!... In questo momento la prende... la legge... No, non ancora! Addio Torvaldo!... Addio, figliuolini miei!...
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È proprio così, Torvaldo. A casa mia, papà mi esponeva le sue idee ed io le accettavo. Se ero d'un altro parere, sapendo che il sentirsi contradetto
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Ahimè, Torvaldo! Tu non sei uomo da educarmi, da ridurmi la moglie che ci vuole per te.
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Ahimè! Torvaldo! Io non so precisamente la religione che cosa sia.
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Mi fa pena, Torvaldo; perchè tu sei stato sempre buono verso di me. Ma non so che farci: non t'amo più.
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Ascolta bene, Torvaldo, in quel momento mi parve di essere vissuta otto anni in questa casa insieme con un estraneo da cui avevo avuto tre figli
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Addio, Torvaldo! Non voglio vedere i bambini; sono in migliori mani delle mie. Ora, così come sono, non potrei essere una madre per loro.
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Occorre che avvenga tale trasformazione in noi due!... Ahimè!... Non ho più fede nei prodigi, Torvaldo.
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Sì, Torvaldo, quest'anno possiamo permetterci qualche spesina di più. È il primo Natale in cui non siamo costretti all'economia.
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Sì, Torvaldo, un pochino, un pocolino, pocolino. Ora che tu avrai un grosso stipendio e che guadagnerai tanto e tanto denaro...
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Potresti darmi dei quattrini, Torvaldo! Una piccola somma qualunque, di cui potresti disfarti senza scomodo... Un giorno o l'altro, mi comprerei
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Lo so, lo so: lo stornello; lo so. Fa come ti ho detto, Torvaldo; così avrò tempo di riflettere e di spendere il denaro utilmente. Non è ragionevole
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Oh, sì, sì! Non mi dirai di no, caro Torvaldo! Te ne prego. L'involterò con carta dorata e li appenderò all'albero di Natale... Sarà una cosa
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Anche per me. E come saran contenti i bambini, Torvaldo!
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! Torvaldo gli deve la vita. Però quanti quattrini, Cristina mia!
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Precisamente. Figurati che strazio non potere andare a vederlo! Attendevo da un momento all'altro la nascita di Ivar; e il mio povero Torvaldo aveva
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Il dottor Rank, sì. Non vien qui come medico; è il nostro migliore amico. Viene a trovarci per lo meno una volta al giorno. No, Torvaldo da allora in
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E sarà così, cara Cristina. Io preparerò il terreno delicatamente, troverò qualcosa di assai gentile da ben disporre Torvaldo. Sarei così contenta di
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Si, ascolta, anch'io posso essere orgogliosa e contenta. Sono stata io che ho salvata la vita a Torvaldo!
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Parla più basso. Torvaldo non dee sentire. Per niente al mondo io non vorrei ch'egli.... Non dee saperlo, anima mia: tu sola.
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Ti ho già parlato del nostro viaggio in Italia. Torvaldo sarebbe morto, se non avesse potuto andare nel mezzogiorno.
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Sì... forse, col tempo, fra molti e molti anni, quando non sarò più bellina come al presente. Non ridere. Intendo dire: quando Torvaldo non mi amerà
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Naturalmente. Ed era giusto. Ogni volta che Torvaldo mi dava del danaro pei miei abiti, ne spendevo la metà: compravo le stoffe più a buon mercato
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la casa con gusto come l'ama Torvaldo. Poi verrà la primavera e il cielo azzurro. Forse potremo fare qualche viaggetto, riveder il mare! Com'è
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È così strano, è cosi incredibile che noi... che Torvaldo abbia ora tanta influenza su tanta gente!
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Via, via, non ti spaventare. Tu non potevi sapere che Torvaldo mi ha proibito di mangiarne. Ti dirò: teme pei miei denti. Puh! Una volta può passare
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Banca dipenderanno da Torvaldo?
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È una cosa che vorrei dire davanti a Torvaldo: ne ho una voglia matta.
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Questo segreto è la mia gioia, il mio orgoglio; e Torvaldo dovrebbe saperlo in maniera così villana? No, Lei mi esporrebbe a gravi dispiaceri.
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Qui le candele! Là i fiori! Brutt'anno! Sciocchezze! Stupidaggini! L'albero di Natale sarà bello. Io farò tutto quello che tu vorrai, Torvaldo
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Se tu non avessi fretta, vorrei chiederti un gran servigio, Torvaldo.
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Tu hai un gran gusto: ed io vorrei fare bella figura al ballo in costume. Torvaldo, dovresti occuparti un pochino per me e scegliere.
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Sì, Torvaldo. Io non posso prendere nessuna decisione senza di te.
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Torvaldo vuole così. Ecco il mio costume. Egli l'ha fatto lavorare laggiù, ed è arrivato così sciupato, che io non so veramente...
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in costume, dal console Stenborg, al piano di sopra. Torvaldo vuole che io mi mascheri da figlia di pescatore napolitano e che balli la tarantella
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Eppure non era come altre volte in casa nostra. Avresti dovuto venire prima in città. Torvaldo è fatto apposta per rendere piacevole e gaia la casa.
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Hai ragione. Torvaldo m'adora: vuole che io sia tutta di lui, come suol dire. Nei primi tempi, era geloso fin delle persone che una volta mi erano
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Non per questo, Torvaldo; ma per te. Tu hai detto che colui scrive nei peggiori giornali: potrebbe nuocerti. Ho una grande paura di lui.
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Torvaldo, tu non credi neppure una sillaba di quello che dici.
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Buon giorno, dottore. L'ho riconosciuto al modo di suonare. Non entri da Torvaldo in questo momento: credo che sia occupato.
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Via, sia ragionevole. Vedrà domani con che grazia ballerò e potrà dire che lo faccio per lei, sì e per Torvaldo, questo va da sè.
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da cui son minacciata. Lei sa quanto Torvaldo mi voglia bene: non esiterebbe un istante a dar la vita per me.
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Niente affatto. Verrà come pel passato. Torvaldo, lei lo sa bene, non può stare senza vederla.
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Precisamente! Vada da Torvaldo: è nella stanza in fondo. E gl'impedisca di venire qui.
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Sì, uno: e ce n'è un altro. L'ho ordinato io. Torvaldo non deve saperlo.
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Oh, no, caro dottore, non intendo dir questo. Intendo dire che mi accade con Torvaldo come con papà.
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della Banca sarà, Nil Krogstad non Torvaldo Helmer.
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Una paura incredibile. Proviamo subito. Al desinare c'è ancora tempo. Siedi, suona, caro, Torvaldo. E correggimi, dammi dei consigli, al tuo solito.
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Sì, Torvaldo, sì. Intanto entra là; e lei anche, dottore. Tu, Cristina, mi aiuterai a ravviarmi i capelli.
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Ah, Torvaldo, come ti pentirai di non avermi concesso almeno un'altra mezz'ora!
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