Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: teoria

Numero di risultati: 152 in 4 pagine

  • Pagina 2 di 4

Elementi di genetica

419025
Giuseppe Montalenti 50 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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cadere in una concezione troppo semplicista della costituzione degli organismi e della eredità, simile a quella della teoria delle gemmule del Darwin

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La teoria della polimeria, o dei fattori multipli, che fu sviluppata specialmente da A. Lang, East, Nilsson-Ehle, fu poi largamente applicata, per

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, o minimo, numero di fattori è assai piccolo: su 4096 individui, la teoria ne prevede uno solo con la statura della razza nana e uno con la statura

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mostrarono buon accordo con la teoria.

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permettere il confronto con le previsioni teoriche. Tutto ciò che si sa, tuttavia, è in ottimo accordo con la teoria (Fig. 43).

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nel cromosoma X, e, in pari tempo, un nuovo validissimo sostegno alla teoria cromosomica. Nei discendenti dell’incrocio fra una femmina di Drosophila

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Dall’incrocio: femmina occhi bianchi x maschio normale la teoria prevede che nascano femmine normali (eterozigote) e maschi con occhi bianchi. Da un

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Si può ben dire che, se i fenomeni dell’eredità associata al sesso fornirono il primo indizio favorevole alla teoria cromosomica, la mancata

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egualmente constatare, nelle loro cellule, la presenza dei 3X che la teoria attribuisce loro.

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grigie, cioè esattamente l’opposto di quanto ci si dovrebbe attendere in base alla teoria. La spiegazione più plausibile di tale eccezione era che i due X

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basi della sua teoria della localizzazione dei geni nei cromosomi.

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, grigi con ali lunghe, che devono essere eterozigoti per ambedue i fattori: Bb Vgvg. Questi, secondo la teoria, dovrebbero formare quattro categorie di

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ricombinarsi con geni che risiedono in un altro cromosoma, il Morgan propose una teoria, che consta di due ipotesi principali:

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Non si deve poi tacere che vi sono casi in contrasto con la teoria. Nel Pisum sativum vi sono, pare, nove gruppi e solo sette coppie di cromosomi

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§ 1. La teoria cromosomica. — § 2. La costanza del numero dei cromosomi. — § 3. L’individualità e la continuità genetica dei cromosomi. —- §. 4

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La teoria cromosomica ha trovato, fin da quando il Morgan e la sua scuola, nel secondo decennio di questo secolo, cominciarono ad elaborarla

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Una prima seria difficoltà per la teoria della localizzazione dei geni nei cromosomi è data dal fatto che questi non sono strutture permanenti, che s

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, le quali però — essendo accompagnate da variazioni genetiche ben distinte — rappresentano altrettante conferme della teoria cromosomica (cfr. pag. 203

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auspicata risoluzione dell’enigma dell’intercinesi, non debba portare argomenti incompatibili con la teoria.

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massimo interesse, ed estremamente significativi. Essi aggiungono preziose conferme ai tanti fatti che parlano in favore della teoria cromosomica.

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incontrate, altre ne esporremo in seguito, nel capitolo sulle mutazioni. Qui ricordiamo quelle che più si prestano a dimostrare i varî asserti della teoria

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La teoria dello scambio si basava originariamente su alcune osservazioni del Jannsens (1909) il quale, nei cromosomi degli Anfibî, e poi in quelli di

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questa teoria, e se si sono viste effettivamente delle figure che autorizzino a ritenere verisimile tale interpretazione.

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parti dei cromosomi, è data dalle ricerche di C. Stern (1931) che forniscono una solida base a questo punto fondamentale dell’edificio della teoria

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§ 1. Le origini della genetica. — § 2. Le teorie di Darwin e Nägeli. L’idioplasma. — § 3. La teoria di A. Weismann: la continuità del plasma

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È appena necessario ricordare qui che una teoria evoluzionistica fu dapprima elaborata da J. B. de Lamarck (1809), sulla base dei principî dell

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teoria cromosomica — occhi bianchi, ali «vestigiali», corpo nero ebano, ali gialle, ecc., ecc. — sono comparsi appunto come mutazioni. La D

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Il Darwin cercò d’interpretare in base a tale teoria anche molti altri fatti, come la riproduzione agamica, la rigenerazione, la produzione di mostri

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. De Vries (1889) che soppresse la seconda affermazione della teoria del Darwin, la circolazione intercellulare

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La teoria della mutazione, così come è stata edificata sulla base sperimentale finora posseduta, è ad un tempo una teoria della struttura del gene

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delle gemmule, per cui i dati delle ricerche fisiologiche è citologiche non forniscono alcuna conferma. La teoria del De Vries, detta della pangenesi

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teoria cromosomica.

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conclusioni che si possono trarre oggi sulla teoria cromosomica.

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Le differenze di natura fisico-chimica del citoplasma, secondo questa teoria, sono le differenze fondamentali primarie fra i sessi. I cromosomi sono

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più precisa della teoria metabolica sono date da O. Riddle (1912-31), il quale ha dimostrato che la differenza essenziale tra i sessi sta nel tasso

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Uno dei casi meglio studiati, che ha servito di base alla creazione di una teoria fisiologica dell’eredità, è dato da una farfalla (Lepidottero

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Fig. 102. - Schema per illustrare la teoria della intersessualità della Lymantria: tutti gli individui in cui il valore F-M è compreso tra — 20 e +20

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Anche la scuola del Morgan ha elaborato una teoria quantitativa per l’interpretazione degli intersessi della Drosofila (Fig. 104). I fatti osservati

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Nonostante queste limitazioni, e altre che vedremo, (cap. XXII) la teoria di Weismann ebbe ed ha grande valore, e la distinzione, fra soma e germe

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Da tutti i fatti esposti e da molti altri che si conoscono relativamente al sesso e alla sua determinazione non è facile oggi districare una teoria

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causa ad effetto, non v’ha dubbio che la via è buona. È lecito sperare che potrà condurre alla costruzione di una teoria fisiologica dell’eredità nel

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intermedia fra il fenotipo dominante e il recessivo, più o meno facilmente svelabile. Non si ha per ora una teoria fisiologica della dominanza, né

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Non così per quanto riguarda il valore attuale dell’evoluzionismo, come strumento di conoscenza e di indagine, come teoria scientifica in cui si

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meno opportuno dimenticare che, in difetto della teoria dell’evoluzione, molti fatti fondamentali della biologia ripiomberebbero nel mistero.

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Concludendo, la teoria della costituzione «meristica» del patrimonio ereditario dà ragione del mantenimento della variabilità e le combinazioni

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d’una data specie sono sempre esistite, e quindi a rinunciare a cercarne l’origine. Ora, come ben fa osservare il Dobzhansky, se tale teoria può

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quali si basa tutta l’odierna teoria della variabilità.

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si approssimano sufficientemente ai rapporti teorici. Nel caso del pentaibridismo (cinque coppie), ad esempio, la teoria prevede non meno di 32

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Secondo la teoria di Bateson-Saunders, della presenza assenza, la recessività significa semplicemente l’assenza del carattere dominante: così nei

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la «teoria delle costituzioni» e il principale punto d'appoggio per ogni sforzo verso il miglioramento e il potenziamento della stirpe.

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