del pianeta più vicino al Sole, pianeta che si chiama Mercurio; il secondo circolo, che è concentrico al primo ed inoltre lo abbraccia, è quello
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La forma di Mercurio è quella di una sfera; il suo diametro è un terzo circa (0,38) di quello della Terra, e misura 4816 chilometri; la sua
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e non mostra schiacciamento sensibile; fra tutti i pianeti è quello che per grandezza più richiama la Terra, il suo diametro si può, con qualche
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all'osservazione dei fenomeni singolari del suo disco splendente. Il suo diametro apparente arrivando ad essere press'a poco la quarantesima parte di quello del
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I primi quattro sono i galileiani; hanno tutti un diametro maggiore di quello della Luna, e per ciascuno di essi il seguente quadro numerico dà: la
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Il Sole sorge la mattina, tramonta la sera, e nel tempo che passa fra il suo sorgere e tramontare abbiamo il giorno, in quello che passa fra il suo
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si dà il nome di Sistema planetario al gruppo dei corpi fin qui da noi passati in rapida rivista, quello che si chiama Sistema solare estendesi molto
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Nelle immediate vicinanze dell'orlo del disco oscuro lunare, che copre e nasconde quello del Sole, vapori sono molto più luminosi e formano uno
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apparso complicato da quello della traslazione, e in tal caso vi sarà riuscito difficile distinguere chiaramente l'un moto dall'altro. Complesso ad
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Il caso più interessante è quello della stella ζ del Cancro composta di tre stelle quasi uguali; due di esse, vicinissime fra loro, si aggirano l'una
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poco maggiore di quello apparente occupato dal disco lunare; persone di vista eccellente scorgono in esso 12 o 13 stelle; con cannocchiali potenti se ne
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principali, in secondo luogo che in ultima analisi lo spettro delle nebule è uguale a quello dei gas luminosi. Questo fatto importantissimo autorizza ad
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, un movimento analogo e sincrono a quello dell'astro stesso, sicchè e lente ed astro movendosi di conserva, l’immagine dell'astro finisce per rimanere
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Quello che là si disse per un prisma, vale per ogni mezzo rifrangente, e per ogni lente; anche nell'attraversare una lente di vetro la luce si
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luce fu contemporaneamente trovato uguale a quattro o cinque sesti di quello della luce lunare; Saturno in generale impiega 12 volte tempo che Giove
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aBc, ora quello eQa); durante il primo percorso avete il giorno, durante il secondo la notte, e questo vi spiega il perché e i giorni e le notti si
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Dei due obbiettivi, quello otticamente acromatico, largo 24 centimetri, costituisce, col rispettivo tubo e coll'oculare avvitato all'altro estremo di
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lavoro di gran mole ancora, ma praticamente possibile e ben lontano da quello prima vagheggiato, e che doveva estendersi fino alle stelle di
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La disposizione adottata da Pickering produce un assorbimento della luce stellare piccolo, molto minore di quello che ha luogo negli apparecchi di
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301. In molti osservatorii, in quello, fra gli altri, astrofisico di Potsdam si ottengono ora fotografie degli spettri delle stelle, ed è su queste
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rappresenta la Terra) ha giorno; l’altro emisfero ha notte. La Terra non possieda, per un supposto, altro moto che quello di rotazione; ne nasceranno le
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diurna dei circoli divisi per mezzo da quello d'illuminazione, avrebbero costantemente i giorni e le notti di egual durata, cioè a dire sempre una
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parallele fra di loro, e tali sono disegnate appunto per quello che si è dimostrato, che cioè l’asse della rotazione terrestre, in qualunque punto dell
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paralleli a quello dell'equatore, ed ogni punto della superficie terrestre, ogni osservatore ha suo parallelo. Orbene anche la sfera celeste ha i suoi
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64. Ho mostrato nei precedenti paragrafi che il fenomeno del moto annuo apparente di tutta la sfera stellata e quello delle stagioni si spiegano
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A partire dal solstizio d'estate fino a quello d'inverno, i punti, nei quali ogni giorno il Sole sorge e tramonta, retrocedono sempre più verso il
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quasi eguale a quello del Sole.
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3482 chilometri, un poco più che un quarto (0,273) di quello della Terra. Occorre quindi 50 volte circa il volume della Luna per formare un globo
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le particolarità; solamente per analogia siamo indotti ad arguire che esso sia simile a quello costantemente rivolto verso di noi.
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colore uniforme; nella maggior parte dei luoghi il fondo è formato da diverse gradazioni di rosso chiaro, o di aranciato o di giallo. Quello che
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di 40 centimetri. ma otto o dieci altri di esso maggiori sono stati costrutti o si stanno costruendo in diverse parti. Fra tutti giganteggia quello
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costituisce il più grave ostacolo all'acquisto di nozioni fondate. Tutto quello che possiamo sperare è, che col tempo si diminuisca gradatamente
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Noi ne ottenemmo uno assai simile a quello di alcune stelle rosse, come la 152 di Schjellerup e alcune altre a Fig. 24. tre zone, mediante la
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Ma l’emisfero Boreale non è il più privilegiato per queste bellezze. L’australe è assai più ricco. Ivi due specialmente sono sorprendenti: quello del
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linea percorsa dal Sole, i due circoli massimi si taglieranno in un punto medesimo sulla sfera celeste, che costituirà quello che dicesi vertice di
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in dubbio. Noi abbiamo potuto vedere quello di Sirio e misurarlo colsig. Struve, ma non mai quelli di Procione. Gli oculari, e forse anche gli occhi
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. Questo è certamente un fatto che è legato ad un principio meccanico teorico importante e affatto diverso da quello che regna nei sistemi globulari. Anzi
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per la necessità d’intendersi nel distinguere l’immensa copia degli astri, e si conservarono con quello scopo medesimo che si conserva nel globo
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saldati insieme con un mastice; il raggio bianco usciva così decomposto senza deviazione, formando un prisma di effetto affatto opposto a quello del
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Per vedere meglio la complicazione e ricchezza di questi spettri, rimettiamo il lettore alla figura di quello di α Orione in iscala convenientemente
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usò del teorema di Stampfer, secondo cui lo splendore apparente di una stella della grandezza m è 2,56 volte maggiore di quello di una stella della
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direzione dell’asse della coda viene dalla curvatura progressivamente avvicinata alla direzione del circolo massimo, prolungamento di quello che va dal
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A 11h 25m l’aspetto generale della Cometa è simile a quello di jeri; la coda però non appare più lunga di un grado, ed è più larga di jeri. Anche la
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L’aspetto della Cometa non è essenzialmente diverso da quello di jeri. La coda è lunga un grado. A 10h di tempo medio l’angolo di posizione di essa
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Sempre per motivi scientifici, al revolver segue il “fucile fotografico”. È quello del fisiologo francese Etienne-Jules Marey, che lo usa per
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passare in un prisma la luce delle sei stelle più brillanti, e notò una differenza netta tra lo spettro bianco-azzurro di Sirio e quello rosso
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faceva domande su Marte e sulla Luna con tanta competenza che quello scritto viene pubblicato sul giornale di Springfield. A 16 anni entra all’Università
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Lo stesso sistema si può applicare alle onde radio, ma per ottenere un potere risolutivo paragonabile a quello degli strumenti ottici le due antenne
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esaminate dall’attrazione dei loro pianeti, se ne sono affiancati altri: quello dei transiti, che consiste nel misurare lievi diminuzioni di luminosità delle
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trovarono d’accordo: quella luce enigmatica non brillava nel corruttibile mondo sublunare ma nel cielo più remoto, quello delle stelle fisse.
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