Sezione X. -
Titolo X
Titolo X.
Capo X.
Capo X
2,40 x 2,90 o x 3,00 2 6 12 paia lenzuola di misto lino 2,40 x 2,90 o x 3,00 4 6 6 traverse di misto lino 0,80x 2,50 2 4 6 federe di lino 0,85x 0,50 4 12
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X.
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X.
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X.
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§ X.
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§ X.
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§ X.
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cromosoma X, hanno cioè la costituzione A X, o, semplicemente, X.
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da uno spermio privo di X: nel primo caso lo zigote riceve due X e si ripristina il corredo cromosomico proprio della femmina; nel secondo caso lo
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) fu trovato anche nel maschio un omologo di X, generalmente diverso per dimensioni e per forma, che è stato indicato con Y. Il maschio possiede lo
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soltanto che in questo, invece di X e Y, nel maschio, si ha X e zero.
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1° incrocio. - Maschio occhi bianchi x femmina normale Il gene «occhi bianchi», benché portato da un sol cromosoma, nel maschio si rende manifesto
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Ora, se 2X dinota sempre il sesso femminile, un solo X quello maschile, gli zigoti X'X'Y saranno femmine con occhi bianchi, con un cromosoma Y in più
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X'X'Y: o i due X rimangono insieme e vanno a un polo della mitosi, mentre Y va all’altro, oppure un X' rimane unito con Y e l’altro X' va nell’altra
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numero normale di autosomi, più due X, saldati per un’estremità, e inoltre un Y. Alla maturazione delle uova i due X rimangono sempre uniti, e si
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da questo incrocio, cioè gli zigoti fecondati da quegli spermî che sono provvisti di X. I risultati dimostrano che si formano nella femmina quattro
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(Bufo vulgaris X Hyla arborea) tra rana e rospo canterino (Sana esculenta X Bufo viridis), ecc.
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pseudacorus X I. versicolor; Viscum cruciatum X V. album; Humulus lupulus X H. japonica.
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Così ad esempio Drosophila melanogaster X D. simulans dà soltanto femmine; Pygaera anachoreta X P. curtula (farfalle) soltanto maschi; Triton
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(lepre X coniglio) che alcuni autori dello scorso secolo affermano esser rimasti costanti per parecchie generazioni; i chabins (pecora X capra), che
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possono essere riassunti nella tabella VIII, in cui X indica il cromosoma X, e A gli autosomi. Si vede come la relazione X : A, cioè il numero degli X
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X.
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r da 1 ad N, gli infiniti valori che può assumere una variabile reale x in un intervallo (a, b): potremo dire che consideriamo, invece di N assi, una
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L'operatore a secondo membro ha, un'interpretazione assai notevole: esso, muta f(x) in f(x ), poichè, per la formula di Taylor,
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dove si è indicato con x' l'autovalore (trattandosi, come si vedrà, di autovalori continui). Ora, la (74') è soddisfatta prendendo x' qualunque e
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Altro esempio: la x di una particella (per un determinato t) è un'osservabile che in generale non ha nessun valore numerico, poichè osservandola si
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Nel caso che invece X, Y, Z,... non siano compatibili tra loro, questo procedimento evidentemente non è più applicabile. Tuttavia, data una funzione
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Data ora una funzione di più variabili F (x, y, z,...) sviluppabile in serie di potenze, si può sempre scrivere ciascun termine della serie in forma
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a) Caso di = x. Se l'osservabile G è una delle coordinate della particella, p. es. x, l'operatore che ad essa corrisponde è, come ora mostreremo, la
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nelle quali si riconoscono le velocità areolari, in senso scalare, delle proiezioni ortogonali del punto P rispettivamente sui piani y z,z x,x y.
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Cominciando con alcuni richiami di Calcolo, ricordiamo che ogni equazione differenziale lineare del 2° ordine nella funzione incognita x della
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che si ottiene esprimendo che il vettore P - O ha rispetto agli assi mobili le componenti costanti x, y e x (Cap. I, n. 18).
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per x
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coordinata generica Oxy x) per mezzo delle componenti X, Y, Z, ed X 2, Y 2, Z 2 dei vettori fattori.
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Perciò il trinomio M x X+M y Y+M z Z vien chiamato trinomio invariante. Esso verrà indicato brevemente colla lettera T.
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ossia, indicando con X, Y, Z le componenti di F rispetto a certi tre assi e con x, y, z le coordinate della posizione di P,
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(7) L P 1 P 2 = U (x 2, y 2, z 2) - U (x 1, y 1, z 1),
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ove con x 1, y 1, z 1 e x 2, y 2, z 2 si designano le coordinate di P 1 e P 2 rispettivamente.
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Una forza, le cui componenti X, Y, Z siano ordinatamente funzioni della sola x, della sola y, e della sola z, è conservativa. Assegnarne il
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In base a tale corrispondenza biunivoca tra i vettori e le terne di numeri X, Y, Z, le X, Y, Z diconsi le coordinate del vettore v rispetto alla
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costantemente crescente; e poiché la y', come risulta dalla prima delle (30), si annulla per x = 0, si riconosce che essa è sempre negativa per x 0, sempre
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5 . Dimostrare che, se ad ogni vettore v = X i + Y j del piano O x y si fa corrispondere il numero complesso
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come si rileva dalle (12), imponendo che per t = t0 debba essere x = x 0, y = y 0, z = zo.
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