Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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di «sovversivismo» contro i cattolici, i quali militano  nel  Partito popolare italiano. Nessuno può ritenere sul Serio
che fra la dottrina nazional-fascista, com’è formulata  nel  presente momento politico e il pensiero cristiano che
prime affermazioni programmatiche del nostro partito, sorto  nel  gennaio 1919, tutti i diversi partiti della gamma
1919, tutti i diversi partiti della gamma democratica,  nel  rivedere il loro programma alla vigilia delle passate
nella sua relazione per lo scioglimento della camera; però  nel  modo e per la tonalità come la questione è stata impostata
arrivati a divenire ministeriali, come ci arrivarono,  nel  desiderio Enrico Ferri, e nel fatto Bissolati e Bonomi. Ma
come ci arrivarono, nel desiderio Enrico Ferri, e  nel  fatto Bissolati e Bonomi. Ma sul terreno sindacale ormai si
dominatore dei sindacati operai; ovvero ricostruire  nel  libero sindacato l’organizzazione giuridica della classe,
passeggero dell’oggi) annulli trent’anni di costruzione  nel  campo operaio. Dall’altro lato, la coesistenza e la forza
per regione. In modo speciale il problema è stato affermato  nel  campo dell’agricoltura, che è la fonte principale della
della nostra economia agraria e le difficoltà straordinarie  nel  regime vincolativo eguale per tutto il paese, facendo
rappresentativo di interessi economici e sindacali e locali  nel  triplice nome di industria, agricoltura e commercio, non
degli enti che rappresentano tali forze e le sintetizzano  nel  campo amministrativo ed economico; affermando quel
e rappresentativa di interessi locali specialmente  nel  campo del¬l’agricoltura, dei lavori pubblici,
prime affermazioni programmatiche del nostro partito, sorto  nel  gennaio 1919, tutti i diversi partiti della gamma
1919, tutti i diversi partiti della gamma democratica,  nel  rivedere il loro programma alla vigilia delle passate
nella sua relazione per lo scioglimento della camera; però  nel  modo e per la tonalità come la questione è stata impostata
arrivati a divenire ministeriali, come ci arrivarono,  nel  desiderio Enrico Ferri, e nel fatto Bissolati e Bonomi. Ma
come ci arrivarono, nel desiderio Enrico Ferri, e  nel  fatto Bissolati e Bonomi. Ma sul terreno sindacale ormai si
dominatore dei sindacati operai; ovvero ricostruire  nel  libero sindacato l’organizzazione giuridica della classe,
passeggero dell’oggi) annulli trent’anni di costruzione  nel  campo operaio. Dall’altro lato, la coesistenza e la forza
per regione. In modo speciale il problema è stato affermato  nel  campo dell’agricoltura, che è la fonte principale della
della nostra economia agraria e le difficoltà straordinarie  nel  regime vincolativo eguale per tutto il paese, facendo
rappresentativo di interessi economici e sindacali e locali  nel  triplice nome di industria, agricoltura e commercio, non
degli enti che rappresentano tali forze e le sintetizzano  nel  campo amministrativo ed economico; affermando quel
e rappresentativa di interessi locali specialmente  nel  campo del¬l’agricoltura, dei lavori pubblici,
charitate inflat Charitas sine scientia aberrat Ho trovato  nel  Tolstoi un paragone bellissimo. Gli uomini nel loro stato
Ho trovato nel Tolstoi un paragone bellissimo. Gli uomini  nel  loro stato attuale, rassomigliano ad uno sciame sospeso ad
tutto il significato integrale. Ma prima dobbiamo farlo  nel  campo delle idee, sì che il nostro tempio non abbia che una
e ognuno deve guadagnarsi il suo posto. Intanto, mentre  nel  ricambio delle idee e nella risonanza delle anime
della maggioranza è il dr Degasperi. Rinuncia ad entrare  nel  vasto argomento e si limita ad alcune osserva-zioni.
chiamarsi democratici e i socialisti hanno procla—mato  nel  Trentino il regno della democrazia, ci si dimentichi della
col tram Trento-Malè che si dice ancora in pericolo?  Nel  Trentino si può dire che c’è una serie di avvocati che
urna elettorale, come fanno per esempio nella Svizzera e  nel  vicino Vorarlberg, o che si continui la bella pratica che
osservazione delle cose nuove, che oggi siamo giunti —  nel  flusso continuo della storia — ad un periodo di
proietta la carta elettorale del Trentino). Noi abbiamo  nel  Trentino nove collegi elettorali per le elezioni politiche.
assoluta dei voti, conquista tutti nove i mandati. Noi  nel  partito popolare abbiamo avuto un 40.000 voti su circa
il Gazzoletti, quando gli emigranti trentini proponevano  nel  ’59 di mandare un delegato alla conferenza di Parigi.
di Parigi. Arriviamo così forse alla mancata tutela  nel  trattato di pace, della nostra produzione vinicola,
L’amministrazione provinciale poi è talmente ridotta  nel  personale di concetto che non può sviluppare un’adeguata
e la stessa compressione straniera hanno accumulato  nel  nostro popolo, chiamandolo al libero governo di se stesso;
Stato quello che dice Wilson della sua grande repubblica  nel  discorso sulla «liberation of peoples vital energies»: la
la fondatezza delle accuse mosse dai democratici, e  nel  campo cattolico il fortificarsi dell’idea essere necessario
l’intonazione anticlericale. Alla vigilia delle elezioni,  nel  comizio, il dr. Battisti, volgendo lo sguardo alla nuova
coalizione radicale si oppose una coalizione conservatrice.  Nel  suo programma erano i seguenti caposaldi: rispetto ai
tocca alcuni episodi elettorali dell’era democratica.  Nel  dicembre del 1895 i cattolici, all’ultimo momento, con
momento, con brevissima preparazione, raggiunsero  nel  terzo Corpo 300 voti, la metà circa dei voti radicali. Nel
nel terzo Corpo 300 voti, la metà circa dei voti radicali.  Nel  secondo corpo si ebbe una votazione-protesta degli
e qualifica come gazzarra una nobile lotta ingaggiata  nel  nome del principio di nazionalità». Tale rottura coll’ala
alle sollecitazioni di parecchi di ritornare almeno  nel  Consiglio, risposero con un diniego, osservando che il
dominante. A Trento — e purtroppo l’abitudine è antica —  nel  Consiglio civico per un consigliere intelligente ci sono
gli ordini del padrone. Le discussioni sono state abolite  nel  consesso di Trento. Tutt’al più si fa qualche discorsetto
di censo e di aspirazione dovrebbero dare l’indirizzo  nel  seno del partito liberale» e si parla della necessità di
che risale al 1889 e la riforma votata per l’ultima volta  nel  Consiglio comunale ai 3 settembre 1903, e che ora è in
Vorarlberg che ha copiato il sistema dalla vicina Svizzera.  Nel  Vorarlberg vige il sistema della lista obbligata. I partiti
le liste vengono pubblicate come liste riconosciute.  Nel  giorno elettorale gli elettori, se vogliono che il loro
altro sistema è quello delle liste libere o di concorrenza,  nel  quale caso non occorre presentare previamente le liste dei
Tale postulato rinvierebbe la riforma alle calende greche.  Nel  Vorarlberg si è semplicemente introdotta la proporzionale
Club popolare, affermando che si interesseranno della cosa  nel  senso voluto dall’ordine del giorno. Già nell’ultima
queste e di quelle organizzazioni. In Austria, in Germania,  nel  Belgio i cristiano-sociali in questi due ultimi paesi,
che l’Italia, a cui è appena congiunta, si lanci  nel  caos dell’esperimento comunista, mentre c’è tanta urgenza
d’attorno ci siamo dovuti dire spesso la nostra meraviglia  nel  vedere questa gagliarda fibra rinvigorirsi innanzi alle
resto comprendiamo la dispettosa meraviglia degli avversari  nel  vedere che noi benché siamo parchi per i nostri capi di
meccanici esecutori. E noi tutti invece, quanti lavoriamo  nel  campo cattolico, siamo qui uomini liberi che oggi come
siamo qui uomini liberi che oggi come altre volte  nel  nostro passato, nei momenti di debolezza o di differenza
dicessi io, non ci sarei andato. Battisti rispose ch’egli,  nel  caso che si recasse in Fiemme, accentuerebbe naturalmente
del commissario governativo, mentre ve ne sono altri che  nel  penultimo Consiglio dicevano indegno di ogni cittadino non
Stato e del «lasciate fare, lasciate passare», quasicché  nel  sistema economico capitalista, lasciato completamente
suo gruppo votò non solo per le spese della guerra ancora  nel  giugno 1917, ma organizzò addirittura le legioni polacche
tutti gli atti pontifici in favore della pace. Già  nel  settembre 1914 Benedetto XV scriveva: «Bastino le rovine
di pace...». Tali appelli il papa ripeté al 1° novembre e  nel  Natale dei 1914 esclamava: «Deh cadano al suolo le armi
appello più forte di quello che il papa dirigeva ai potenti  nel  primo anniversario della guerra? Rievocate quelle parole
leggemmo allora piangendo. «Nel nome Santo di Dio,  nel  nome del celeste nostro Padre e Signore, per il sangue
fece tale impressione che l’Austria ne proibì la ristampa  nel  «Bollettino diocesano». I socialisti allora, dall’Avanti
e depressa, ed inclusi in un altro Stato nazionale, infonde  nel  loro spirito un senso di delusione amarissima. Ma se
potrebbe condurre in pratica all’assurdo. Ma dovevamo noi  nel  momento in cui si rivelava che tutte le nazioni nel
noi nel momento in cui si rivelava che tutte le nazioni  nel  consesso di Parigi ricorrevano in misura ben maggiore a
e seminario tedesco e «completa trasformazione della scuola  nel  Tirolo italiano introducendo il tedesco, come oggetto
su questo terreno, lascino le diatribe infeconde e  nel  pieno esercizio delle libertà politiche impareranno ad
grave errore il non far tesoro delle esperienze già avute  nel  movimento cooperativo. 4. Viene ritenuto e richiesto in
già ai primordi della loro azione e il D.r Cappelletti  nel  congresso di Pergine presentò a suo tempo uno statuto per
ebbero lo scopo di classe se non il nome. Quattro anni fa  nel  convegno di Bolognano convocato dal Comitato Diocesano si
che la forza vitale del nostro movimento possa trovarsi  nel  modificare organizzazioni economiche esistenti o nel
nel modificare organizzazioni economiche esistenti o  nel  crearne di nuove. La vitalità dipende piuttosto
di giustizia e di fratellanza cristiana. La nostra fede  nel  rinnovamento della nazione è fede nei principi innovatori
la peur...». L’adagiarsi spiritualmente e materialmente  nel  presente stato di cose equivale a divenirne complici. Un
se ci mettessimo a parlare del Brasile. Ma l’errore sta  nel  metodo, e per questo ne facciamo cenno. Che cosa si direbbe
d’un tratto in questi ultimi tempi una questione austriaca,  nel  senso più largo della parola. La prima tappa era stata
largo della parola. La prima tappa era stata segnata ancora  nel  1863, quando il deputato on. Consolati presentava alla
le prime cattedre parallele della facoltà giuridica.  Nel  1899 il governo fece un passo in avanti e col voto
il dr. Francesco Menestrina e il dr. Giovanni Lorenzoni.  Nel  primo semestre infatti del 1900 il primo di questi giovani
un articolo, in cui osservava che gli studenti tedeschi  nel  loro fervore giovanile avevano sbagliato tattica e che essi
chiara per l’Università a Trieste. A Innsbruck, invece  nel  grande comizio del 7 novembre in cui erano rappresentati
i nostri deputati non perdessero alcuna occasione sia  nel  plenum della Camera, sia nelle commissioni o per via di
è certo, che il Governo si troverà sempre più stretto  nel  dilemma o di mantenere e completare le cattedre parallele
e la loro cultura, richiamandosi ai nostri grandi Padri, ma  nel  far sempre meglio dei tedeschi nel superare la loro
nostri grandi Padri, ma nel far sempre meglio dei tedeschi  nel  superare la loro cultura, vogliamo in poche parole una
domanda, o signori, ci è garantita dalla costituzione  nel  paragrafo 19 delle leggi fondamentali. La legge c’è, ma chi
la nostra debolezza esistesse di fatto, non si entrerebbe  nel  circolo vizioso di non concederci la cultura, perché non
già cominciano a pretendere. Gli studenti di quel partito,  nel  loro congresso del 18 settembre a.c. a Mezzocorona, vollero
destinato a buttare presto o tardi, e probabilmente  nel  momento più difficile della lotta, il flagello della guerra
— scrisse il Popolo — e specialmente la tassa sul pane. E  nel  novembre 1902, quando si ebbe in Consiglio il' voto per la
astratta e nella loro portata reale, e ha voluto precisare  nel  suo programma il punto di vista differenziale e
proclamarlo perché esisteva, hanno dovuto accorgersi,  nel  travaglio del dopo guerra, che la libertà in gran parte non
dove dovrebbe essere forte: nella tutela della legge,  nel  rispetto al diritto dei cittadini, nella garanzia allo
quando la lira italiana oscilla a 20 centesimi, e abbiamo  nel  nostro territorio almeno due milioni di italiani in più di
non contraddicono al concetto di libertà economica  nel  senso già espresso in confronto alla pretesa eco¬nomica
astratta e nella loro portata reale, e ha voluto precisare  nel  suo programma il punto di vista differenziale e
proclamarlo perché esisteva, hanno dovuto accorgersi,  nel  travaglio del dopo guerra, che la libertà in gran parte non
dove dovrebbe essere forte: nella tutela della legge,  nel  rispetto al diritto dei cittadini, nella garanzia allo
quando la lira italiana oscilla a 20 centesimi, e abbiamo  nel  nostro territorio almeno due milioni di italiani in più di
non contraddicono al concetto di libertà economica  nel  senso già espresso in confronto alla pretesa eco¬nomica
linguistico e a sud da quello politico, si affermavano  nel  campo della coltura.
e scolastiche. 3. Non si deve introdurre alcun mutamento  nel  regime degli enti locali prima che la rappresentanza
è dato principalmente dalla politica estera che investe,  nel  suo com¬plesso, i più gravi problemi dell’esistenza e dello
rapporti commerciali, di crearci una sfera di simpatie  nel  campo della economia, di stabilire quelle garanzie che
verso Oriente; noi dobbiamo riprendere il nostro posto  nel  Mediterraneo. È una politica: farla o non farla; con
sindacale di tutti i fattori della produzione,  nel  partecipazionismo e nell’azionariato operaio, agevolati da
come fu quello dell’ultimo decennio del secolo XIX  nel  quale il Centro germanico elaborò e fece votare la
dei gruppi democratici e popolari che si raccolsero  nel  febbraio del ’22 nella sede della democrazia. Fu là che,
ottobre 1922, a due anni dalla riunione che abbiamo citato  nel  principio, si credette in presenza di una minaccia della
è dato principalmente dalla politica estera che investe,  nel  suo com¬plesso, i più gravi problemi dell’esistenza e dello
rapporti commerciali, di crearci una sfera di simpatie  nel  campo della economia, di stabilire quelle garanzie che
verso Oriente; noi dobbiamo riprendere il nostro posto  nel  Mediterraneo. È una politica: farla o non farla; con
anche esercitato attiva opera di vigilanza  nel  campo della scuola intervenendo anche efficacemente in
quale proprio nella vita moderna è divenuta ancor più che  nel  passato la passione dominante. La causa prima della guerra
è invece dalla parte opposta. Se risaliamo più addietro  nel  secolo XIX troviamo invero che le cause di quelle guerre
ma non muore il militarismo il quale vive più che mai  nel  pensiero della revanche. È qui che la corrente
anche per la classe lavoratrice». Nella stessa rivista  nel  1905 Calver scrive: Non si può pretendere dal proprio paese
come abbiamo visto, sono i motori di questo treno, e non  nel  campo nostro vanno ricercati i macchinisti.
(applausi). Serva questo comizio a riaffermare tutti  nel  buon proposito a continuare tutti sulla buona via. Il
e diritto di natura, impresso dalla Divinità creatrice  nel  nostro petto. È anche diritto che ci perviene per la
mestatori e quegli emissari che vengono qui a parlare  nel  nome del Volksbuud! Non lasciamoci abbagliare da false
della cultura nostra, senza essere mai penetrati addentro  nel  midollo delle cose ed esserci chiesti veracemente che cosa
finisce alla caserma». Guardando molti che oggi militano  nel  partito dominante, si capisce che erano pronti a salire
del flusso e del deflusso. Ebbene, se ve ne sono anche  nel  nostro partito, noi dobbiamo trascinarli tutti verso il
del denaro. Questa teoria si basa su due fatti storici.  Nel  periodo dal 1520 al 1600 si ebbe pure un grande rincaro, e
tasso. La scuola rivoluzionaria vorrebbe vedere il rincaro  nel  protezionismo, nell’esistenza dei dazi di protezione per i
si riaffaccia più imponente che mai la questione sociale.  Nel  sistema economico si dibattono le grandi questioni morali».
una atmosfera di serietà e di oggettività necessaria  nel  momento in cui le nuove provincie devono poter vedere
non solo, ma dirige un negozio di produzione e di consumo,  nel  quale si fissano i prezzi della luce, del gas, dell’acqua.
ricorda l’azione del comitato tramviario di Fiemme,  nel  quale era rappresentato anche Cavalese, l’opera del
finanziaria ricorda ch’egli già nella seduta del consesso  nel  luglio 1912 ha dichiarato di non essere compito dei
poiché dell’esperienze fatte in queste si è approfittato  nel  calcolare il costo della ferrovia di Fiemme e di Cembra.
ripartizione di esso fra i comuni che sono rappresentati  nel  consesso. Nessuno, ch’egli sappia, ne parlò mai quando si
Ciresa propone alla votazione un ordine del giorno  nel  quale Si proclama il volere di Fiemme di avere... prima
e la gente esce commentando vivamente. L’impressione  nel  paese, non avvezzo ai contraddittori, è grande e del tutto
fascismo locale. Nella campagna abbiamo visto fascisti che  nel  ’19 scrivevano e stampavano: «Noi dichiariamo la guerra, la
completamente ai margini della vita pubblica. È bastato  nel  comizio di Vermiglio che un giovane prete si mostrasse ad
che è quello della pacificazione e della concordia  nel  paese? Finora questa auspicata meta non è raggiunta e
parlamentari per la formazione dei governi, il partito  nel  paese, per le sue idee, per la figura politica, per la sua
dall’assemblea, la quale dà loro l’incarico di cooptare  nel  seno della commissione due membri delle organizzazioni di
i quali in base al paragrafo 19 dello statuto sociale,  nel  primo anno non pagano tasse ma vengono calcolati come soci.
i barbari scendano d’oltre le frontiere; essi vengono su  nel  bel mezzo dei popoli presenti». E così, o signori, le voci
sociali ed educativi, l’arte —— e qui parlo dell’arte  nel  suo significato estetico universale —— seguendo
causa l’anarchia intellettuale invadente si è ritirata  nel  suo tempio vi si è fatto un culto naturale, indipendente
fine a sé stessa, col diritto di spaziare liberamente  nel  campo della natura sensibile, senza alcun ritegno
parve una bella donna delicata, la quale, coi piedi  nel  fango, guarda con gli occhi languidi verso il cielo ove in
di Hartmann l’ultimo fine morale era ricacciare l’essere  nel  non essere, ossia il suicidio collettivo. Poi venne
di tutte le questioni sociali essere evidentemente  nel  Vangelo; era Ferdinando Brunetière che dimostrava la
ai primi passi del secolo XX, ad una riscossa cristiana  nel  campo della cultura. Solo a questo patto il rinascimento
è doloroso il vedere come il pretendere maggior equanimità  nel  giudizio degli uomini e degli scritti, il domandare che la
sono dovute alla nostra propaganda; cosicché sedendo  nel  settore di minoranza, potremmo spesso ripetere come Thiers:
clericale o, come si diceva in Francia, «parti religieux»,  nel  senso di una organizzazione politica al servizio di
sbattuti, dispersi in paesi lontani, fra nemici astiosi,  nel  bisogno di tutto, e la rabbia dei nostri soldati che
in Austria esisteva, mediante le curie, il voto plurimo.  Nel  breve periodo fino alle elezioni il governo ha assicurato
la ragione fondamentale della nostra opposizione sta  nel  sistema di governo attuato e coerentemente sviluppato dal
sbocco di S. Lugano. Male a proposito vennero ricordati  nel  recente comizio i patti gebardini del 1110, perché essi