chiarezza. Perciò in una galleria da fotografo l'inevitabile riflesso o riverbero della luce dovrebbe venir prodotto col mezzo di superficie affatto
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Sia o il punto luminoso, b la prima sfera illuminata, c la seconda, d la terza sfera; siano i raggi di queste tre sfere nel rapporto di 1 a 2 a 4. La
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allontanare la sorgente luminosa, si diminuisce o si accresce gli altri nella stessa proporzione, per cui l’immagine si forma o più lontano, o più
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incontro, o ai piani tangenti che li contengono.
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Questa maggiore rifrangibilità dei raggi chimici o attinici è di un grave ostacolo alla produzione di un’immagine fotografica ben nitida. Infatti i
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Fochi, o immagini delle lenti convergenti. — Tutti i raggi che partendo da un punto A, e che, venendo a cadere sopra una lente LL, l’attraversano
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vengono a passare per lo stesso punto a, che, come sappiamo, chiamasi il foco, o l’immagine di A. Questo punto a è posto sulla retta che congiunge il
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D la distanza dell’oggetto dalla lente (rappresentata da C B, o da qualsiasi altra retta tirata da C alla retta A B, che si suppone tanto lontana da
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Le immagini che producono le lenti sono dunque sempre più o meno trasfigurate, ossia non soddisfano esattamente alle condizioni imposte dalle regole
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oggettivi ortoscopici di grandezza maggiore o minore.
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L’oggetto a copiare o è trasparente, ed in tal caso si deve copiare con luce trasmessa dall’oggetto; oppure non è trasparente,
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Se all’occhio posto in o arriva da un punto A del corpo un raggio luminoso, l’occhio proverebbe la stessa sensazione ove
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tale raggio gli giungesse da un punto a, là dove la retta A o incontra il piano mn del disegno. Si rappresenterà adunque sul disegno il punto A con
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guardato. Quindi è che la prospettiva di A sarebbe a per l’occhio o, e sarebbe a” per l’occhio o’. Similmente si scorge come la prospettiva di una
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La camera oscura stereoscopica o è fatta a un sol oggettivo, oppure essa è fatta a due oggettivi; quella a un solo oggettivo è della forma di una
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Quando poi si hanno a produrre delle stereografie per lo stereoscopio rifrangente, o lenticolare, la grandezza delle immagini essendo assai limitata
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Ove due corpi di natura chimica diversa vengano a toccarsi mutuamente, si produce fra entrambi una reciproca azione, più o meno attiva secondo le
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Il modo con cui un corpo decompone o viene decomposto da un altro corpo che gli viene a contatto ci somministra una dimostrazione anche più evidente
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Quel corpo, il quale scaccia o viene scacciato da una base in una combinazione qualunque, è pertanto egli stesso una base più forte nel primo caso, e
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detti areometri, o pesa liquori. Ve ne sono pei liquidi più pesanti e pei liquidi più leggeri dell’acqua. Questi istrumenti si fondano sopra di questo
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immerso nell’acido solforico più o meno dilungato.
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I sali che l’ammoniaca forma sono d’ordinario molto solubili nell’acqua e lasciano svolgere odore di ammoniaca coll’aggiunta di calce, o potassa, che
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Nella reazione 6KO, e 6I producono 5KI e KO,IO5 che colla azione del calore diventa KI, mentre O6 è cacciato o tolto in combinazione dal carbone
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Trattato con acido solforico dilungato o con acido cloroidrico, svolge acido prussico, HCy. Dall’acido nitrico e dal cloro viene cambiato in
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i colori blù vegetali, e si decompone spontaneamente col tempo lasciando deporre del solfo; immergendo in essa un pezzo di argento o di rame si
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difetto di fabbricazione si corregge con far bollire nell’acqua, o meglio ancora nell’olio, il vetro, la porcellana, ecc., e si lascia freddare da sè l
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I chimici adoperano ordinariamente certe carte colorate che essi chiamano carte reagenti, per scoprire la presenza degli acidi o degli alcali nelle
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Si hanno vari procedimenti per produrre le prove negative, o a meglio dire si hanno varie sostanze sovra cui riceverle, le quali sostanze necessitano
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presso il primo per causa della maggiore quantità di materia fotogenica impressionata. Lo stesso succede quando si impiega una maggiore o minore quantità
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In questo metodo di sensibilizzare alcuni usano prendere la lastra o con un filo di argento piegato per metà e munito di quattro uncini divergenti
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impressionate dalla luce, mentre la loro azione è poco o nulla nelle parti della lastra, sopra cui l’impressione dei raggi luminosi fu di poco o niun riguardo.
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Tolta che avrai la lastra impressionata dalla camera oscura, va a chiuderti nel gabinetto debolmente rischiarato dal lume di una candela, o da una
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raccomandarsi che i liquidi che usa il fotografo siano sempre filtrati o per carta o almeno per telai perchè i precipitati, che i liquidi contengono
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predomina molto o poco la pirossilina deutonitrosa. Il collodio sarà contrattile, e seccando formerà una pellicola trasparente se la pirossilina
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agita il vaso contenente questo miscuglio, e quando la soluzione è fatta, lascialo in riposo per quattro o cinque giorni, ossia sino a che esso sia
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infine l’opacità, o per dire più esattamente la translucidità prodotta dallo strato sensibile è assai forte, allora è segno, o che il collodio era
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Se i due fochi non sono coincidenti, la nitidezza sarà o sopra l’immagine delle lettere e linee più alte, più distanti dall’oggettivo,o sopra quelle
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essere osservate per trasparenza, perchè esso produce dei neri perfetti, mentre coll’acido acetico non si ottengono che neri poco intensi, e volgenti o al
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Si fa sciogliere nell’acqua il protosolfato di ferro o vetriolo verde, dopo si aggiunge l’acido acetico e l’alcool, si mescola la soluzione, e si
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’oggettivo, o diminuire la durata del tempo della posa.
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Il rimedio a questo difetto sarà diverso secondo le cause, da cui esso procede. Se dal collodio, gli si aggiungerà dell’iodio, o qualche goccia di
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del nitrato d’argento monetario, deve preferirsi. E se l'acqua comune sarà molto carica di cloruri, ti converrà impiegare acqua distillata, o quanto
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3ª Tavola della solubilità del cloruro di sodio. — Il cloruro di sodio, o sale di cucina, come quello che si può trovare ovunque ed a buon mercato
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sopra del liquido e lasciavela a galleggiare per lo spazio di due o tre minuti, od anche per un tempo più lungo, secondo che la carta ha uno spessore
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Il deposito di oro sull'immagine è necessario che sia più o meno forte secondo le circostanze. Dalle esperienze delli signori Davanne e Girard (a
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Dopo si porta la prova nella mistura predetta, dove essa acquisterà una bellissima tinta nera in uno spazio di tempo più o meno lungo secondo la
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servono a contenere la lamina. Una vite di legno o di ferro attinente alla tavoletta serve a fissare questa sul margine di un tavolo. Due brunitoi di
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scorrere per attinenti incanalature un coperchio di legno, o di vetro.
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Nel compartimento a sinistra si pone uno strato regolare di iodio asciutto dello spessore di due o tre millimetri, e nel compartimento a destra uno
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rivelatori, o coi vetri continuatori. Si tratta la carta:
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