Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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DEVE IMPARARE La maestra di Mario ha assegnato il posto  a  tutti i bambini, poi quando ognuno è seduto nel proprio
poi quando ognuno è seduto nel proprio banco ha cominciato  a  dire: «Quest'anno dobbiamo studiar tanto: dobbiamo imparare
dire: «Quest'anno dobbiamo studiar tanto: dobbiamo imparare  a  conoscere il paese che abitiamo per rispettarlo; le persone
che abitiamo per rispettarlo; le persone che stanno intorno  a  noi per voler loro bene».
di fragole dolcissime e fragranti. Un Re aveva, condannato  a  morte un contadino, il quale era stato sorpreso a rubare.
a morte un contadino, il quale era stato sorpreso  a  rubare. Però, poichè il contadino si era mostrato pentito e
e desideroso di ravvedersi, gli lasciò scegliere la pianta  a  cui doveva venir impiccato. Si prepara la corda, si prepara
al Re. - Dunque - disse questo - hai scelto la pianta  a  cui dovrai essere appiccato? - Si - rispose timido il
- rispose timido il contadino - io vorrei essere impiccato  a  una pianta di fragole. Tutti i compagni di Sèrafo si misero
una pianta di fragole. Tutti i compagni di Sèrafo si misero  a  ridere, e voi capite perchè.
BUONA AZIONE Una vecchietta che passava sempre  a  chiedere l'elemosina, era stata al bosco di Cusona a
sempre a chiedere l'elemosina, era stata al bosco di Cusona  a  raccogliere legna per riscaldarsi. Nel tornar a casa la
di Cusona a raccogliere legna per riscaldarsi. Nel tornar  a  casa la strada era lunga e il peso troppo grave, tanto che
Sèrafo, guardò e tirò di lungo. Però non tardò molto  a  pentirsene e ne fu addolorato per tutta la strada. Ma passò
vecchietta. Si caricò sulle spalle la legna e gliela portò  a  casa, poi riprese la sua via, contento di aver fatto una
I lavori sono necessari  a  rendere il terreno soffice, e netto dalle male piante.
rigogliosa si fa la vegetazione. I lavori profondi giovano  a  tutte le terre; risanano le umide, rinfrescano le asciutte.
le terre; risanano le umide, rinfrescano le asciutte. Ma  a  farli bene, bisogna avvertire alla profondità dello strato
dei lavori, secondo la natura dei terreni. Si lavorano  a  porche gli umidi, e i sottili; a spianate quelli sani, e di
dei terreni. Si lavorano a porche gli umidi, e i sottili;  a  spianate quelli sani, e di buona pasta. Gli strumenti
di buona pasta. Gli strumenti aratorii son parecchi; quali  a  mano, e quali a tiro d'animali. A smuovere il terreno, e
Gli strumenti aratorii son parecchi; quali a mano, e quali  a  tiro d'animali. A smuovere il terreno, e prepararlo alla
son parecchi; quali a mano, e quali a tiro d'animali.  A  smuovere il terreno, e prepararlo alla coltivazione, si
L'erpice invoca ancora l'aiuto del rullo su terre forti.  A  questa prima serie di lavori, un'altra ne succede che ha
delle male erbe. Queste invadono i seminati, e mandano  a  male il raccolto, se con zappino, o sarchiello, o zappa a
a male il raccolto, se con zappino, o sarchiello, o zappa  a  cavallo, o estirpatore, o scarificatore, non si rinetta il
rinetta il terreno. Talora queste sarchiature non bastano  a  cacciar via le piante parassite, e si ricorre al maggese
VOSTRO RITRATTO Ognuno di voi provi  a  fare il proprio ritratto. Chi vuol disegnarlo a penna o a
voi provi a fare il proprio ritratto. Chi vuol disegnarlo  a  penna o a lapis, avanti, ci si provi! Ma credo che ognuno
a fare il proprio ritratto. Chi vuol disegnarlo a penna o  a  lapis, avanti, ci si provi! Ma credo che ognuno di voi farà
Riuscirete meglio se farete, come Sempronio, un ritrattino  a  parole. Non importa avere gli occhi azzurri o bruni, avere
Vorrei andare  a  scuola e non posso. - Perchè non puoi? - Mio padre non
tuo padre? - Non mi ci manderebbe, perchè dice che imparare  a  leggere e a scrivere è un perdere il tempo. E io non posso
Non mi ci manderebbe, perchè dice che imparare a leggere e  a  scrivere è un perdere il tempo. E io non posso disubbidire
scrivere è un perdere il tempo. E io non posso disubbidire  a  mio padre. - Tu sei un figliolo ubbidiente, - esclamò il
ubbidiente, - esclamò il Ministro. - Ma lascia fare  a  me: troverò il modo di renderti contento. Lo salutò e se ne
come la calce; ma la sua azione è meno energica. Si applica  a  intervalli di 5 a 10 anni, ed in quantità di 50 a 100 e
la sua azione è meno energica. Si applica a intervalli di 5  a  10 anni, ed in quantità di 50 a 100 e fino a 200 ettolitri
applica a intervalli di 5 a 10 anni, ed in quantità di 50  a  100 e fino a 200 ettolitri per ettaro, dove si può avere a
di 5 a 10 anni, ed in quantità di 50 a 100 e fino  a  200 ettolitri per ettaro, dove si può avere a poca
a 100 e fino a 200 ettolitri per ettaro, dove si può avere  a  poca distanza, ed a buon prezzo. La calce, e la marna,
ettolitri per ettaro, dove si può avere a poca distanza, ed  a  buon prezzo. La calce, e la marna, aumentano il prodotto
il prodotto. Si adopera crudo, o cotto, in polvere, e  a  dose non maggiore di 200 chilogrammi per ettaro. Si spande
dose non maggiore di 200 chilogrammi per ettaro. Si spande  a  mano, in primavera, a vegetazione già cominciata, di buon
200 chilogrammi per ettaro. Si spande a mano, in primavera,  a  vegetazione già cominciata, di buon mattino con la rugiada,
si fermi sulle foglie delle giovani piante. DOMANDE: 1.  A  quali terre giovano i calcinacci? - Come si adoperano? 2.
- In qual dose si applica? - La calce, e la marna, bastano  a  concimare le terre? 3. A quali piante giova l'applicazione
- La calce, e la marna, bastano a concimare le terre? 3.  A  quali piante giova l'applicazione del gesso? - Quando, e
al granturco sparso ad asciugare sull'aia, e invece gioca  a  nocino dietro il pagliaio. Galline, galli, galletti e
Galline, galli, galletti e colombi fanno festa e beccano  a  più non posso. - O Pietrino! Ti finiscono iI granturco... -
agli... intrusi, grida: «Sciò, sciò, via!» e poi torna  a  giocare. Galline, galli, galletti e colombi tornano a
torna a giocare. Galline, galli, galletti e colombi tornano  a  ingozzare senza perder tempo. - Pietrino, dove sei? Ti
il granturco! - E Pietrino ritorna più indispettito che mai  a  gridare: «Sciò, sciò, via!» e a tirar tutoli alle bestie
più indispettito che mai a gridare: «Sciò, sciò, via!» e  a  tirar tutoli alle bestie golose. Ma non vi sembra che
nera che ogni giorno le fa un uovo e pure essa continua  a  darle da mangiare a più non posso. Così, a furia di
le fa un uovo e pure essa continua a darle da mangiare  a  più non posso. Così, a furia di impinzarla, la gallina è
essa continua a darle da mangiare a più non posso. Così,  a  furia di impinzarla, la gallina è ingrassata troppo e non
il maggior bene che puoi. Così vuole il Signore. Dio disse  a  tutti gli uomini:Amatevi l'un l'altro come buoni fratelli,
Ognuno faccia agli altri quello che vorrebbe fosse fatto  a  lui, e non faccia agli altri ciò che non vorrebbe a lui
fatto a lui, e non faccia agli altri ciò che non vorrebbe  a  lui venisse fatto. Il Signore vuole da noi anche più: Gesù
fatto. Il Signore vuole da noi anche più: Gesù Cristo disse  a  tutti gli uomini: Amate i vostri nemici, fate bene a coloro
disse a tutti gli uomini: Amate i vostri nemici, fate bene  a  coloro che vi odiano, pregate per coloro che vi
pregate per coloro che vi perseguitano. Io terrò come fatto  a  me stesso quello che farete a pro degli altri, e ve ne
Io terrò come fatto a me stesso quello che farete  a  pro degli altri, e ve ne compenserò, chiamandovi a
farete a pro degli altri, e ve ne compenserò, chiamandovi  a  possedere il regno de' cieli. Perchè noi potessimo eseguire
santa, la più divina delle virtù. Essa ci insegna ad amare,  a  compatire, a perdonare, a beneficare. Felice chi ascolta i
divina delle virtù. Essa ci insegna ad amare, a compatire,  a  perdonare, a beneficare. Felice chi ascolta i consigli
virtù. Essa ci insegna ad amare, a compatire, a perdonare,  a  beneficare. Felice chi ascolta i consigli della carità!
dritto nella via del bene, e si rende caro agli uomini, e  a  Dio. Giovinetta, accogli nel tuo cuore la carità: ama il
 A  CAVALLO 1.
Saverio di scrivere subito una letterina ai loro genitori,  a  mamma Venusta e a babbo Terenzio, per avvisarli che essi
subito una letterina ai loro genitori, a mamma Venusta e  a  babbo Terenzio, per avvisarli che essi non torneranno in
in montagna se non quando avranno imparato ben bene  a  leggere e a scrivere. Cari genitori, siamo scesi al
se non quando avranno imparato ben bene a leggere e  a  scrivere. Cari genitori, siamo scesi al villaggio e siamo
suoi figlioli. Ci ha detto che in un anno impareremo  a  leggere e a scrivere. Sono insieme con noi tanti fanciulli
figlioli. Ci ha detto che in un anno impareremo a leggere e  a  scrivere. Sono insieme con noi tanti fanciulli e fanciulle.
onore. Il vostro Sempronio e la vostra Sempronella in capo  a  nove mesi di studio vi scriveranno una bella letterina di
lavori. 1. La superficie del terreno lavorato si dispone  a  porche, o a spianate. Le porche sono aiuole strette,
La superficie del terreno lavorato si dispone a porche, o  a  spianate. Le porche sono aiuole strette, convesse,
mezzo, e separate da solchi superficiali. 2. Si lavorano  a  porche i terreni molto sottili, per crescere lo spessore
dei solchi trasversali, od acquai, unicamente destinati  a  raccogliere le acque di pioggia, o di neve. Ma, con la
le acque di pioggia, o di neve. Ma, con la lavorazione  a  porche, rimane improduttiva una parte del terreno, cioè
e la vegetazione vi si presenta diseguale. 3. Si lavorano  a  spianate le terre sane, e sciolte; ma si potrebbero ridurre
spianate le terre sane, e sciolte; ma si potrebbero ridurre  a  spianate, di mediocre larghezza, anche le terre compatte,
e fredde; importa assai la scelta del tempo conveniente  a  lavorarle. 5. In generale, perchè i lavori del terreno
lavori del terreno riescano veramente utili, bisogna farli  a  tempo opportuno. Le terre sciolte, leggere si possono
lavorare in ogni tempo. Non così le terre forti. Queste,  a  lavorarle umide, aderiscono con forza agli strumenti, e
e molta semente si perde. Troppo secche induriscono, e  a  romperle, e quindi a sminuzzare le grosse zolle, si spreca
si perde. Troppo secche induriscono, e a romperle, e quindi  a  sminuzzare le grosse zolle, si spreca molta forza. Il tempo
lavorata del terreno? 2. Quali terreni si lavorano  a  porche? - Quali svantaggi presenta questo modo di lavoro?
questo modo di lavoro? 3. Quali terreni si lavorano  a  spianate? 4. Da che dipende il numero dei lavori che si
che si dànno al terreno? 5. Qual è il tempo più opportuno  a  lavorare le terre?
tirare avanti? il figliolo maggiore rispose: - Lascia fare  a  noi. Disse una parolina nell'orecchio a ognuno dei fratelli
- Lascia fare a noi. Disse una parolina nell'orecchio  a  ognuno dei fratelli e uscì. Egli amava molto giocare alla
quella mattina non giocò alla trottola. Andò da un ortolano  a  lavorare, e la sera tornò con un cestino d'erbe e dí
un cestino d'erbe e dí patate. Al secondo piaceva andare  a  spasso e far castelli in aria, ma quella mattina non andò a
a spasso e far castelli in aria, ma quella mattina non andò  a  spasso, nè fece castelli in aria. Offrì i suoi servizi a un
a spasso, nè fece castelli in aria. Offrì i suoi servizi  a  un mugnaio ed ebbe da lui una bella scartocciata di farina.
facevano pausa; e le ultime voci s'andavano perdendo  a  poco a poco nell'aria silenziosa della notte, si che quasi
facevano pausa; e le ultime voci s'andavano perdendo a poco  a  poco nell'aria silenziosa della notte, si che quasi non
il segreto del proprio pensiero. Quando poi toccava  a  Maria a cantare, essa non avendo avuto altro maestro che il
il segreto del proprio pensiero. Quando poi toccava a Maria  a  cantare, essa non avendo avuto altro maestro che il cuore,
giorno Sernpronio fece il proprio ritratto, si mise davanti  a  uno specchio e comincio a disegnare. Prima la testa, i
proprio ritratto, si mise davanti a uno specchio e comincio  a  disegnare. Prima la testa, i capelli, gli occhietti, il
ritratto di un fanciullo; ma non s'accorse che assomigliava  a  Sempronio, e non seppe dire altro che: - Mi pare il
lì lì per dire alla sorella una brutta parola; ma tenne  a  freno la lingua, stracciò il disegno e andò a chiudersi in
ma tenne a freno la lingua, stracciò il disegno e andò  a  chiudersi in camera, come un povero Giottino riuscito male.
Sedè al tavolino, si prese la testa fra le mani, e cominciò  a  pensare che era molto difficile fare il proprio ritratto. A
a pensare che era molto difficile fare il proprio ritratto.  A  un punto gli venne un'idea. - Il mio ritratto voglio farlo
farlo con le parole. Proviamo se riesco meglio. E giù  a  scrivere
hanno assorbite dal terreno. Sono dunque un concime utile  a  tutte le terre, e a tutte le piante, specialmente alle
terreno. Sono dunque un concime utile a tutte le terre, e  a  tutte le piante, specialmente alle viti, agli alberi
miriagrammi per ettaro, e la loro azione dura almeno da 4  a  5 anni. 2. La fuliggine è pure un eccellente concime che si
concime che si ha in casa, o che si può acquistare  a  buon mercato. Giova a tutte le colture, particolarmente ai
ha in casa, o che si può acquistare a buon mercato. Giova  a  tutte le colture, particolarmente ai prati umidicci, nei
fa guerra alle cattive erbe. Si spande nella quantità di 15  a  20 ettol. per ettaro, mescolata col doppio di terra.
mescolata col doppio di terra. DOMANDE: 1. Le ceneri  a  quali piante giovano? - E a quali terre? - Si adoperano
di terra. DOMANDE: 1. Le ceneri a quali piante giovano? - E  a  quali terre? - Si adoperano vergini, o lisciviate? In quale
In quale dose? 2. La fuliggine è pure un concime? - Utile  a  quali colture? - Quanto se ne spande per ettaro, e come?
una palla. Un giorno la mamma le disse: - Trottolina, va  a  prendere in prestito la padella da comare Assunta. Voglio
passare. - Oh! - disse Trottolina:-- vado da comare Assunta  a  prendere la padella, perchè la mamma vuol cuocere quattro
mamma vuol cuocere quattro frittelle. - Ne darai due anche  a  me? Se no, ti becco. - Vieni stasera sull'aia, e le avrai,
Miau, miau, Trottolina, dove vai? - Vado da comare Assunta  a  prendere la padella perchè la mamma vuol cuocere quattro
cuocere quattro frittelle. Le frittelle piacciono anche  a  me. Me ne darai due? Se no, ti graffio. - Vieni stasera, e
trovò il cane. - Bau, bau, Trottolina, dove vai? - Vado  a  prendere la padella per cuocere quattro frittelle. - Ne
la padella per cuocere quattro frittelle. - Ne darai anche  a  me? Se no ti mordo. - Vieni stasera sull'aia, e le avrai.
vai, Trottolina? Trottolina ebbe tanta paura e disse: -  A  prendere la padella per le frittelle. - Bene! - disse il
- Vieni sull'aia stasera, e le avrai. Trottolina arrivata  a  casa di comare Assunta, dice: - La mamma mi manda a
a casa di comare Assunta, dice: - La mamma mi manda  a  prendere la vostra padella per cuocere quattro frittelle.
tanto più ora che l'inverno è passato. - L'Emilia si decide  a  lavarsi Ma la fanciulla cominciò a piagnucolare e a toccare
- L'Emilia si decide a lavarsi Ma la fanciulla cominciò  a  piagnucolare e a toccare l'acqua appena con la punta delle
decide a lavarsi Ma la fanciulla cominciò a piagnucolare e  a  toccare l'acqua appena con la punta delle dita. - Fin che
mi piacerai - le disse la mamma. L'Emilia voleva piacere  a  tutti e specialmente alla mamma; e allora si lavò ben bene.
Ma oggi si nasce con gli occhi aperti. Oggi tutti si va  a  scuola, poveri e ricchi. E più si è poveri, più si ha
ha bisogno della scuola: e ai contadini fa mestieri, quanto  a  ogni altro. Alla scuola s'impara a scrivere, se occorre,
fa mestieri, quanto a ogni altro. Alla scuola s'impara  a  scrivere, se occorre, quattro parole ad un lontano; a fare
a scrivere, se occorre, quattro parole ad un lontano;  a  fare una ricevuta; a tenere i conti; a far calze, a cucire
occorre, quattro parole ad un lontano; a fare una ricevuta;  a  tenere i conti; a far calze, a cucire di bianco, a
ad un lontano; a fare una ricevuta; a tenere i conti;  a  far calze, a cucire di bianco, a rammendare. E s'imparano
a fare una ricevuta; a tenere i conti; a far calze,  a  cucire di bianco, a rammendare. E s'imparano altresì la
a tenere i conti; a far calze, a cucire di bianco,  a  rammendare. E s'imparano altresì la pulitezza, l'ordine,
proprio stato. Forse che tutto ciò è inutile? L'ignoranza  a  che giova? Lascia la gente nell'impotenza, e con la testa
difficoltà per la povera gente. Ma ora l'istruzione è  a  tutti obbligatoria per legge; in ogni villaggio vi hanno
progredisce. Francesco esita: ha una gran voglia di mettere  a  prova il suo talento di professore. Ma Alano ha ragione.
Avrà il coraggio di dargli retta? Nicoletta accomoda tutto  a  suo modo, che non è poi il peggiore. - Voglio cominciare
insegnarle meglio, poiché è meno tempo che hanno insegnato  a  me. - Alano non ha nulla da replicare. Comincia Francesco,
l'uno dell'altra. Francesco assicura che Nicoletta di lì  a  pochi giorni leggerà correntemente il sillabario. Con Alano
vuol darle la sua lezione ed insiste. - Insegnami piuttosto  a  giocare a dama; me lo promettesti ieri, - chiede Nicoletta
la sua lezione ed insiste. - Insegnami piuttosto a giocare  a  dama; me lo promettesti ieri, - chiede Nicoletta con la sua
fa ancora appello al suo talento di professore, e, sia  a  leggere sia a giocare a dama, Maurizio insegnerà qualche
appello al suo talento di professore, e, sia a leggere sia  a  giocare a dama, Maurizio insegnerà qualche cosa anche lui,
suo talento di professore, e, sia a leggere sia a giocare  a  dama, Maurizio insegnerà qualche cosa anche lui, anzi
lui, anzi qualcosa di più divertente. Ridiscende dunque  a  cercare il giuoco della dama, ma ritorna quasi subito come
Alano! - grida ansante. - Maria sta salendo quassù! Viene  a  vedere il ritratto. Siamo scoperti. - I due ragazzi
ritratto, e insieme coi suoi due fratelli scende la scala  a  passi di lupo. Prima che la povera Maria, poco svelta, sia
nello « studio », i tre ragazzi sono seduti su uno scalino  a  mezza strada tra la soffitta e il piano inferiore. E quando
vuota, ode tre scoppi di risa e tre voci allegre sopra  a  lei. - Benissimo! - Ti abbiamo sorpresa! Curiosa! - Così
Accanto alla casetta rustica di Mario, in un fabbricato  a  parte, vi è la stalla. Ora che i buoi sono tornati dalla
sono occupate, Mario qualche volta aiuta iI babbo  a  portare il fieno alle bestie. Anche lui versa nelle greppie
umidi, mentre un ciuffo di fieno le sparisce nella bocca  a  poco a poco.
mentre un ciuffo di fieno le sparisce nella bocca a poco  a  poco.
al quale suo padre non avrebbe permesso di andare  a  scuola, perchè s'era impuntato su quella idea storta che le
su quella idea storta che le scuole non servissero  a  niente. - Un momento, Maestà. Bisogna aggiungere un ordine
niente. - Un momento, Maestà. Bisogna aggiungere un ordine  a  questa legge: «Che tutti i genitori siano obbligati a
a questa legge: «Che tutti i genitori siano obbligati  a  mandare propri figlioli alla scuola». Ce n'è qualcuno che
E non c'è più babbo che non voglia mandare i suoi figli  a  scuola. E quanto a costoro, se essi assomigliano a
che non voglia mandare i suoi figli a scuola. E quanto  a  costoro, se essi assomigliano a Desiderio o a Domestico,
figli a scuola. E quanto a costoro, se essi assomigliano  a  Desiderio o a Domestico, vanno a scuola come andrebbero a
E quanto a costoro, se essi assomigliano a Desiderio o  a  Domestico, vanno a scuola come andrebbero a festa: se
se essi assomigliano a Desiderio o a Domestico, vanno  a  scuola come andrebbero a festa: se assomigliano a Rustico,
a Desiderio o a Domestico, vanno a scuola come andrebbero  a  festa: se assomigliano a Rustico, fanno qualche smorfia e
vanno a scuola come andrebbero a festa: se assomigliano  a  Rustico, fanno qualche smorfia e qualche lacrimuccia le
scendessero nell'acqua, par così bassa; e giocassero un po'  a  chi sa farne schizzare di più addosso al compagno? Già han
s'accorge che stan per commettere qualche malefatta. Ma  a  Sèrafo viene in mente un'idea biricchina; se facesse fare
in mente un'idea biricchina; se facesse fare il bagno prima  a  «Moschino»? Non ci pensa due volte, prende la bestia a
a «Moschino»? Non ci pensa due volte, prende la bestia  a  mezza vita e la butta nell'acqua. Per fortuna «Moschino »
lontano dalla riva. Ecco che la povera bestia si mette  a  guaire lamentosamente, a zampettare con furia senza poter
Ecco che la povera bestia si mette a guaire lamentosamente,  a  zampettare con furia senza poter muoversi dal posto ov'è
con furia senza poter muoversi dal posto ov'è caduto, anzi,  a  mano a mano si dimena per salvarsi, affonda adagio adagio
senza poter muoversi dal posto ov'è caduto, anzi, a mano  a  mano si dimena per salvarsi, affonda adagio adagio nel
per morire. Sèrafo capisce il pericolo, capisce che guai  a  non far presto: la bestiola affonda nello stagno! Si leva
e tenedo un capo nella mano cerca di lanciare l'altro capo  a  «Moschino » perchè lo addenti. «Moschino » ha già capito e
e asseconda Sèrafo. Ecco; i due fanciulli tirano il cane  a  riva e «Moschino » tutto sporco di fango, ma salvo, si
sporco di fango, ma salvo, si agroppa con forza e fa festa  a  chi lo ha salvato. Esso non sa che i due bambini, che ora
monello di Giulio, invece di tornarsene  a  casa dopo la scuola, scappò a girare per i campi. Dalla
Giulio, invece di tornarsene a casa dopo la scuola, scappò  a  girare per i campi. Dalla Rivista «Modelli d'arte
compagni. Questi, che stavano cheti cheti e tutti intenti  a  fare un compito, si spaventarono assai. La signorina
rimproverò severamente il birichino e lo fece accompagnare  a  casa. E la mamma, di Giulio poverina, pianse tanto pel
dice Maurizio senza arrossire. - Credo che bisognerà andare  a  cercare il medico, - aggiunge Francesco in tono grave. -
con orrore. - Venite, signor Alano, venite che vi metto  a  letto. Che cosa vi sentite? - Ho male al cuore, - risponde
Niente febbre. Mostratemi la lingua. È buona. Volete andare  a  letto? - Vorrei il medico. - Questo mette terribilmente in
storie prima d' indurre i ragazzi, quando sono malati,  a  vedere il medico. Bisogna che Alano si senta davvero male
si senta davvero male perchè lo chieda lui stesso. - Andate  a  dire a Leonia di correre a cercare il dottore, - dice
davvero male perchè lo chieda lui stesso. - Andate a dire  a  Leonia di correre a cercare il dottore, - dice sottovoce a
lo chieda lui stesso. - Andate a dire a Leonia di correre  a  cercare il dottore, - dice sottovoce a Francesco. - Via,
a Leonia di correre a cercare il dottore, - dice sottovoce  a  Francesco. - Via, cuoricino mio, - riprende poi a voce alta
sottovoce a Francesco. - Via, cuoricino mio, - riprende poi  a  voce alta per Alano - venite subito, che vi spoglio. - E in
subito, che vi spoglio. - E in un batter d'occhio Alano è  a  letto, con una bottiglia d'acqua calda ai piedi. Chiude gli
d'acqua calda ai piedi. Chiude gli occhi e comincia  a  temere un po' il seguito dell'avventura. Se il dottore lo
Se il dottore lo trovasse davvero ammalato? Se lo forzasse  a  prendere delle medicine cattive e sgradevoli? Non si sa
- Bene! Allora bisogna prendere una piccola purga e stare  a  dieta. Stasera una minestrina leggera, e domani questa
vuoi, sì.... Ma se ti piace fare il pigro e restare un po'  a  letto.... - Il dottore, dopo avere ordinato una breve
i fanciulli un po' ansiosi. - Purchè Maria non mi obblighi  a  bere la medicina
Sempronella non sanno da che parte è la sinistra. Prendono  a  destra e vanno a finire sull'orlo d'uno stagno. Le rane
sanno da che parte è la sinistra. Prendono a destra e vanno  a  finire sull'orlo d'uno stagno. Le rane gracidano: qua...
è finita. È la bidella delle rane! Le rane si mettono  a  saltare, proprio come gli scolari in ricreazione. Esse
le gambe. Quale si sdraia sull'erbetta. quale si tuffa  a  capofitto nell'acqua, altre si rincorrono e giocano a
tuffa a capofitto nell'acqua, altre si rincorrono e giocano  a  nasconderello. - Che proprio anche le rane vadano a scuola?
giocano a nasconderello. - Che proprio anche le rane vadano  a  scuola? - domanda Sempronio, che non crede a quanto ha
le rane vadano a scuola? - domanda Sempronio, che non crede  a  quanto ha veduto. - Se invece di andare a zonzo, ci si
che non crede a quanto ha veduto. - Se invece di andare  a  zonzo, ci si andasse anche noi? - dice Sempronella. I due
cammina, cammina, giungono al villaggio. Si fermano davanti  a  un uscio che reca la scritta: SCUOLA.
più in fretta degli altri. I ragazzi felici di servire  a  qualche cosa riattaccano a cantare: -Solicino, vieni vieni,
I ragazzi felici di servire a qualche cosa riattaccano  a  cantare: -Solicino, vieni vieni, cogli Angioli e coi
quella mattina non giocò alla palla. Prestò i suoi servizi  a  un droghiere e rincasò con una boccetta d'olio e un
un fascio di stecchi. Il più piccino avrebbe voluto uscire  a  far qualche cosa anche lui, ma rimase a casa col padre a
voluto uscire a far qualche cosa anche lui, ma rimase  a  casa col padre a fargli assistenza. Mentre gli faceva
a far qualche cosa anche lui, ma rimase a casa col padre  a  fargli assistenza. Mentre gli faceva assistenza gli leggeva
fatto un viso di festa: egli non desiderava di imparare  a  leggere nei libri. La sua vita era in mezzo ai campi, fra i
fra i giochi e le corse, e gli piaceva molto più andarsene  a  caccia di nidi, o prendere a sassate le lucertole che si
piaceva molto più andarsene a caccia di nidi, o prendere  a  sassate le lucertole che si trastullano al sole sui
che si trastullano al sole sui muriccioli o che vanno  a  spasso sulle siepi di more, che non rinchiudersi tra le
di more, che non rinchiudersi tra le pareti di una scuola  a  prendere una penna in mano. Rustico era soddisfatto e
della mamma e si gingillano per la strada mentre si recano  a  scuohla. Oggi però l' aver disobbedito alla mamma ha
della colazione sul ciglio della strada e si son messi  a  giocare a nocino in attesa dell' ora giusta per entrare in
colazione sul ciglio della strada e si son messi a giocare  a  nocino in attesa dell' ora giusta per entrare in scuola.
del Razzanella addentò l'involtino della carne e corse  a  mangiarsela in un fossato lontano. Finita la partita, i
ti cerca, non trovano più l'involtino col lesso da mangiare  a  colazione. Mogi mogi vanno a scuola e, per non essere
col lesso da mangiare a colazione. Mogi mogi vanno  a  scuola e, per non essere sgridati, all' ora di mezzogiorno
giorno il Moscone, la Formica e la Cicala andarono insieme  a  fare una passeggiata. Dopo un bel tratto di strada
strada mangiarono un boccone e poi si misero al solicchio  a  riposare. A un tratto la Cicala, che aveva una gran voglia
un boccone e poi si misero al solicchio a riposare.  A  un tratto la Cicala, che aveva una gran voglia di ridere,
in due. Figuratevi l'allegrezza della Cicala! Si mise  a  ridere; e rise, lise, rise tanto che ne scoppiò
dei terreni cui deve servire; secondo che questi son arati  a  solchi, od a piano; e secondo l'effetto che si vuole
cui deve servire; secondo che questi son arati a solchi, od  a  piano; e secondo l'effetto che si vuole ottenere. Per terre
per la copertura delle sementi, si usano erpici leggeri, e  a  denti di legno. Per terre lavorate a solchi l'erpice ha il
erpici leggeri, e a denti di legno. Per terre lavorate  a  solchi l'erpice ha il telaio incurvato. In queste terre,
se sono rivolti oppostamente al tiro. Con un erpice  a  denti dritti, ossia verticali, si può anche fare un lavoro
ne sia la forma, un buon erpice deve avere i denti  a  ugual distanza fra loro; e ogni dente deve tracciare il suo
il suo solco distinto. DOMANDE: 1. L'aratro basta da solo  a  preparare bene il terreno? - Quali strumenti si adoperano
per rompere le zolle, e, ragguagliare la superficie? 2.  A  quale scopo si erpica il terreno? - Che cosa è l'erpice? 3.
4. Perchè in taluni erpici i denti sono inclinati? -  A  quali condizioni deve soddisfare un buon erpice?
foglie dei salici che ombreggiano la gora, pare che zufoli  a  bassa voce una canzone ironica sul capo dei nostri tre
uno strappone e il gambero anch'esso uscito dall'acqua va  a  ruzzolare lì presso nel prato. I ragazzi gli sono sopra e
prato. I ragazzi gli sono sopra e lo vedono sgambettare. -  A  posto, a posto! - ingiunge compare Festo. Ed ecco di nuovo
ragazzi gli sono sopra e lo vedono sgambettare. - A posto,  a  posto! - ingiunge compare Festo. Ed ecco di nuovo le tre
sulla gora e le braccia tese. Ora i gamberi escono fuori  a  due a due, a tre a tre, come fosse l'ora della passeggiata.
gora e le braccia tese. Ora i gamberi escono fuori a due  a  due, a tre a tre, come fosse l'ora della passeggiata. Vanno
e le braccia tese. Ora i gamberi escono fuori a due a due,  a  tre a tre, come fosse l'ora della passeggiata. Vanno a
braccia tese. Ora i gamberi escono fuori a due a due, a tre  a  tre, come fosse l'ora della passeggiata. Vanno a spasso,
due, a tre a tre, come fosse l'ora della passeggiata. Vanno  a  spasso, vedono il boccone, abbrancano e... zumpete nel
tratto di campagna. Eccola, eccola, la fiumana! I contadini  a  fuggire, tirandosi dietro le mucche, e l'acqua a
contadini a fuggire, tirandosi dietro le mucche, e l'acqua  a  inseguirli, a entrare nelle case abbandonate, a invadere le
tirandosi dietro le mucche, e l'acqua a inseguirli,  a  entrare nelle case abbandonate, a invadere le cantine e le
e l'acqua a inseguirli, a entrare nelle case abbandonate,  a  invadere le cantine e le stalle. In una casa c'era un
e in autunno, s'odono brutte notizie di inondazioni, e  a  volte muoiono intere famiglie: rovinano case, e vasti campi
gli animali utili. 1. Il numero delle piante create da Dio  a  popolare la terra è grandissimo: ve n'ha di tutte specie,
È ancora lo stesso negli animali. 2. L'uomo imparò presto  a  scernere le piante utili da quelle che non lo erano. Imparò
utili da quelle che non lo erano. Imparò anchè presto  a  distinguere tra gli animali quali gli fossero amici, o
quali gli fossero amici, o giovevoli, e quali nemici.  A  questi ultimi fece e fa continua guerra. Degli altri
industrie; e cacciò via le inutili dalle terre che imprese  a  coltivare. DOMANDE: 1. Quante e quali piante Dio ha create
coltivare. DOMANDE: 1. Quante e quali piante Dio ha create  a  popolare la terra? - Sono tutte utili all'uomo? E gli
AVVERTENZE Non rimettere mai  a  domani quello che puoi fare oggi. Non aspettare che altri
le cose dal lato buono.. Quando sei irritato conta sino  a  dieci prima di parlare, fino a cento se sei in collera.
sei irritato conta sino a dieci prima di parlare, fino  a  cento se sei in collera.
PRIMO GIORNO DI SCUOLA Oggi Mario è tornato  a  scuola. Egli ha ritrovato la sua maestra dell'anno scorso,
che ripete la classe. Mario dice che si vergognerebbe  a  ripetere la classe, perciò ha promesso che starà attento e
ogni giorno, ci fa contenti del nostro stato, e ci anima  a  continuare nella stessa vita attiva e laboriosa. Napoleone
stessa vita attiva e laboriosa. Napoleone I, mentre passava  a  cavallo per una foresta, vide un boscaiuolo che lavorava, e
pane con tanta fatica, eppure sembra felice!» E accostatosi  a  lui, senza essere conosciuto, gli domandò: «Che cosa ti
la moglie e tre figlioli, e me ne avanza ancora da mettere  a  interesse, e a pagare vecchi debiti. «Come è possibile ciò?
figlioli, e me ne avanza ancora da mettere a interesse, e  a  pagare vecchi debiti. «Come è possibile ciò? «Metto danaro
pagare vecchi debiti. «Come è possibile ciò? «Metto danaro  a  interesse, mandando a scuola i miei figlioli; pago vecchi
«Come è possibile ciò? «Metto danaro a interesse, mandando  a  scuola i miei figlioli; pago vecchi debiti, col mantenere i
più nulla, e lavora nell'estate, dal mattino alla sera,  a  far provvista di cibo. Anche le api sono bestioline
stagione! È un via vai continuo dall'alveare alla campagna,  a  far provvista di miele per l'inverno; leste volano da un
all'altro per raccoglierlo; si allontanano anche più miglia  a  farne ricerca; e quando n'han le zampette cariche, volano a
a farne ricerca; e quando n'han le zampette cariche, volano  a  deporlo; poi ripartono subito a cercarne dell'altro. Impara
le zampette cariche, volano a deporlo; poi ripartono subito  a  cercarne dell'altro. Impara anche tu a mettere in serbo
poi ripartono subito a cercarne dell'altro. Impara anche tu  a  mettere in serbo quanto ti sopravanza al bisogno. Nei
bene il proverbio: il sole del mattino non dura sempre fino  a  sera; e chi spende in gioventù, digiuna nella vecchiaia.
nettare il terreno. 1. Il rinettamento del terreno si fa  a  mano con una piccola marra o zappino, fig. 11, e col
con uno o due denti. Nelle grandi tenute, e in seminati  a  righe, si fa la nettatura del terreno con istrumenti da
del terreno con istrumenti da tiro che si chiamano zappa  a  cavallo, estirpatore, e scarificatore. Questi strumenti si
annunzia buona annata. Natale al sole, Pasqua al tizzone.  A  dicembre freddo, segue anno fecondo. Se piove a Santa
al tizzone. A dicembre freddo, segue anno fecondo. Se piove  a  Santa Bibiana (2 dicembre) piove quaranta giorni e una
Nicoletta » diventa un giuoco da organizzare. Maurizio va  a  cercare nel suo armadio il vestito che faranno mettere a
va a cercare nel suo armadio il vestito che faranno mettere  a  Nicoletta. - Ci vorrebbe anche un cappello, no? - domanda a
a Nicoletta. - Ci vorrebbe anche un cappello, no? - domanda  a  Francesco. - Sei una bestia. Tu esci forse in giardino col
- Sei una bestia. Tu esci forse in giardino col cappello? -  A  Maurizio sarebbe piaciuto un travestimento completo. È una
È una vera fortuna che tu abbia i capelli tagliati, - dice  a  Nicoletta. - Coi riccioli sarebbe stato impossibile. - La
aspettassero, una sorpresa. Il vestito di Maurizio le sta  a  maraviglia. - Potranno benissimo prenderla per me. - Salvo
via è libera. Arrivato in giardino, Maurizio andrà subito  a  nascondersi e Alano fischierà per dare il segnale che
perchè Maria era nel vestibolo. Non voleva più andarsene. -  A  che cosa giochiamo? - domanda Maurizio. - A nascondino,
andarsene. - A che cosa giochiamo? - domanda Maurizio. -  A  nascondino, sotto gli alberi; così Nicoletta si divertirà e
una grande partita, e i quattro fanciulli sono così intenti  a  giocare che dimenticano tutto. Ma Maria non dimentica
e viene sull' ingresso per chiamare i fanciulli e metterli  a  letto. Ma siccome essi non la sentono, aspetta un istante e
STAGIONE RISORTA Quando la primavera trionfa siamo grati  a  Colui che ci largito nuovamente luce, fiori, speranze!
largito nuovamente luce, fiori, speranze! Eleviamo quindi  a  Lui la nostra preghiera: «Gloria al Padre e al Figliolo e
E studia che studia, lavora che lavora, prova e riprova,  a  vent'anni era maestro nell'arte dell'intaglio. Venne la
dell'intaglio. Venne la guerra, dovè andare soldato. Lasciò  a  mezzo i suoi lavori, chiuse la bottega. Lo mandarono in
poteva più vedere, non poteva più lavorare! Lo mandarono  a  casa. Quando fu a casa si fece coraggio. Si fece condurre
non poteva più lavorare! Lo mandarono a casa. Quando fu  a  casa si fece coraggio. Si fece condurre nella bottega,
nella bottega, riprese i ferri in mano, li riconobbe  a  uno a uno: prese un pezzo di legno, cominciò un rozzo
nella bottega, riprese i ferri in mano, li riconobbe a uno  a  uno: prese un pezzo di legno, cominciò un rozzo disegno,
si aprì alla speranza. Il giorno dopo volle riprovare.  A  poco a poco si rifaceva la mano, ricominciava a lavorare;
aprì alla speranza. Il giorno dopo volle riprovare. A poco  a  poco si rifaceva la mano, ricominciava a lavorare; il
riprovare. A poco a poco si rifaceva la mano, ricominciava  a  lavorare; il lavoro gli veniva, ma non ancora come una
occhi buoni». E ogni giorno tornava da capo, ricominciava  a  studiare la sua arte. E faceva sempre meglio, lavori sempre
 A  Camilla Salvago Raggi, l'amica di tutte le stagioni
1. Già ti dissi, che misurando alla terra il letame  a  centellini, non si dura molta fatica a insaccare il grano.
alla terra il letame a centellini, non si dura molta fatica  a  insaccare il grano. E così fanno purtroppo quasi tutti i
bisogna ben concimare? Vuoi toccar con mano che  a  concimar poco si ha una perdita nella coltivazione, ed a
a concimar poco si ha una perdita nella coltivazione, ed  a  concimar molto si coltiva con benefizio? Esamina con
Io suppongo che tu abbia un ettaro di terra coltivato  a  frumento, alla solita maniera. La spesa di coltivazione non
miriagrammi di paglia, che valgono: 11 ettolitri di grano  a  L. 23 l'ettol. L. 253 110 mir. di paglia a L. 0,50 il mir.
di grano a L. 23 l'ettol. L. 253 110 mir. di paglia  a  L. 0,50 il mir. . » 55 -- Valore totale del prodotto L. 308
vi perdono, perchè non sanno coltivare. 2. Ora prova un po'  a  concimare meglio il terreno. Spendi in concime 100 lire in
in concime 100 lire in vece di 50. Le altre spese rimangono  a  un dipresso quelle di prima, o almeno crescono ben poco.
tu ne spenda 355. Il prodotto aumenta, e sale per lo meno  a  16 ettolitri di grano ed a 150 miriagr. di paglia; onde
aumenta, e sale per lo meno a 16 ettolitri di grano ed  a  150 miriagr. di paglia; onde ricaverai da 16 ettol. a L. 23
ed a 150 miriagr. di paglia; onde ricaverai da 16 ettol.  a  L. 23 L. 368 150 mgr. di paglia a L. 0,50 . . . . » 75 --
ricaverai da 16 ettol. a L. 23 L. 368 150 mgr. di paglia  a  L. 0,50 . . . . » 75 -- Valore totale del prodotto L. 443
hai già un benefizio di L. 88. Un altr'anno, aumenta ancora  a  150 lire la spesa del concime. Portiamo pure le spese di
spesa del concime. Portiamo pure le spese di coltivazione  a  L. 420. Il raccolto non sarà inferiore a 22 ettolitri di
di coltivazione a L. 420. Il raccolto non sarà inferiore  a  22 ettolitri di grano, e a 200 mgr. di paglia che, ai
Il raccolto non sarà inferiore a 22 ettolitri di grano, e  a  200 mgr. di paglia che, ai prezzi sopra indicati, ti
casalingo. Ti parlai del companatico: ma c'è  a  dire anche del pane, che in generale non si fa bene. Sia di
bisogna impastarlo bene — poi lasciar fermentare la pasta  a  un grado conveniente — e da ultimo procurarne la buona
— e da ultimo procurarne la buona cottura. Bada sovra tutto  a  rivoltar bene la pasta, a batterla, comprimerla e
buona cottura. Bada sovra tutto a rivoltar bene la pasta,  a  batterla, comprimerla e ripiegarla più volte in ogni senso.
più bello e rigonfio sarà il pane. La pratica ti insegna  a  quale grado conviene sia lievitata la pasta, prima di