causa della diffrazione, una parte della luce passa veramente nell'ombra, mentre inversamente dell'ombra si produce nella parte illuminata.
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Presentiamo una forte lastra di vetro mn a facce parallele ad un fascio di raggi propagantesi nella direzione di RA, direzione obliqua relativamente
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spiegazione nella teoria delle ondulazioni, mentre non si può spiegare colla teoria dell’emissione.
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La lente di fronte a dell’oggettivo ortoscopico, indicato nella figura sottostante, è affatto simile alla lente di fronte di un oggettivo da ritratti
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L’oggettivo del signor Porro ha apportato un progresso incontrastabile nella fotografia panoramica; ciò nullameno esso è ancor lontano dal soddisfare
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cadrebbero tutti in f; ma essi incontrando la lente di dietro nella posizione hk vengono maggiormente inclinati verso
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Questa camera oscura ha una forma semplicissima, come si può vedere nella figura adiacente, che ne rappresenta la principale sezione longitudinale
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, essa si chiama a mantice, perchè è fatta come i mantici di un organo. La sua forma si vede nella fig. 37.
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Nella camera oscura per vedute il fronte che porta l’oggettivo dovrebbe essere mobile, ossia potersi entro certi limiti alzare ed abbassare, ciò
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, siccome quello che ha una maggiore affinità per la potassa, scaccia l’acido carbonico, e lo sostituisce nella sua combinazione formando un solfato di
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generali con dire che nella chimica il simile respinge il simile, il dissimile si attira.
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Nella sottostante tavola degli equivalenti chimici si scorge che il numero proporzionale dell’idrogeno è rappresentato dal numero 1, quello dell
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I corpi composti, nella stessa guisa che i corpi semplici, si combinano tra loro con quantità di peso fisse e determinate, le quali vengono pur anche
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Perciò la combinazione dell’ossigeno col ferro nella proporzione di 1 eq. d’ossigeno, sopra 1 eq. di ferro chiamasi protossido di ferro; e la
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sterminata quantità sua in tutte le parti del nostro globo, nell’aria, nell’acqua, nella terra, nelle sostanze vegetali ed animali.
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L’acqua ha una parte molto importante nella formazione e nella composizione dei sali. La così detta acqua di cristallizzazione viene tenuta in
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coagulano intieramente quando riscaldasi convenientemente il miscuglio, a parti uguali si conservano semifluide nella stessa circostanza.
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2° Nell’introdurre nell’acido una lastra di zinco, e nella soluzione del sale introdurre la lastra di rame da inargentare inverniciata nel suo
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serve nella fabbricazione dell’inchiostro colle decozioni di campeggio, impiegandolo nelle proporzioni di 1:1000, secondo il metodo di Runge.
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Questo sale viene molto impiegato nella preparazione del collodio fotografico, perchè è meno proclive a decomporsi che non il ioduro di potassio, ed
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sostanze organiche tende a decomporsi, principalmente in presenza della luce. La carta nitrata non potrebbe servire per prove negative prese nella camera
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di protosolfato di ferro; in questo caso si decompone dell’acqua, e rimane nella soluzione dell’acido cloroidrico.
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Una specie di zuccaro imparo, non cristallizzabile, e che può servire al fotografo, è la melassa, la quale si ottiene nella fabbricazione del zuccaro
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Nella preparazione dell’albumina fotografica il iodio potrebbe tralasciarsi purchè s’impiegasse una maggior quantità di ioduro di potassio, cioè 1
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Quando ciò succede sarà meglio non adoperare i vetri, che perdere il tempo e la fatica ad esporli nella camera oscura, e a sviluppare l’immagine
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La possibilità di conservare la sensibilità all’albumina dipende pur anche dal modo di preservarla dalla luce. Se invece di mettere le lastre nella
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La lastra sensibile, dopo di essere stata nella camera oscura, esposta alle radiazioni luminose trasmesse dalla lente, contiene una immagine
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facilitare la deossidazione giova alla pronta produzione dell’immagine, e rende possibile una diminuzione nella durata del tempo della posa.
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fulminante fa sì che nella sua preparazione si abbia una grande latitudine nella concentrazione dei liquidi, nel tempo dell’immersione, e nella
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1a Altra maniera di preparare il collodio. — Nella prima edizione di questo trattato abbiamo dato la seguente ricetta per preparare il collodio
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rosso; in questo caso non vi è altro inconveniente che nella maggior lentezza d’impressione fotogenica.
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centimetri. Porto questa lente tra l’occhio e l’oggetto, ed osservo così nella mia lente il monumento rovesciato, come nel vetro smerigliato della
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principiante imparerà a conoscere la sensibilità del collodio impiegato, e regolarsi sul tempo di esposizione nella camera oscura per arrivare ad ottenere
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luce e dai liquidi sviluppatori; ordinariamente esso si prepara nella proporzione seguente:
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Alcuni impiegano una quantità di cianuro anche più piccola. Il signor Monckhoven la propone nella proporzione del 2 1/2 per 100 (a). Ma questo
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descritti, sia nelle manipolazioni, sia nella composizione dei liquidi sensibilizzatori, rivelatori, fissatori, ecc.
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Si introduce la carta iodurata nella soluzione (al buio s’intende) e vi si lascia per lo spazio di 5 minuti circa, ossia sino a che il coloramento
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, sarà sempre generalmente usato nella preparazione delle prove positive.
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Questo foglio di carta così asciugato portalo subito nella camera gialla sopra della soluzione di nitrato d’argento, osservando che non rimangano
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1a L'umidità della carta ed il nitrato d'argento possono far perdere la negativa. — Un’avvertenza che non si deve mai ommettere nella fabbricazione
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2a Bisogna lasciar venire il disegno positivo molto intenso. — La difficoltà principale nella produzione delle prove positive consiste nel saper
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dissolvente del cloruro d’argento, epperciò esso è la sostanza a cui generalmente si ricorre nella fissazione delle prove positive.
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Dopo si porta la prova nella mistura predetta, dove essa acquisterà una bellissima tinta nera in uno spazio di tempo più o meno lungo secondo la
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Quando si è ottenuto la tinta che si desidera, si toglie la prova da questo bagno e la si immerge nella soluzione di iposolfito al 15 per cento, ove
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1°, Inverniciare la prova. — La prova fotografica guadagna molto nella sua bellezza ricoprendola di vernice, e diventa più permanente contro l’azione
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Si porta al buio il quadro mobile della camera oscura che inchiude la lamina impressionata, si inserisce la lamina stessa nella cassetta a mercuriare
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In ogni caso il mercurio non dovrà essere umido per agir bene. La lamina nelle stagioni fredde non si dovrà introdurre troppo fredda nella cassetta
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, naturalista di fama europea, ornamento della patria nostra, nella prefazione alla sua Flora pedemontana, Torino 1859, ha le seguenti linee
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In questo procedimento l’immagine si sviluppa da sè, dopo dell’impressione nella camera oscura, senza aver bisogno di alcun trattamento coi liquidi
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non è favorevole al suo impiego nella riproduzione delle negative su albumina, o su collodio.
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