2.° che, se conduce l'ammalato all'invalidità, questa sopravvenga il più tardi possibile.
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1) passano alle famiglie dei malati un sussidio che varia da 0,50 a 2 marchi al giorno a seconda del numero e dell'età dei figli;
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2) dànno un contributo alle spese di cura, il quale varia per ogni malato in senso inverso all'entità del sussidio che passano alla sua famiglia
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altrimenti essi riceverebbero dalle Casse e dagli Istituti come sussidi in caso di malattia, o come rendita annua in caso d'invalidità; 2.° che le
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2.° Il riconoscere la natura tubercolare di molte malattie del cervello, del midollo spinale e delle loro membrane, degli organi dei sensi, delle
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2.° Occorre che l'Autorità ponga freno alla diffusione del contagio che si fa per mezzo del latte. A questo scopo dovrebbero essere emanate senza
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2.
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2.° Se si prescinde dalla prima, infanzia, il maggior numero delle vittime è mietuto nel periodo di vita che va dai 15 o 20 ai 60 anni, cioè nell'età
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tubercolari in animali suscettibili di ammalare di tubercolosi, produce in questi la malattia; 2.° l'innesto di materie di natura non tubercolare non produce
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moltiplicazione; 2.° nella difficoltà di trovare delle sostanze che siano adatte alla sua nutrizione; 3.° nella lentezza con cui si sviluppa, la quale permette ai
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trams, camere d'albergo, caffè, negozi e luoghi di riunione di qualunque genere; 2.° nell'avvertire con appositi avvisi, affissi in vicinanza delle
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o nella stazione municipale di disinfezione; 2.° che nelle camere dei tubercolosi e nelle sale degli ospedali lo spolvero dei mobili e la pulizia del
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fa uso di giovani vacche toscane, in cui la tubercolosi si riduce al 2 per cento.
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Le iniezioni di tubercolina possono condurre in errore: 1) dando luogo alla reazione quantunque l'animale sia sano; 2) non dando luogo alla reazione
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viaggiato lungamente per portarsi al mercato; 2) quando la malattia è in istadio avanzato; e in questo caso il fallire della reazione non è causa
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l'animale sia sano; 2) non dando luogo alla reazione, quantunque l'animale sia tubercoloso. Il primo fatto è estremamente raro, e il piccolo numero di
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l'inoculazione, 2.° che i veterinari abbiano a presentare il 14 e l'ultimo di ogni mese un rapporto sulle inoculazioni fatte, 3.° che tutti gli animali che hanno
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2.° Chi venderà, o farà vendere, o permetterà sia usato per alimento dell'uomo il latte di una vacca malata di tubercolosi o di qualsiasi altra
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come tubercolosi; il 2.° quelli in cui la tubercolosi è così avanzata, che si riconosce anche senza la tubercolina; il 3.° quelli che, non
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Gli animali del 2.° gruppo, quelli, cioè più gravemente affetti, si macellano al più presto, e del loro corpo si trae profitto secondo le norme della
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2.° Se il neonato di una tubercolosa viene sottratto all'ambiente infetto e trasportato in un ambiente sano, suol crescere, florido e robusto, come
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