(4)
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§ 4. - Moti rotatori.
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(4)
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§ 4. - Moto , di un sistema rigido
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Come caso particolare della proposizione testé stabilita, si ritrova il teorema di Chasles (n. 4).
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§ 4. - Esempi di moti rigidi piani.
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e la (4) assume la forma
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§ 4. - Momento di un vettore applicato rispetto ad un punto e rispetto ad un asse.
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(4)
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Il sistema di due aste rigide collegate a cerniera ha nel piano 4 gradi di libertà, perché la posizione della cerniera dipende da 2 parametri, ed
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(4')
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(4')
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(4)
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§ 4. - Sistemi a legami unilaterali.
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§ 4. - Sovrapposizione degli effetti di forze simultanee.
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(4) F = ma,
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(4)F= ma,
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(4)
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che formalmente si può dedurre dalla (4) sostituendovi dP a v dt, ossia dx, dy, dz a rispettivamente.
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§ 4. - Impulso di una forza e quantità di moto.
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(4) χ = χ'α, χ''β, χ'''γ,
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Se ora poniamo mente al fatto che la relazione (4) porta come conseguenza che la misura q di Q dovrà avere una triplice omogeneità rispetto alle
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§ 4. - Nozione statica di stabilità dell’equilibrio.
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4. Per precisare analiticamente le legge di distribuzione della massa entro un corpo, occorre introdurre il concetto di densità.
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(4)
Pagina 424
(4)
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§ 4. - Baricentro di un corpo,
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la quale, ove si tenga conto della (6) del n. 4, si può scrivere
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Avvertenza. - Parlando di baricentri di figure geometriche, senz’altra specificazione, si sottointende, come al § 4, la qualifica «omogeneo».
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(4)
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(4) M a = 0.
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§ 4. - Equilibrio di solidi appoggiati.
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donde, procedendo di un posto nell’ordine ciclico 1, 2, 3, 4,
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Approfondire il caso di 4 appoggi nei vertici di un rettangolo, supponendo tutti eguali i coefficienti di cedimento (k i = k).
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(4) Φ i·i+1 = - Φ i+1·l.
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(4) Φ i·i+1 = - Φ i+1·i,
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Così è assodata la necessità delle (4), (5), (6). Ma queste sono anche sufficienti per l'equilibrio, inquantoché (col significato di tensione
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(4)
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§ 4. - Equazioni intrinseche dell’equilibrio dei fili
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qualunque Q 2 un segmento Q 2 Q 3, equipollente al peso p; da Q 3, un segmento Q 3 Q 4, equipollente all’altra forza q, e osservare che il polo Q 1 deve
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4.° che la freccia di inflessione f e a lunghezza l del filo, definite in generale da
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risultano all’incirca 1/3, e 5/4, della portata limite.
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È dunque verificata la condizione di stabilità nel senso statico definito al § 4 del Cap. IX.
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(4)
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4. la reazione R del punto di appoggio P dell’albero sul cuscinetto.
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§ 4. - Resistenza al traino.
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4. Si applichi la nozione statica di stabilità (Cap. IX, § 4) all’equilibrio relativo di un punto pesante costretto a restare sopra una sfera
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(4)
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Se invece a ciascun cammino elementare (4) si attribuisce il debito segno, l’integrale
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§ 4.- Moti piani in coordinate polari .
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