Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La Rondine

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Adami, Giuseppe 33 occorrenze

A destra – a metà sala – un pianoforte a coda ricoperto da un ricco broccato. Sul piano un vaso di rose rosse. Vicino al pianoforte una lampada a stelo con grande abat-jour. Altre piccole lampade velate da abat-jour a diversi colori, sui tavoli, diffondono una luce intima e sobria.

(Magda singhiozzando sommessamente, a poco a poco si è tutta ripiegata su di lui).

Essa appare in preda a un vivo, a un esagerato terrore).

(Nel frattempo Crebillon che sfogliava un giornale, pare colpito da una notizia che s’affretta a indicare agli altri. Tutti si aggruppano vicino a lui leggendo, poi sembrano discutere animatamente).

(Magda corre a raccogliere delle rose).

(poco a poco Magda s’avvicina).

S’accosta a un vaso di fiori, ne toglie una rosa rossa, va a uno specchio, punta il fiore fra i capelli, sussurrando):

Un salone elegantissimo in casa di Magda, a Parigi.

(Ora tutti sono intorno a Ruggero, suggerendogli scherzosamente i più noti ritrovi notturni).

(Ruggero chiama un cameriere e gli dà ordini a voce bassa. Il cameriere esce).

(Lisette entra da destra recante su un vassoio una carta che porge a Rambaldo).

(Ora il cameriere ritorna soddisfatto, e a un gruppetto che lo interroga, mostra il danaro ricevuto).

Alcune ragazze hanno intessuta una corona e ne recingono la testa del Poeta; poi tutti tornano a sbandarsi.

Rambaldo Fernanddez è a destra, verso il fondo, e insieme con lui sono gli amici Perichaud, Gobin, Crebillon.

(Magda s’abbatte sfibrata su una sedia, guardando innanzi a sé fissamente, come se interrogasse il suo stesso destino).

(Infatti a destra s’avanza il maître d’hôtel recando alcune lettere su un vassoio. Vedendo Prunier gli si avvicina ossequiosamente).

La porta d’entrata, assai grande e decorata da un ricco cortinaggio, è un poco a sinistra, nella prete di fondo.

Nell’angolo di destra una serra-veranda a grandi vetrate, oltre le quali si vede una parte delle Tuilleries in pieno crepuscolo.

Avanza lentamente, s’avvicina a Magda, la sorregge. Magda ha un ultimo, lungo, tenerissimo sguardo verso Ruggero accasciato, il viso tra le mani. Poi, appoggiandosi tutta a Lisette – che con il suo fazzolettino le asciuga le lagrime – s’avvia per il declivio, nel silenzio, fra i richiami delle campane, le ombre della prima sera, e il sommesso singhiozzare dell’amante).

A sinistra – in primo piano – una piccola porta conduce al boudoir. Vi si accede per una scaletta di pochi gradini, con ringhiera di legno.

(Rambaldo la fissa intontito, quasi non credendo a ciò che ascolta. E allora la donna, turbata e pentita, gli tende la mano dolcemente, sussurrando):

Altri a gruppi o soli, entrano scendendo la gradinata. Altri ancora salgono quella che conduce alle loggie.

Scende un altro gradino, si ferma, torna a guardare. Alcuni giovanotti si avvedono di lei, notano la sua incertezza, le muovono incontro).

(Lisette entra e reca una coppa di champagne che colloca sul tavolo davanti a Ruggero. Questi fa un cenno di ringraziamento e vi accosta appena le labbra. Lisette sorride e si avvicina al gruppo di sinistra).

Altri si trattengono a pagare, ecc. ecc.)

. – Si scende nella sala da una ricca scala a sinistra. Nella sala è un grande andirizvieni di folla, una folla mista di studenti, di artisti, di «grisettes», di mondane, di avventori, di curiosi.

(Una grisette ha levato di testa il cilindro a un signore grave, e cacciatoselo in capo s’avvia. Questi appena se ne accorge la insegue, smettendo di pagare il conto. Il cameriere dopo un attimo di sorpresa li insegue).

Nel fondo, a destra – primo piano – un caminetto di marmo sormontato da un grande specchio. Presso il caminetto due poltrone e un piccolo tavolo basso. Molti altri piccoli tavoli, poltrone, sedie, divani, son distribuiti qua e là con arte e con gusto.

Prunier risponde con un altro segno: «ho capito» e voltandosi a Lisette dice):

E guardando innanzi a sé, fissamente, come scrutasse l’oscurità del futuro, sussurra):

Yvette, Bianca e Suzy si sono avvicinate a Prunier, il quale appoggiato al pianoforte, le intrattiene con sottile vivacità. Magda sta versando il caffè che Lisette serve, scodinzolando rapidissima e petulante da un gruppo all’altro. Poi ritirerà le tazze che raccoglierà in un vassoio d’argento posato sul piccolo tavolo.

Rambaldo resta fermo dinnanzi a Magda che alza francamente su di lui gli occhi aspettando ch’egli parli. Un breve silenzio).

Poi Lisette a passettini svelti appare dalla serra. Reca in mano un vistoso cappello e sul braccio un mantello di seta. Attraversa in punta di piedi la sala, si ferma ad origliare dietro l’uscio del boudoir, risale tutta rassicurata incontrandosi con Prunier che in soprabito col bavero rialzato e cilindro, le si avvicina e la bacia).

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