Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: a

Numero di risultati: 14 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Considerazioni sul potere temporale dei papi

401301
Sturzo, Luigi 14 occorrenze
  • 1895
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974.
  • Politica
  • UNIOR
  • ws
  • Scarica XML

Passare di Piazza Campo di Fiori e vedere Giordano Bruno, un libero pensatore, eretico, morto impenitente e condannato dal suo tribunale (come si dice) colla famosa iscrizione: A Giordano Bruno — il secolo da lui divinato — qui dove il rogo arse? Passare per via Trinità dei Monti e leggere la famosa epigrafe a Galileo? Vedere tolta la Croce e profanato un luogo dal sangue dei martiri reso santo? Passare dal Campidoglio e veder tolta la Croce postavi da Costantino, andare al Gianicolo e trovare Gavazzi, monaco spretato, Garibaldi, il furibondo nemico dei Papi? Andare al collegio romano e vedervi sfregiato e tolto il SS. Nome di Gesù. E le pubbliche chiese protestanti e le indecenze e sconcezze della stampa e la libertà del mal fare? Il Papa sarebbe rispettato dalle forze del Governo. Sicuro, ne è prova la notte del 13 luglio quando tentarono gettare la salma di Pio IX nel Tevere e quando i cattolici che la difesero riportarono insulti e ferite in quella notte di inferno. Ricordate il centenario di Voltaire all'Apollo, quanti vituperi alla religione ed al Papato. Liverani che al '92 grida allo sferisterio: abbasso e morte a Dio;alla celebre litania avanti il Panteon: « Gregorio VII fu Papa » gridava uno, e la folla « sia maledetto »; « Giovanni VIII fu Papa » ; « sia maledetto »; « Simon Pietro fu Papa... sia maledetto »; « Gesù Cristo primo Papa... ». Cari giovani, quello che rispose la folla non lo dicono i demoni, i quali al nome di Gesù tremano ed adorano sforzatamente; l'infame processione al Colosseo con l'apoteosi di Satana, la bandiera coll'insegna di Satana portata a Piazza Campo di Fiori e a Porta Pia, l'insediamento della Massoneria in Roma, nel Palazzo Borghese; le bestemmie di Colaianni contro l'Immacolata Concezione in pubblico Parlamento; Petruccelli della Gattina che il 18 gennaio '77in Parlamento dice « Tu Pio IX come il tuo antecessore S. Pietro menti, menti, menti; anatema sit »! E l'on. Mussi il 4 dicembre '76 disse alla Camera senza che il Presidente lo richiamasse all'ordine: Il vero Dio del creato è l'intelligenza, nulla si è giammai creato nell'universo. Il deputato Bertani il 9 dicembre '76 proponeva che le ossa delle Catacombe servissero per concimare l'agro Romano. Crispi, capo del governo il 20 settembre '95 al Gianicolo predica l'opera del Papa e s'impanca a Maestro di Religione e proclama che alla Chiesa basta il solo Apostolato, come se un trigamo e un buffone di ministro ignorante di Religione possa dar legge e decidere delle cose della Chiesa.

Pagina 10

Possono stare così due autorità così opposte, il Papa e la Massoneria a cui anche appartiene il Re Umberto? Voi vi maravigliate, ma il Re Emberto appartiene alla Massoneria. Sentite il documento; non è un giornale cattolico, ma la rivista del mondo massonico, semestre primo: vi si legge al n. 4, se non mi ricordo male: « La rispettabile loggia Le silence sotto l'ubbidienza del grande Oriente del Messico, all'oriente di Tampico, avendo indirizzato all'illustre fratello Umberto di Savoia Re d'Italia una tavola di felicitazione per la sua eroica condotta mentre infieriva il colera a Napoli, ha ricevuto dal reale fratello una graziosa risposta, colla quale egli ringrazia la loggia Le silence dell'onore che essa gli ha fatto iscrivendo a lettere d'oro all'Oriente del Tempio di quell'officina ».

Pagina 12

Sono liberi i governi nella religione, dite voi; dato e non concesso, che ve ne parrebbe se nella città di Maometto s'insediasse un re cristiano vicino al Sultano Pontefice di Maometto, e ivi si direbbe è la città di Maometto, ma se tutta la città, eccetto le moschee, a cui si toglierebbero però le rendite, avesse l'aspetto di Cristiana? Sarebbe la più amara irrisione, come sta divenendo irrisione Roma, la capitale del mondo cattolico.

Pagina 12

perché il governo italiano è un governo cattolico; in Roma tutti i giovani van soggetti alla leva, quindi meno il numero dei sacerdoti [sic] in Roma chiusi i Seminari, in Roma tolti i beni alle congregazioni, alle opere pie, al collegio di Propaganda Fide,che pensa a dilatare il regno di Cristo per le lontane regioni, tolte le rendite alle Romane Congregazioni, ai Cardinali, al Papa, a cui con amara irrisione offre i 3 milioni, che il Papa ha sempre con dignità rifiutato. Onde è necessario l'obolo dei fedeli, detto denaro di S. Pietro, su cui il nostro religioso governo propose in Parlamento, per mezzo del furibondo Mancini, la tassa di ricchezza mobile (non ricordo se dal Senato o dal Parlamento stesso rigettata).

Pagina 13

Le relazioni tra Papa e re non dipendono dalla volontà di ambidue, ma dalle passioni del parlamento e dalla politica del ministero. Bonghi parlò a favore delle guarentigie, ma Petroni all'81 volle che si abolissero le guarentigie. Mancini caldeggiò nel '77 e fece votare dal parlamento, respinta dal Senato, la legge contro i preti. Tutti ricordiamo le celebri circolari Nicotera al '76 per la proibizione delle processioni, giudicate dalla Cassazione di Torino illegali, le circolari del Prefetto di Roma contro i frati e le monache, la legge Mancini per l'abolizione dell'insegnamento religioso nelle scuole liceali, ginnasiali, tecniche e normali, la circolare Nicotera contro i pellegrinaggi per festeggiare il giubileo di Pio IX, il codice penale Zanardelli. Pio IX pronunciò un'allocuzione ai cardinali contro gli usurpatori della S[anta] S[ede] e il progetto di legge contro gli abusi del clero e Mancini il '77 emana una scandalosa circolare, comandando di non ubbidire ai precetti del Papa, e permette fin che si parodiasse l'allocuzione predetta con invereconde illustrazioni. Tutti ricordate la circolare Mezzacapo sul matrimonio religioso, piena di errori contro la nostra fede, il progetto di legge Villa sulla precedenza del matrimonio civile, il decreto di Pelloux o di altro che non ricordo, firmato dal re, che dichiarava concubinato il solo matrimonio religioso dei militari.

Pagina 13

Mancini il 19 agosto '77 tenta di rendere popolare la elezione dei parroci, contro i canoni del Concilio Tridentino, e Crispi che porta a Bismarck il progetto di legge per aver l'approvazione se ne torna colle pive nel sacco. Non racconto con ordine perché scrivo come mi ricordo. Tutti sapete il governo Crispi, le leggi sulle opere pie, le decime parrocchiali, isoldati attorno il Vaticano, temendo la fuga del Papa, l'incameramento dei beni di propaganda, ed altro che ho già detto. Se ho esagerato lo vedrete leggendo non gli storici cattolici, come il Bonetti, il Balan, il Mamiani, il Margiotta, il Carletti, il Petroni, il Cantù e mille altri, ma gli atti ufficiali della Camera, il bollettino delle leggi, i giornali liberali; o quando andrete a Roma potrete per le vie della città santa, sede del Cattolicismo, accorgervi ch'è mutata in città laica ed empia.

Pagina 14

Noi non siamo chiamati a definire la questione, né a ribellarci al governo, cose proibite per noi; solo a ubbidire al Papa. La questione la scioglierà Dio quando e come vorrà, e se noi sarem chiamati a parte dell'opera divina, vi accorreremo.

Pagina 15

Non sarete obbligati a credere al potere temporale, ma solo a sottostare ai comandi del Papa. Egli è supremo duce; dal suo lato sono tutti i vescovi e tutto il mondo cattolico; se sbaglieremo, avremo l'onore di sbagliare col Papa, coi vescovi, coi cattolici, con Dio.

Pagina 15

Il potere temporale dei Papi non è uno domma di fede, quindi non siamo obbligati a crederlo ciecamente, ma è una verità naturale collegata alla verità di fede. È verità di fede che il Papa deve essere libero nell'esercizio del suo ministero; ora per essere libero è stato dimostrato che nello stato attuale di cose deve avere un libero Stato. Dunque questa conseguenza si collega con una verità d'ordine superiore. Del resto noi siamo soggetti al Papa; quando egli dirà che alla Chiesa per l'esercizio del suo ministero non è più necessario il potere temporale, e ci darà facoltà di accorrere alle urne, noi saremo i primi ad accorrere perché l'Italia non cada sotto il peso dell'iniquità.

Pagina 15

I. sono entrato in mezzo alla questione agitata per tre sedute in questa Sezione intorno al Potere Temporale dei Papi non per definirla, ma per sottomettere alla vostra intelligenza alcune considerazioni; e per dare fine a tale questione, lasciando ciascuno libero sugli apprezzamenti storici e giuridici. Dico di dar fine, affinché primo con animo più pacato ciascuno studi da sé la questione; secondo perché non si divulghi presso il popolo una idea che corre, cioè che noi vi abbiam chiamato a queste riunioni per convincervi che il nostro re debba essere il Papa. L'azione dei cattolici invece si deve restringere ad ubbidire il Papa non solo come Maestro infallibile dei dommi e della morale, ma anche come supremo Gerarca. Di questo ne parlerò in fine: comincio ora ad esporre le mie brevi considerazioni, lasciandovi libertà a notare ciò che crederete poco esatto o esagerato.

Pagina 6

II. a) Tralascio la questione sotto il lato storico, perché vi è molto da disputare, solo è d'uopo che conveniate meco: 1° che da Costantino, cioè da quando la religione di G[esù] C[risto] fu anche accettata dalle nazioni come religione civile, il Papa fu solo in Roma, con sovranità indipendente e assoluta nelle cose spirituali e nelle attribuzioni temporali, tranne quella del fisco, rappresentato dal duca greco in Roma o dall'esarca di Ravenna. E quando i Greci o gli Eruli o i Goti o i Longobardi vollero dettar leggi in Roma, il Papa fu ostacolato nel suo ministero spirituale, incarcerato, ucciso; valga a conferma di quanto dico l'esempio di Giovanni I, e gli aiuti domandati ai Franchi da Gregorio e da Zaccaria; se non avevano autorità temporale, non erano in diritto di domandare aiuto ai re cattolici, contro gli invasori.

Pagina 6

b) Tralascio inoltre la questione dal lato giuridico; solo noto, e in ciò non credo di trovar discrepanze di pareri, che se è per diritto di natura che il popolo può chiamare al governo un altro re, cioè se è per diritto di natura la sovranità del popolo, non può esser diritto di natura che il re resista colla forza a un popolo che vuole mutar governo. O è l'uno o è l'altro diritto di natura, perché in natura non vi sono diritti che non corrispondano a doveri; per cui se io ho il diritto certo di passaggio pel fondo del mio vicino, il mio vicino non può avere il diritto certo di contrastarmi il passaggio, ma invece il dovere di cedermi il terreno per aprirvi una via o una callaia. Così se il governo legittimamente costituito può resistere ai rivoltosi, io non posso ribellarmi; se io ho il diritto di liberamente eleggere un governo più che un altro, non posso essere colpito dalla legge. Anzi, se la natura mi dà questo diritto, non può la maggioranza infrenare la minoranza, perché la libertà non può essere pregiudicata dal numero, ma dal dovere, perché se badiamo al numero:

Pagina 7

Quindi o oggi sono libero di volere re il Principe di Caserta, o ieri non erano liberi i siciliani a chiamare dal Piemonte Vittorio Emanuele; o oggi il governo non si può opporre ad ogni libera manifestazione dei cittadini contraria alla dinastia, o ieri non si dovevano accusare di tiranni i governi che reprimevano i moti rivoluzionari. Se infine si oppone che un governo può demeritare la fiducia dei liberi cittadini, certo che anche il Sabaudo l'ha demeritata, io dico, che in ogni governo vi saranno i malcontenti, come gli affezionati, perciò o il mondo deve stare sempre in continue rivoluzioni, cosa contro il diritto di natura, o i cittadini non sono liberi di mutare i governi. Onde par si debba conchiudere che i plebisciti e le votazioni non hanno il diritto di mutar governi, e ordinamenti di stato; quindi non giustificò la violenta usurpazione di Roma il plebiscito del 2 ottobre 1870, anche che fosse stato unanime come i liberali vogliono dimostrare.

Pagina 7

Non solo, ma la nazione nemica a quella in cui il Papa ha sede, temerebbe che il Papa, dalle pressioni del governo, di cui si deve dir suddito, manderebbe in momenti supremi, a forza, decisioni e decreti che la potrebbero osteggiare. Anzi più: la guerra può a tale prodursi da venir assediata la stessa città capitale. Ed ecco interrotte le comunicazioni con tutta la cristianità, così il capo sarebbe diviso dalle membra e ne verrebbe per tutta la chiesa quanto si è detto di una sola nazione. Ed anche in via ordinaria, lasciando la supposizione d'una guerra sempre possibile, dovrebbe temere lettere mutilate, impedite per vendette pubbliche o private, comunicazioni interrotte, vigilanze e perquisizioni. Ciò non è mia fantasia, ma è confermato dal fatto: Pio IX dice ai Cardinali il 29 settembre '70: « Ciò viene confermato da un fatto, recentemente accaduto ai dì passati, quando cioè coloro che uscivano dalla soglia del nostro domicilio furono sottoposti a perquisizioni, spiando i soldati del nuovo governo se mai nascondessero alcuna cosa sotto le vesti ». Né credo Pio IX un menzognero, uno che esageri; del resto il fatto viene attestato da molti. Ma ciò anche avvenne in febbraio '78 dopo la morte di Pio IX; peggiore scandalo apparì quando la Riforma nel 1887 pubblicò una nota secreta ai Nunzi Pontificii non pubblicata dai tipi cattolici perché non consegnata; come mai l'ebbe la Riforma?Dai Nunzii no certo, né dalla Segreteria di Stato; dunque o dal Ministero dell'Interno di cui è organo officioso, o da privati ufficiali delle poste che la copiarono. Lo stesso anno giunse in Vaticano una lettera importantissima coi suggelli rotti, Crispi fece carpire un documento agli Archivi di Propaganda Fide e fece spiare la vita di un Cardinale: potrei citare molti fatti su ciò: ed anche che fossero esagerazioni dei cattolici, ciò è sempre possibile; dunque è un pericolo per la disciplina della Chiesa. Non parlo poi degli oltraggi fatti ai pellegrini forestieri in Roma; valgano per esempio il pellegrinaggio di Spagna il '93

Pagina 8

Cerca

Modifica ricerca