è dedicato ai pianeti principali. Sono questi pianeti, secondo i chiromanti, attivi o passivi, che influiscono sul presente e sul futuro di tutta
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«quest'anno riusciremo a rompere l'involucro dell'atmosfera ed a raggiungere i pianeti. V'invito tutti per il prossimo Capodanno ad un banchetto
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Nello spazio, a grandi distanze gli uni dagli altri, esistono altri corpi simili alla Terra; vengon detti pianeti, ed essi pure girano quasi
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rappresentare le orbite degli asteroidi o piccoli pianeti, i quali, nella plaga dello spazio considerata, e in numero stragrande, si aggirano intorno al Sole
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piccoli questi asteroidi, che, tutti agglomerati insieme, non riuscirebbero a fare una massa uguale a quella del più piccolo fra i pianeti sopra
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stesso, e si muovono nel medesimo verso che i pianeti. Solo i satelliti di Urano e di Nettuno fanno eccezione a questa regola.
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115. Giù fu notato che i satelliti, meno poche eccezioni si muovono nel verso in cui si muove il rispettivo pianeta; notiamo ora che tutti i pianeti
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Le velocità di movimento non sono eguali per tutti i pianeti, e i più vicini al Sole si muovono più rapidamente dei più lontani. Le circonferenze dei
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116. I pianeti si muovono tutti nella stessa direzione e con moto quasi uniforme intorno al Sole; i movimenti loro attraverso alle stelle del cielo
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Finchè in questo centro si volle tener fissa la Terra, i moti tutti dei pianeti, non importa se inferiori o superiori, costituirono un inestricabile
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140.II quarto pianeta, in ordine di distanza dal centro del Sistema, e quindi il primo dei pianeti, rispetto alla Terra, esterni o superiori è Marte
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est verso ovest, ossia nel verso opposto a quello secondo cui si muovono tutti i pianeti ed i satelliti di Saturno, di Giove, di Marte e della Terra.
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169. bis. Se al di là di Nettuno esistano o no uno o più pianeti finora ignoti è questione ardua, della quale astronomi di polso e di riconosciuta
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rappresentare i movimenti di Urano e di Nettuno è superfluo ammettere al di là di Nettuno parecchi pianeti perturbatori ignoti; che l’ipotesi di questi diversi
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oltre i confini dello spazio occupato dai pianeti. Ne danno prova le comete periodiche, le stelle cadenti
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I pianeti, i quali sono altrettante terre descriventi ciascuna il proprio giro intorno al Sole, sono relativamente freddi alla superficie ed opachi
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risplende di luce propria, ciò che non possono fare né i pianeti, nè i satelliti.
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188. Le dimensioni del Sole sono così sterminate, che il suo volume equivale a cinquecento volte il volume di tutti i pianeti presi insieme. Il suo
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259. Un primo ostacolo a superare stà nella mobilità estrema del Sole, della Luna, dei pianeti, delle stelle, di tutti gli astri in generale.
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Fotografie di pianeti, di Giove e di Saturno in ispecie, furono in luoghi diversi eseguite, ed esse valsero a dimostrare che nella luce dei corpi
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L'insieme dei corpi celesti, o pianeti, che girano attorno al Sole, fra i quali figura la nostra Terra, è ben poca cosa se lo si considera in
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La zona stellare percorsa dai pianeti, ed or ora definita, è larga poco di 1/20 di circonferenza, è divisa per metà dal piano dell'orbita terrestre
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Restano adunque solo le altre due ipotesi di forze; ma la seconda è garantita dal caso dei pianeti; dell’altra non si ha esempio nella meccanica
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La terra allora non divenne che uno dei tanti altri pianeti che circondano il Sole, nel che essa però nulla perdette della sua importanza per noi
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Infatti i pianeti si distinguono in superiori ed inferiori: questi sono due, Venere e Mercurio, le cui orbite sono incluse dentro quella della Terra
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tempi periodici dei pianeti, erano nello stesso rapporto che i cubi delle loro distanze medie dal Sole.» Questa importantissima legge che ritiene il
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distanza de’ due pianeti tra di loro, dalla equazione precedente si avrà a distanza del Sole dalla Terra.
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cui rimettiamo i lettori pei pianeti minori.
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Fra Marte e Giove sono ora conosciuti fino ad oggi (l.°Gennajo 1877) 169 piccoli pianeti detti asteroidi, i quali sono distribuiti in una zona larga
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3. I quadrati dei tempi impiegati dai vari pianeti a percorrere le loro orbite (durate delle rivoluzioni) sono proporzionali ai cubi dei semiassi
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Venere e Mercurio; tutti gli altri pianeti finora conosciuti sono esterni.
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pel moto di Mercurio in un secolo (uno spostamento di 41''del perifelio); per gli altri pianeti lo scarto suddetto resta inferiore ad un angolo di 2
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e degli altri pianeti, salvo che la terra si riferisce solo al caso di più satelliti; in ispecie le prime due leggi valgono anche pel moto della luna
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una forza magnetica regolasse il moto dei pianeti. Alfonso Borelli (1608-1679) segue le intuizioni di Keplero ma fa un passo oltre, sostenendo che le
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Eppure, nonostante gli sforzi di tante intelligenze, la previsione esatta del moto dei pianeti rimaneva un problema, specialmente per Mercurio, il
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disponibili, raccolti da altri astronomi. La sua attenzione si concentrò presto su due pianeti che nel loro movimento si scostavano dalle previsioni
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Sappiamo dalle leggi di Keplero che in prima approssimazione i pianeti seguono orbite ellittiche con il Sole in uno dei fuochi. In assenza di
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Tra i pianeti fu soprattutto Marte a tentare i “guardoni”. Dopo Fontana, Cassini e Huygens lo scrutarono Maraldi, Hershel, ancora i banchieri Beer e
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dall’antichità al Rinascimento. Per rappresentare fedelmente (o quasi) il moto del Sole, della Luna, dei pianeti e delle stelle rispetto a una Terra
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Terra attiri l’ascensore e il Sole i pianeti. Newton ci ha detto che mele, ascensori e pianeti cadono per via di questa attrazione, ma i pianeti
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Nel ratificare il declassamento di Plutone, e insieme la sua elevazione a prototipo della categoria dei “pianeti nani”, la International Astronomical
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Ricapitolando, i pianeti esterni in prossimità dell’opposizione (quando, nell’ordine, si trovano allineati il Sole, la Terra e il pianeta considerato
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pianeti). Qui introduce l’idea che i pianeti siano incastonati in sfere cristalline invisibili corrispondenti agli epicicli e ai loro deferenti, con in
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aveva solo 11 anni e a 12 calcolò le effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Fu un ottimo osservatore. Con le sue misure inizia la revisione critica dell
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A sua volta Keplero collega i pianeti ai solidi platonici inserendoli l’uno nell’altro come scatole cinesi, e poiché il modello è quello eliocentrico
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Il moto dei pianeti e degli elettroni. — Ricordiamo a quali conclusioni noi siamo stati indotti circa il moto dei pianeti: conclusioni che sono state
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3°. I quadrati dei tempi che i vari pianeti impiegano a percorrere le loro trajettorie sono proporzionali ai cubi dei grandi assi delle trajettorie
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sfera di fuoco, il Sole, accompagnato da una innumere teoria di pianeti?
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Le leggi del Keplero sono completate da un'altra che pone in relazione i tempi impiegati nella rivoluzione dei vari pianeti con la distanza media di
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Questa semplice legge vale per tutti i corpi; per ciò essa diventa legge dell'Universo. Essa assegna ai pianeti rotanti intorno al Sole, trajettorie
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