verbale. E basti ricordare ancora quanto Cassirer affermava sin dal 1924: «...le forme fondamentali della civiltà spirituale hanno la loro genesi nella
critica d'arte
Pagina 264
1910), di De Stijl (dal 1917), della Metafisica (dal 1917), del Dadaismo (dal 1915-1916), del Surrealismo (dal 1924) e delle molteplici forme di
critica d'arte
Pagina 24
come per Fernand Braudel, appunto, la prima sede d’insegnamento nel 1924 è l’Algeria nella quale André Gide, coetaneo di Matisse, aveva scoperto la sua
critica d'arte
Pagina 27
costume di Arlecchino» (1924), oppure «Paolo figlio dell’artista in costume di Pierrot a otto anni» (1929), o il «Ritratto della Madre» sono opere che
critica d'arte
Pagina 137
subirono nel 1924 il fascino di Breton e passarono al nuovo movimento, ma sopratutto per la identità del metodo di reperimento del mondo interiore, il Dada
critica d'arte
Pagina 61
maggior libro del 1924 sulla mostra è risospinto ad «Ignoto del Sec. XVII» (ciò che dimostra le limitate capacità di controllo da parte della Commissione
critica d'arte
Pagina 502
Nessuna variante fra le due edizioni, forse perché il Longhi non interessava abbastanza. Il Dami anzi, nel suo discorso del 1924, affermava che il
critica d'arte
Pagina 505
venne poi, non so perché, attribuito nel volume Ojetti-Dami del 1924, tav. 191.
critica d'arte
Pagina 510
(1888), Hlito (1923), Carvao (1918), Kosice (1924), sono da considerare come epigoni di quel costruttivismo che rientra solo in parte nella tendenza
critica d'arte
Pagina 82