A CASTELLETTO Sala con suppellettili del Settecento. Alle pareti ritratti di antenati. Terrazza chiusa nel fondo. Caminetto e porta d'entrata comune a destra. Due usci a sinistra. Canapè a destra. Tavola con sedie a bracciuoli a sinistra.
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A proposito: ho visto a Napoli la tua camera nuziale...
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Vado a mettermi a letto... Permettetemi, scusate...
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È andato a mettersi a letto con la scusa dell'emicrania, per non condurti da Rita, che ti voleva giovedì a casa sua.
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Caminetto con specchio a sinistra; balcone a destra. Scrittoio da signora a sinistra.
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Non so perchè l'Amelia si sia incaponita a voler che mia moglie venga anch'essa a quella gita...
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- A chi? A lui? A Enrico di Riverbella?
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Un canapè a destra, un altro a sinistra. Caminetto e uscio a destra. Suppellettili di gran lusso.
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1 - 'O buono marito fa 'a bona mugliera 2 - Vaco a murì tu campa... (scena in versi) 3 - 'O Miullo d' 'a rota 4 - Guappo pe' forza (commedia in napoletano) 5 - 'E doje catene (commedia) 6 - 'A Chiesa d' 'o sanghe (dramma) 7 - Don Nicò si piecoro! (commedia) 8 - Non te ne ncarricà! 9 - Tu si' 'na santa 10 - Maleparole a muzzo 11 - Canzone 'e Salummone
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Io però l'ho convinta a venire, domani, a pranzo. Dopo il funerale di Lamberto Genova, l'ho accompagnata a casa, e l'ho convinta. S'è lasciata convincere.
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A trovare mia madre? a vedere i pentolini e i giornali?
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Il riso a quest'ora sarà stracotto. Andiamo a tavola!
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Tutti a maglia. Ne ha fatto uno a Ginestra. Vero Ginestra? No, Virginia è davvero molto industriosa.
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Se lei vuole, Giuliana, figlia mia, dirò a Virginia di fare anche a lei un piccolo cappotto. Oppure una giacca a maglia, se preferisce. Per Virginia, lavorare a maglia è una vera distrazione.
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Però a un certo punto è anche giusto mandarle un poco a farsi benedire, no? Volergli bene magari, però mandarle un poco a farsi benedire. È vero?
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A dirlo a te in confidenza, ho paura di aver capito ogni cosa. Ma non posso parlare.
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(continua a scrivere, dettando a sè stesso).
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- A Frascati...a Tivoli...a Jokohama!
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Ma, almeno...quando sarete fidanzati...lei potrà venir qui a tutte le ore...accompagnarci a passeggio...a teatro...
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(a Amalia e a Rina).
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- Dunque, anche a Napoli e a Palermo...grande successo!
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(Marianna entra a sinistra: - a Labani).
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(Marianna va a cercar il bastone; e, poi, lo consegna a Gaudenzi: - Rina, parlando con Naldini, volge le spalle a Labani).
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Io, dunque, non devo partire...Vojaltri volete che resti a Roma... Ma che cosa ci resterò a fare...a Roma?... Vediamo!... A continuare lo studio del pianoforte...e...fra qualche mese...prendere il diploma di professoressa... E poi?... Dar lezioni...
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A varcarlo... a ghermirvi... a piegarvi...
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(Ed ecco, a poco a poco, il cielo si sbianca nell'alba. Piccoli tocchi chiari di campana, a intervalli lontani).
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(a bassa voce a Manon)
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E a me che la sognavo, pareva sì lontana ed incredibile! Signori no!... A due passi... a due passi, l'avevo!... Ma, quei due passi - a farli - che difficile!... Laggiù, nella mia casa, temevano, lo sai, che io scappassi!... E allora, a sorvegliarmi... a imprigionarmi! lo avevo qualche debito... era vero... Capricci su capricci... mi dicevano...in testa mi frullavano le idee più strambe e matte... e allora, giù, a punirmi... Ed io, più giù, a far peggio! E si venne a un consiglio di famiglia... si chiamò mio fratello da Parigi... E quell'ultima notte, che piangere!... che piangere!...
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(piantandosi davanti a Combalet, a bassa voce, ma recisamente)
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Ma è a me che s' è donata! E sono pronto a tutti i sacrifici! Risoluto a difenderla, finchè mi resti forza!
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(a voce rapida a bassa)
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Basta poco, a vent' anni!... Pochi giorni!... Quanto a voi, rinunciate a poca cosa. E, da domani, cambierete vita!
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A che mai rinunciate?... A una passione di pochi giorni!
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Ed una basta a dissipare i dubbî... e un'altra a farti spalancare gli occhi... e la terza a far tendere le mani...
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Mi appello a voi che l'altra sera eravate a Sceaux... Che si diceva di Fulier?
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A me? O ch'io penso forse a me?
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(Va a prendere la sua pelliccia nell'anticamera e va a scaldarla al caminetto).
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Mi hanno detto che eri venuta a a cercarmi.
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Vi decidete a venire a tavola?
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Perchè se tutte le donnine allegre sono come queste, non so proprio che gusto ci troviate a cercarle, a mantenerle, a disputarvele, e sopratutto a portarvele a cena! Io, come me, alzo il calice, e vi dichiaro che a queste orge sfrenate, preferisco ancora il banchetto della mia prima comunione!
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(traendo a poco a poco degli accordi)
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Che ti viene a portare dei fondi, a giudicare dalla tua contentezza...
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(a Grazia che continua a consultare l'orario)
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Vado a parlare a tuo padre.
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Domanda a Max, domanda a Max.
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Oh a quel patto! Lo dirai tu a Nennele.
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A Giulia accennando a Giovanni.
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Oh a nulla. A soffrire un po' di più. Mammà lo sapeva?
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A pranzo hai mangiato. Discorrevi. Quando Massimo stava per andarsene, hai celiato sulla gita che faremo domenica a Chamonix. Hai parlato a mammà con tanta dolcezza. Ne ero così contento! Non ti sentivi nulla allora....
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va a scrivere la ricevuta, poi la consegna a Giulia.
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