Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Guglielmo Wellingrode

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Piave, Francesco Maria 9 occorrenze

Una porta nel centro, una finestra a sinistra dello spettatore, un caminetto ardente a destra. Porte laterali. Davanti la finestra, verso la metà della scena, tavola con varii libri, tra i quali uno grande piuttosto legato in tutto lusso con fermaglio da chiudere a chiave. L’occorrente per iscrivere.

(Lina cade ginocchioni a piè di Guglielmo)

Guglielmo, Raffaele e Fritz a suo tempo.

Anticamera che mette a vari appartamenti.

Nel centro s’inalza sopra una base a varii gradini un recente monumento, nel cui mezzo è scritto – ALLE LORO MADRI – GUGLIELMO E LINA. – A sinistra la porta che mette al castello internamente illuminato, cui si ascende per una scala. – La luna striscia sulle sparse tombe, qua e là ombreggiate dai cipressi.

(Lina si abbandona sulla sedia presso la tavola, gli altri seguono Lohrstein nella stanza a destra)

Dorotea, Federico e Popolo sono nel accolti nell’atrio: Lina vi giunge coperta di un velo e si apparta presso una colonna del portico a destra; poi Lohrstein.

Detti, Guglielmo, Jorg dalla destra; poi Lina al braccio di Lohrstein, quindi Raffaele con Dorotea e Federico che avrà lo Spalding sotto il braccio: egli appena entra si porrà a parlare con Lina.

(s’avviano verso la porta del castello, ma Lina attraversa il passo a Guglielmo, porgendogli con mano tremante un foglio… Egli la guarda agitato, apre lentamente il foglio e con incerta voce vi legge)

Rigoletto

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Piave, Francesco Maria 9 occorrenze

Rigoletto, guardando dietro a Sparafucile.

Rigoletto, poi il Duca a tempo.

A’ suoi lati pendono i ritratti in tutta figura, a sinistra della duchessa e del Duca. V’ha un seggiolone presso una tavola coperta di velluto.

Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Ceprano e Borsa a tempo sulla via.

Detti e Gilda ch’esce dalla stanza a sinistra e si getta nelle paterne braccia.

Detti ed il Duca, che, in assisa di semplice ufficiale di cavalleria, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.

A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed alto albero ed un sedile di marmo; nel muro una porta che mette alla strada; sopra il muro un terrazzo praticabile, sostenuto da arcate. La porta del primo piano dà su detto terrazzo. A destra della via è il muro altissimo del giardino, e un fianco del palazzo di Ceprano. È notte.

Detti e Gilda che comparisce nel fondo della via in costume virile, con stivali e speroni, e lentamente si avanza verso l’osteria, mentre Sparafucile continua a bere. Spessi lampi e tuoni.

A sinistra è una casa a due piani, mezza diroccata, la cui fronte, volta allo spettatore, lascia vedere per una grande arcata l’interno d’una rustica osteria al piano terreno, ed una rozza scala che mette al granaio, entro cui, da un balcone, senza imposte, si vede un lettuccio. Nella facciata che guarda la strada è una porta che s’apre per di dentro; il muro poi n’è sì pieno di fessure, che dal di fuori si può facilmente scorgere quanto avviene nell’interno. Il resto del teatro rappresenta la destra parte del Mincio, che nel fondo scorre dietro un parapetto in mezza ruina; al di là del fiume è Mantova. È notte.

Rigoletto

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Piave, Francesco Maria 9 occorrenze

Rigoletto, guardando dietro a Sparafucile.

Rigoletto, poi il Duca a tempo.

A’ suoi lati pendono i ritratti in tutta figura, a sinistra della duchessa e del Duca. V’ha un seggiolone presso una tavola coperta di velluto.

Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Ceprano e Borsa a tempo sulla via.

Detti e Gilda ch’esce dalla stanza a sinistra e si getta nelle paterne braccia.

Detti ed il Duca, che, in assisa di semplice ufficiale di cavalleria, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.

A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed alto albero ed un sedile di marmo; nel muro una porta che mette alla strada; sopra il muro un terrazzo praticabile, sostenuto da arcate. La porta del primo piano dà su detto terrazzo. A destra della via è il muro altissimo del giardino, e un fianco del palazzo di Ceprano. È notte.

Detti e Gilda che comparisce nel fondo della via in costume virile, con stivali e speroni, e lentamente si avanza verso l’osteria, mentre Sparafucile continua a bere. Spessi lampi e tuoni.

A sinistra è una casa a due piani, mezza diroccata, la cui fronte, volta allo spettatore, lascia vedere per una grande arcata l’interno d’una rustica osteria al piano terreno, ed una rozza scala che mette al granaio, entro cui, da un balcone, senza imposte, si vede un lettuccio. Nella facciata che guarda la strada è una porta che s’apre per di dentro; il muro poi n’è sì pieno di fessure, che dal di fuori si può facilmente scorgere quanto avviene nell’interno. Il resto del teatro rappresenta la destra parte del Mincio, che nel fondo scorre dietro un parapetto in mezza ruina; al di là del fiume è Mantova. È notte.

Viscardello

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9 occorrenze

Viscardello, guardando dietro a Sparafucile.

Viscardello, poi il Duca a tempo.

Gilda, Giovanna, il Duca nella corte, poi Borsa e Goring a tempo sulla via.

Detti e Gilda ch’esce dalla stanza a sinistra e si getta nelle paterne braccia.

Detti, ed il Duca in costume di scudiere, entra nella sala terrena per una porta a sinistra.

A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da mura. Nella corte un grosso ed alto albero ed un sedile di marmo; nel muro una porta che mette alla strada, sopra il muro un terrazzo praticabile, sostenuto da arcate. La porta del primo piano dà sul detto terrazzo. A destra della via, è il muro altissimo del giardino, e un fianco del palazzo del Conte di Goring. – È notte.

Detti e Gilda che comparisce al fondo della via in costume virile, con stivali e speroni, e lentamente si avanza verso l’osteria, mentre Sparafucile continua a bere alla bottiglia lasciata dal Duca – Spessi lampi e tuoni.

(Maddalena è spinta dentro a sinistra da Sparafucile, il quale torna quasi convulso, pone la mano sull’elsa della spada, indi si arresta; spegne rapidametne il lume. Quasi subito dopo si vede aprir la porta ed entrarvi Gilda. Tutto resta sepolto nel silenzio.)

A sinistra è una casa in due piani, mezza diroccata, la cui fronte, volta allo spettatore, lascia vedere per una grande arcata l’interno d’una rustica osteria al piano terreno, ed una rozza scala che mette al granajo entro cui da un balcone senza imposte si vede un lettuccio. Nella facciata che guarda la strada è una porta che s’apre per di dentro; poco discosto dalla porta una piccola inferriata e sott’essa varie pietre di un gradino diruto; dalla inferriata può scorgersi l’interno. Il resto del teatro rappresenta la destra sponda del torrente cui fa argine un parapetto quasi ruinato; al di là Boston. È notte.

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