dinanzi a nessuno. « In molti casi - dice d'Azeglio - quel che rovina è la vanità; quello che salva è l'orgoglio. »
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permettere che si gettino sul tappeto verde somme troppo forti; una sala non è una bisca e quel borseggiarsi a vicenda genera un senso antipatico di
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lo spettacolo non vi diverte, non vi piace, o, meglio, non è degno di voi. Questa è posa bell'e buona; come è posa quel vostro torcere la bocca
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Sapere quel che si vuole - Chiarezza nel chiedere - Cortesia nel trattare - La bottega sossopra - Disprezzo della merce - "Non c'è nulla che faccia
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proposito di quel ladro condannato alla galera? Ebbene, la stessa storia si ripete così nel mondo materiale come nel morale. Se cominciate a non tener
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montagna? non c'è tutto il mondo, palpitante con la sua vanità e le sue illusioni, fuori di quel luogo di pace e di rifugio? L'esteriorità del vostro
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maniere ci aiutano a non trascurare quelle piccole attenzioni che, una dopo l'altra, ci porteranno lontano, a quel traguardo di eleganza che ci siamo
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non mancare di quel minimo di garbo che normalmente usiamo nei confronti degli estranei. Solo tacendo al momento opportuno conserveremo intatta la gioia
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piccole maleducazioni quotidiane che rendono la vita di coppia e di famiglia meno gradevole di quel che potrebbe essere, io metterei senz'altro
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capelli, che il vostro timbro di voce possono benissimo riprodursi in quel bimbo che è carne della vostra carne e sangue del vostro sangue, e non pensate
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I viaggi in aereo son i più rapidi, perciò non occorre aver con sè quel complesso di ammennicoli che le lunghe soste in treno o in automobile
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quali il bue ed il cavallo da tiro e da soma. Abbiamo perciò sempre condannato quel calessiere che nel momento, in cui incespisce e cade, si permette
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almeno conoscere dell'arte culinaria quel tanto che è necessario per sorvegliare e controllare quello che si fa in cucina. Soprattutto, non deve avere a
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preferibile alla cucina del treno, perché « almeno si sa quel che si mangia ». Se lo spuntino è stato preparato a casa, si spera che non contenga pollo
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: se non viene rimaniamo in tredici! - Malasorte? Lei si chiama Malasorte? Non è mica per caso parente di quel Malasorte, noto iettatore?
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: grazie al Suo intervento ho ritrovato la fiducia nel prossimo e quel che più conta in me stesso. Mia moglie è di nuovo serena e felice; i ragazzi
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mamma, al riparo del suo cuore. Rannicchiato in quel calduccio, matura giorno per giorno come il pulcino nell'uovo finché, trascorsi nove mesi
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ricordo che c'è "la domenica". Si autorizzi la ragazza, quel giorno, a ricevere qualche compagna di scuola o, se l'appartamento non lo permette, si
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oltrepassare quel margine è una prova di saggezza. Un medico canadese ha scritto che ognuno di noi una volta il mese ha un accesso di stupidità. Miguel de
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Esistono persone di tatto finissimo che quando offrono ricevimenti avvertono gli invitati: - Quel signore è il Tale. Non bisogna parlargli della
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mangiato tutta una minestra » disse: Signor Marchese, perdonatemi; e » cosi detto, cominciò a sorbire quel brodo che gli » era avanzato. Allorchè il Marchese
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, inopportune collo scopo d'affettare gentilezza. Volle alludere a questa nozione volgare quel il quale, predicando per la prima volta dinanzi a Luigi XIV
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ne' movimenti consiste e nelle contorsioni del corpo. Senzachè quel frequente gestire sembra che tenda a cacciare le mosche. 2.° I gesti eccessivi
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idee che occupavano lo spirito del volgo. Il volgo osservava con maraviglia che la morte d'Augusto successe in quel giorno ch'egli aveva cominciato a
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guardo intenerito, che quel monosillabo, quella risposta breve riescono più lusinghieri di qualunque discorso. Da quel momento lo sposo ottiene
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visite assidue alle chiese, ai musei? Ed i suoi gusti artistici? Cosa dirà di quel quadro? di quella statua? Che impressione le farà quella musica
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il cerume alla presenza delle persone, e quelle che graffiano vetri o fregano ferri od altre cose aspre che possano rendere quel suono da far altri
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sacrifizio, di disinteresse, di liberalità; quindi quel senso di convenienza, quel tatto nelle azioni, che sono ingeniti nel suo cuore; la moderazione ne
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qualcuno in cui siano difetti frammisti a virtù, userai la destrezza di quel pittore che dovendo ritrarre Antigono guercio, lo pinse di profilo.
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sigari o in mezz'oncia di tabacco. Io credo nullameno che senza offendere le prerogative della libertà, farebbe saggia opera quel Governo il quale
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l'anima talvolta di coloro che ridono e cantano e danzano in sulla scena. Udite quel che avvenne, non è gran tempo, in una rappresentazione del Barbiere di
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Non raccontare in pubblico i tuoi affari parlando coll'amico, con quel tuono formidabile di voce che potrebbe soltanto convenire all'aperta campagna
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, che ponendo i loro sforzi, le loro sostanze, i loro ingegni, talora la vita a risolvere quel fecondo problema del render istrutta, morigerata
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essere stati ottimi operai per diventare buoni padroni; e che «il mestiere che avvilisce più l'uomo è quel di non averne nessuno; che quanto vale l'uomo
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fasci di carta bollata, tutto quel ronzìo di diverse lingue e orribili favelle, quello stridere di penne (tum ferri rigor, etc.) che van scivolando
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non esiste in nessun luogo, né pel bene, né pel male; e quel che si dice delle virtù e delle colpe, dicasi pure dei pregi e dei difetti degli uomini
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presunzione. Il ridevole scetticismo è chiamato acutezza di giudizio che vede le difficoltà celate al volgo; quel suo scrivere a brani è l'effetto
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rispondersi: e deve trar fuori quel poco che sente dal suo cuore, dove ha delle nicchie che egli stesso ignora, della profondità che egli non ha mai
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. Se a loro manca purtroppo — di chi la colpa? — quel sentimento squisito del bello che dà l'educazione, l'istruzione, il contatto coi ceti superiori
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Pensando a cui somiglia. Cui fu donato in copia Doni con volto amico Con quel tacer pudico. Che accetto il don ti fa. MANZONI — La Pentecoste. Qual è
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dirtela: le ballerine d'oggidì non son più quelle di una volta! le mi sembrano così impacciate, così stupide, Dio mio! con quel loro sorriso che non
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vestire provocante, colle sue procaci movenze giovani o non giovani a varcare i limiti della decenza, a mancare a quel riserbo di parole e di modi che
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quel modo, ricorrono finalmente allo spedale, a malincuore però e con tristi presagi nell'anima. Queste cattive disposizioni morali fan si che né i
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e colla pala, v'entrino pure come il cavolo a merenda». Non bisogna per altro nemmeno adottare quel laconismo ridicolo che significa pretensione
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sui figliuoli non si distrugge mai; come non vien mai meno, per volgere di anni, quel sentimento di figliale gratitudine che è il più dolce compenso
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predilezioni rado è che vengano giustificate dalla condotta e dalla riuscita dei figliuoli; quel ch'e certo poi, generano antipatìe tra fratelli, invidie
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poi, sopratutto, saper dire con dignitosa e doverosa saviezza, quel ferreo «non si può e non si deve spendere», quando non vi sono disponibilità di
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persona che eventualmente passasse per la strada proprio in quel momento di euforia. Non è certo questo il modo migliore per salutare il nuovo anno
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osservata, subito ci corre alla mente quella pallida donna vestita a bruno che singhiozzava così forte ai piedi d' un altare; quel giovine dello sguardo
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nostro atto: che ci rimanda riflesso come in uno specchio ogni vibrazione dell' anima, ogni azione della vita: quel non sentire più, mai più, il gelo
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