§ 4. - Caratteri che dipendono da due o più fattori. Rapporti mendeliani atipici.
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§ 1. - L’eredità mista, o intermedia, e l’ipotesi della polimeria.
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opera di varî citologi, e consiste nella intercalazione — fra le cariocinesi tipiche, o equazionali, che abbiamo sopra illustrate — di una divisione
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oppure l’aplofito predomina sul diplofito, o viceversa. In questi casi la generazione meno sviluppata non ha, generalmente, vita indipendente. E
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stati descritti molti, e in tutti è caratteristica la diploidia, conseguita con meccanismi diversi, che, sostanzialmente, si riducono o alla
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dovranno essere trasmessi soltanto ai maschi, o, rispettivamente, alle femmine.
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Le varie mutazioni e i fattori, o geni, relativi, sono stati indicati con termini inglesi, spesso difficilmente traducibili, e che non conviene
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e i due recessivi, o ad una repulsione fra un dominante e un recessivo, che dovrebbero essere, in questo caso, totali e assolute. Ma un altro
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Non si può più concludere che vi sia repulsione o attrazione, perché, questa volta, sono proprio le combinazioni opposte a quelle dell’incrocio
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, ittiologi, ornitologi, mammalogi, ecc.), hanno spesso lavorato indipendentemente, specializzandosi ciascuno nel suo gruppo, o sottogruppo, spesso avviene
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Talvolta l’embrione supera questo stadio critico, e continua a svilupparsi, ma tosto si mostra malformato o difettoso, o mostruoso. La combinazione
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la divisione riduzionale non si compie, o avviene in modo irregolare.
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Si è constatato (Haldane, 1922) che il sesso che manca, o è raro, o è sterile, è per lo più il sesso eterogametico: il maschio nei Mammiferi, negli
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Spesso si è trovato che gli ibridi si sviluppano molto più rigogliosamente dei genitori, assumono dimensioni maggiori dell’una o dell’altra specie, e
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produzione carnea, o lattea; ovificazione; mansuetudine; attitudini particolari (piccioni capitombolanti, topi danzatori, ecc.).
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Comprendiamo sotto questo nome le mutazioni che interessano la struttura, o il numero dei cromosomi. Le prime, come già si è detto, si chiamano anche
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Si può pertanto concludere che l’aploidia, sia negli animali che nelle piante, è soltanto eccezionalmente compatibile con la vita, e sempre tende, o
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nei due sessi. Questa proprietà fondamentale, o primaria: presenza di gonadi dell’uno o dell’altro sesso, può essere poi associata ad altri caratteri
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il cromosoma X, nel tipo Protenor e Lygaeus, danno origine a femmine, quelli con O o con Y a maschi. Negli uccelli e nelle farfalle sono invece le
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più precisa della teoria metabolica sono date da O. Riddle (1912-31), il quale ha dimostrato che la differenza essenziale tra i sessi sta nel tasso
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Somiglianze e differenze acquistano dunque un valore intrinseco, di indici della maggiore o minore affinità fra le specie, intesa l’affinità proprio
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maschi, ma in pratica femmine, capaci anche di funzionare come tali, o viceversa (intersessi forti). Il Goldschmidt poté così raccogliere, dai varî
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, o il valore F/M tra 0,84 e 1,20, sono intersessi, maschili o femminili, a seconda della loro costituzione genetica (da R. Goldschmidt).
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d’intersessualità ormonale, più o meno transitoria, derivati dall’iniezione di estratti di ghiandole dell’altro sesso, o da trapianti o dall
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Abbiamo considerato come fatto essenziale della sessualità la presenza di cellule germinali dell’uno o dell’altro sesso; ma, come abbiamo detto
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Numerosi esperimenti di castrazione, anche molto precoce, di trapianti eterosessuali di gonadi o di ali o altre parti del corpo, eseguiti
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essere fatti: 1) ablazione delle gonadi (castrazione e ovariectomia); 2) trapianti di gonadi del sesso opposto nei castrati; 3) Trapianti di organi o parti
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sesso genetico, e capaci di essere indotti a svilupparsi in senso maschile o in senso femminile dal giuoco degli ormoni? È noto che alcuni caratteri
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processo evolutivo in cui una serie di forme attualmente o potenzialmente interfeconde si scinde in due o più serie distinte, fisiologicamente incapaci di
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cioè la discontinuità fra serie di forme prima potenzialmente o attualmente continue.
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Naturalmente non sono applicabili integralmente all’uomo i mezzi adottati per gli altri organismi, e bisogna perciò escogitarne altri, o adattarli
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È nozione di dominio comune che tutti gli animali, o le piante, che appartengono ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli
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Morgan, Th. H. - Embriologia e genetica (trad, da O. M. Olivo). Torino, Einaudi, 1938.
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– –La parte dell’elettricità nella vita, Roma, Casa ed. O. M. A. I. 1934.
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Riddle, O. - Metabolism and Sex, In Allen, cit.
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Hertwig, O., 28, 33, 134, 144, 406.
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§ 1. - L’eredità mista, o intermedia, e l’ipotesi della polimeria 116
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§ 4. - Caratteri che dipendono da due o più fattori. Rapporti mendeliani atipici 106
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Stabilita dunque l’esistenza di una categoria di variazioni non ereditarie, che si possono indicare col nome di modificazioni, o di somazioni
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temperatura, la nutrizione più o meno abbondante e appropriata, la luce, la salinità dell’acqua in cui vivono, e numerosi altri fattori esterni, o
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di queste numerose condizioni, che, studiate analiticamente e singolarmente, si manifestano fattori di variabilità più o meno importanti. Ognuna di
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In termini volgari questi fatti possono essere chiamati di eredità, ma noi dobbiamo escluderli da questa categoria di fenomeni, o almeno nettamente
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