutto dei Mammiferi
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Nell’era Mesozoica assistiamo, sempre attraverso le rivelazioni dei fossili, a fenomeni spettacolari, drammatici. I Rettili, che erano comparsi verso
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Ogni organismo, come uno strumento, è adatto a determinate circostanze, a un certo ambiente, a una data «nicchia ecologica» ed è, in certo senso
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infatti Linneo « Species tot numeramus quot a principio creavit infinitum Ens » cioè: tante sono le specie oggi esistenti, quante in principio furono
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Spesso la dominanza non è completa: per esempio dall’incrocio di due varietà di piante di «bella di notte» a fiori bianchi e a fiori rossi, si hanno
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ma questi, riproducendosi, danno luogo alla tipica segregazione mendeliana (fig. 23) in piante a fiori rossi (1/4) a fiori rosa (2/4) a fiori bianchi
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barattoli contenenti colori diversi, e mescolandoli a due a due (generazione sessuata), in tre «generazioni» la variabilità è ridotta a zero (da
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A che cosa è dovuto questo fenomeno: la presenza di alleli diversi? È importante rispondere a questa domanda perché dalla formazione degli alleli
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Un gene qualsiasi, A, può passare ad uno stato allelico, a, per un processo che, in omaggio alla scoperta del De Vries su Oenothera, cui abbiamo
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Il problema fondamentale, l’origine della specie, può, a sua volta, essere considerato da vari punti di vista e venire indagato con vari accorgimenti
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In base a queste considerazioni, possiamo tagliar corto a tutte le controversie sulla definizione di specie, che si sono susseguite da Linneo in poi
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1) che non vi sia frequenza di mutazione differenziale fra A → a e a → A;
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frequenze geniche in una popolazione; modelli che servirono a programmare esperimenti, e a interpretare risultati di osservazioni in natura.
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Questo esempio, molto semplice, si presta a parecchie considerazioni e può servire a rispondere a molte obiezioni.
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La poliploidia è anche un meccanismo con cui si è riusciti a creare in laboratorio specie nuove, non esistenti in natura. Tipico esempio Iris
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A questo punto viene spontanea la domanda: i meccanismi evolutivi oggi noti sono sufficienti a dar ragione dei più ampi gradi d’evoluzione, cioè dell
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’aratro, che a poco a poco hanno imparato ad usare semplici arnesi, poi hanno
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Valga a dimostrarlo la citazione di alcuni brani della lucida e penetrante recensione con cui A. Giardina«Rassegna delle scienze biologiche», 1923
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Di evoluzione si trovano cenni in filosofi come Giulio Cesare Vanini (nato a Taurisano nel 1585, finito sul rogo a Tolosa nel 1619), Giordano Bruno
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La disputa rinacque ancora una volta a distanza di un secolo, a proposito dei batteri e di altri microorganismi di dimensioni più piccole dei
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Di fronte a questi risultati negativi, molti biologi non rinnegarono tuttavia il concetto e continuarono a considerare la generazione spontanea come
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Un notevole precursore dell’evoluzionismo si trova nella famiglia Darwin: è Erasmus, nonno di Charles Darwin, nato nel 1731 a Elton, morto nel 1802
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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
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A. La Vergata, L’evoluzione biologica: da Linneo a Darwin, 1733-1871, Loescher, Torino 1979.
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J. Huxley - A. C. Hardy - E. B. Ford, Evolution as a process, Allen and Unwin, London 1934.
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A. I. Oparin (a cura di), Discussioni sull’origine della vita, Boringhieri, Torino 1964.
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G. A. Harrison - J. S. Weiner - J. M. Tanner - N. A. Barnicot, Human biology, Clarendon Press, Oxford 1964.
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Dart, Raymond A., 245.
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Bertrand, A., 47 n.
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Valenciennes, A., 42.
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Murray, A., 84.
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Medvedev, Zhores A., 160 n.
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Tyler, Stephen A., 125.
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Wolsky, A., 101 n.
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Lamarck si diede dunque a studiare, a comparare, a classificare quegli Invertebrati in cui Linneo aveva riconosciuto due sole classi: gli Insetti e i
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Tutto concorre dunque a provare la mia affermazione, cioè, che non già la forma, sia del corpo, sia delle sue parti, dà luogo alle abitudini e al
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Dallo studio dell’anatomia, il Cuvier fu condotto a riformare la classificazione degli animali. Fino a quel tempo
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, accompagnò suo figlio, il dott. Robert Darwin, appena ventenne, a prendere possesso della sua residenza a Shrewsbury nello Staffordshire. Robert si
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Tornato in patria Darwin si stabili a Londra e cominciò a mettere a punto il Diario del viaggio. Nel luglio 1837, c’informa nella sua autobiografia
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Tutti i tentativi di fare a meno di questo principio, in biologia, sembravano destinati a fallire. Molti erano stati i biologi che avevano tentato
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Se queste erano le reazioni del pubblico, non meno vivaci furono quelle delle autorità costituite. Darwin non partecipò quasi mai a pubblici
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La situazione era a questo punto, verso il 1890. Alcuni studiosi cominciarono a rendersi conto che i soli dati della osservazione sugli organismi
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Il mutazionismo può rispondere a molte delle critiche rivolte al darwinismo, e in particolare a quella che i caratteri non hanno valore selettivo se
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