Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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abbiamo veduto che questa idea non è sostenibile. Wright,  Kant  e Lambert dissero molto sulla natura dei sistemi che
importanza, che può già riattaccarsi ad ARISTOTELE, e che  KANT  ha posto a fondamento della sua «Logica trascendentale»; ma
alla tesi di  KANT  che nega l'esistenza di un oggetto reale rispondente alla
elementi filosofici sarebbe, secondo il paragone che il  Kant  desunse da una favola antica, simile ad una testa senza
nostro tempo, esistono tutt’al più per essere cancellati.  Kant  considerava l’olfatto «il più superfluo e ingrato di tutti
 KANT  lavorava a dimostrare il carattere psicologico
che la "reale natura" dei diritti domestici concepiti da  Kant  sia rimasta vittima di fraintendimenti e letture errate,
fin dei conti riaperta la porta a quella Metafisica, che il  KANT  voleva condannata per sempre.
collegare non ne risulteranno provate. Il dilemma che  Kant  pone fra la loro accettazione e lo scetticismo è
non viene infirmato il valore della rivoluzione operata da  KANT  verso l'antica metafisica. Interpretando largamente lo
idee; e pronunziando, per es., le parole mistiche di  Kant  credettero di essersi inoltrati nella scienza dell'uomo; e
valido per tutti, è possibile fu la posizione di  Kant  e di Hegel ma è anche sempre più difficile da sostenere.
fine del Settecento  Kant  e Laplace proposero l’ipotesi che stelle e pianeti
ma, procedendo a ritroso, si potrebbe arrivare fino a  Kant  l’occhio non è mai vergine né innocente. Ciascuno di noi
scuole di Spencer, di Hartmann, di Darwin, di Haeckel, di  Kant  ecc. Così abbiamo sostenitori dell'evoluzionismo il Grassi,
un complemento e un ulteriore sviluppo nella teoria di  Kant  (1755) della genesi del sistema planetario da una nebulosa
priori di Kant. Al meccanismo inderogabile di causa-effetto  Kant  contrapponeva che il principio di causalità era conosciuto
Essa è tanto difficile che alcune espressioni, ad es., di  Kant  e di Fichte, sulla morale categorica o trascendentale, sono
quel profondo sentimento del giusto o del dovere. Emmanuele  Kant  esclama: «Dovere! Meraviglioso pensiero, che non operi nè
influenza sulla speculazione del secolo decimonono EMANUELE  KANT  e AUGUSTO COMTE, attinsero in gran parte la loro forza ad
quando  Kant  ha insegnato che il tempo è una categoria a priori, che lo
e più tardi l'individualismo della rivoluzione e di E.  Kant  disgrega e polverizza la società del secolo XIX; ed oggi il
l'avversa, che non si sa che cosa pretenda da lei.... E il  Kant  resta aperto sul tavolino, e la pipa si spegne, perchè mi
La strada era già stata aperta, del resto, dal concetto di  Kant  di sublime: cioè di qualcosa che causa un’emozione
persona. La seconda ragione fondativa è merito di I.  Kant  ed in fondo può essere interpretata come una applicazione
che è la censura, che giustamente gli fece il  Kant  (5). Ma da prima, stabilito che tutti gli enti mondiali
ebbe Aristotele (1). E di vero, che anche la partizione del  Kant  sia dialettica anzichè ontologica , si rileva da questo,
dell' essere. Così dal pensare, cioè dal giudicare, il  Kant  si sarebbe potuto sollevare alla vera teoria dell' umana
dalla mente lavorata e prodotta. Onde il dialettico  Kant  diede nell' eccesso opposto a quello in cui avea peccato il
a quello in cui avea peccato il dialettico Aristotele. Il  Kant  s' accorse che le cognizioni che cadono nell' umana mente,
è pur singolare a vedere con quale leggerezza e sicurtà  Kant  ammette questo principio. Egli avrebbe dovuto darsi tutta
quelle che sono da noi distinte. I sensisti adunque, e  Kant  con essi, cadono fra l' altre in questa inconseguenza, che
non è lo stesso tempo. Laonde quel tempo puro di cui parla  Kant  come necessario a conoscere il tempo empirico, non è il
intellettivo? Quei filosofi che l' asseriscono come  Kant  (1), confondono il concetto dello spazio collo spazio. Che
ma che lo spazio stesso sia un concetto, questo è falso. 5  Kant  dice che [...OMISSIS...] , e con ciò intende provare la
» «( Antrop. , II; Psic. p. 554 e seg.) ». 6 Finalmente  Kant  crede che senza spazio e tempo non si possa pensare, non si
da ogni spazio e da ogni tempo. Dal quale errore di fatto  Kant  ritrasse un grande svantaggio nella deduzione delle sue
alla derivazione de' concetti fondamentali della mente che  Kant  appella categorie. Kant primieramente confonde i giudizi
fondamentali della mente che Kant appella categorie.  Kant  primieramente confonde i giudizi co' concetti , descrivendo
iscoprire i concetti puri dell' intendimento » ». 1 Dicendo  Kant  che giudicare (sinonimo di pensare) è conoscere per via di
i giudizŒ «( Psicol. , n. 1006 e seg.) ». 2 Non avendo  Kant  conosciuta la differenza essenziale che passa fra il
di giudizio ossia per via di affermazione. All' incontro  Kant  dice ancora, che tutto si conosce per via di giudizŒ. Ella
intuirla tale quale gli è data (1). Erra dunque grandemente  Kant  sopprimendo una delle due grandi classi del conoscere
che quelli somministrati dall' esperienza dei sensi.  Kant  professa espressamente questa dottrina, e con essa
che i concetti non fossero che collezioni d' individui (1).  Kant  venne allo stesso, ma il disse più oscuramente, usando il
essenza possono essere conosciute. 5 Trasportando adunque  Kant  nei concetti le proprietà dei reali, che coi giudizŒ si
L' aver dunque sommessi i concetti ai giudizŒ, pose  Kant  sopra una falsa strada, e gli impedì interamente di
1 Queste quattro grandi classi di giudizŒ ci sono date da  Kant  sulla sua parola, poichè non fa alcun ragionamento che
classificazione deve avere una base sola »; e quella di  Kant  varia di base. Perocchè la divisione de' giudizŒ in
sovente ne' ragionamenti di Kant. 3 Nella tavola di  Kant  entrano giudizŒ semplici , e giudizŒ composti di più
entrare nell' altro ». Ma nella tavola de' giudizŒ data da  Kant  i giudizŒ categorici ed i giudizŒ assertorii entrano
ne' giudizŒ affermativi , e così pure i giudizŒ che  Kant  chiama generali, particolari , e singolari non possono
che riceve il più e il meno. S' aggiunge che le forme di  Kant  non comprendono che concetti ideali, negativi; sicchè il
Kantiane; veniamo dunque alle idee della ragione. Come  Kant  derivò i concetti dell' intelletto da giudizŒ (1), così
soggettiva) e farne uscire i concetti, è secondo  Kant  la funzione dell' intelletto , e chiama questo risultato la
ragionare, è la funzione della ragione. Il raziocinio per  Kant  è « « un giudizio ( conseguenza ) che viene determinato
ultime del ragionamento. Ma non si creda per questo che  Kant  attribuisca per ciò alla ragione alcuna virtù di far
con qualche stiracchiatura (1) queste tre categorie pretese  Kant  di dedurle dalle tre classi di giudizŒ categorici,
egli non esiste che come tale, cioè come sostanza ». Ora il  Kant  dice che questa conclusione è dedotta per sophisma figurae
della sostanza «( Psicol. , p. 104) ». Dopo aver dunque  Kant  preteso di dimostrare, che non già l' umano individuo, ma
ossia conflitto di tesi apparentemente dogmatiche.  Kant  adunque pretende di cogliere in contraddizione la ragione
delle contraddizioni. L' alta persuasione che dimostra  Kant  di sè stesso arriva a tutto ciò, ed ecco adunque, come la
solo una parola: la ragione non parla così. Perocchè certo  Kant  in nessuna maniera può dimostrare direttamente, che così
provino la limitazione della ragione stessa, come pretende  Kant  che provino per uno scambietto, e molto meno la sua
proprie della stessa ragione, (il che veramente asserì  Kant  ma nol provò, perchè non poteva in modo alcuno provarlo),
e mettiamo a prova il valore degli argomenti coi quali  Kant  intende provare le une e le altre. La prima tesi si è che «
sia finito » ». Che il mondo abbia cominciato, si prova da  Kant  discretamente; e noi l' ammettiamo pel suo e per altri
pel suo e per altri argomenti. Che lo spazio sia finito,  Kant  lo prova dalla supposizione che egli fa, che lo spazio non
sui corpi come le linee ed i punti. Onde l' argomento di  Kant  prova che sia limitato quello spazio che è occupato da
come anco provano gli argomenti addotti precedentemente da  Kant  per provare la tesi. Onde il sofisma kantiano qui si rileva
A provar poi che il mondo non può aver cominciato,  Kant  parte da questa proposizione che « « il cominciamento è un'
a quel cominciamento, perchè non vi ha successione. Ma  Kant  dirà, « « che si può immaginare una successione e questa
fondo eterno, e non mai cominciato. Quindi il sofisma di  Kant  consiste anche qui nel mutare il soggetto della
nè hanno parti in atto, essendo un puro sbaglio di  Kant  (comune però ai suoi maestri o condiscepoli, i sensisti) il
semplici, e composti di semplici. Finalmente erra di nuovo  Kant  quando pretende che « « la composizione non è che lo stato
parti semplici, e nulla esiste di semplice » ». Questa tesi  Kant  si fa a provarla con due argomenti i più sgangherati. Il
argomento, è il solito pregiudizio sensistico, su cui il  Kant  fabbrica tutta la sua dottrina. Ciò che abbiamo detto
azione. Un secondo errore contiene il ragionamento con cui  Kant  pretende provare questa sua antitesi, ed è che se vi ha la
si riferisce a un essere assolutamente necessario » ». Ora  Kant  dice con ragione: « « che ogni condizionato presuppone,
sensibile, e guidarci nel farne uso più utilmente.  Kant  dichiara assai frequente quest' ultimo fine della sua
Deh! con che tuono di severo cipiglio non garrisce qui  Kant  i sofisti, i quali danno biasimo e mala voce a quella
Dopo di ciò veniamo all' ultima parte della satira che  Kant  tanto industriosamente compose della Ragione. La ragione
intelligente suprema causa di tutte le cose. Ma qui entra  Kant  a soccorrerla, e come egli la liberò dalle illusioni
si credette fin qui poter provare l' esistenza di Dio. Così  Kant  s' applaude d' aver tratto d' inganno la ragione! Ma se
serie delle condizioni di tutti gli oggetti del pensiero?  Kant  crede che a ciò basti il fingere che vi sia Iddio: quest'
vi sia Iddio: quest' idea, chiamata da lui Ideale, secondo  Kant  può servire di regola alla ragione per riuscire a quella
sarà verace, ma sarà finta e illusoria. A questa difficoltà  Kant  in sostanza risponde consigliando la ragione a rinunziare a
prima confessata e lungamente stabilita della ragione pura,  Kant  aggiunge, che, quantunque gli enti limitati non mostrino d'
Dio per chi non vuole rinunziare alla ragione. In appresso  Kant  passa a sostenere, che, quantunque l' idea di Dio non provi
inganni? Sebbene adunque in niuna parte della sua filosofia  Kant  possa fuggire le contraddizioni, tuttavia in niuna parte
ragione sufficiente di tutti i concetti dell' umana mente.  Kant  espose il problema della ragione così: « « trovare l' unità
gli oggetti che esse mai presentassero all' uomo.  Kant  si tolse con ciò di filosofare liberamente, legato alla
agli atti limitanti, determinanti, particolareggianti. Onde  Kant  qui mostra d' aver approssimata la verità; ma egli
perocchè una cosa possibile è un concetto o un' idea. Se  Kant  avesse parlato con proprietà, non avrebbe avuto dopo da
maniera di conoscere non appartiene alle idee, a cui solo  Kant  pone mente. Questo filosofo dunque sbaglia: 1 nel credere
farci conoscere la positiva essenza di quest' oggetto; erra  Kant  di nuovo nel pretendere di dedurre l' impotenza di provarci
forma, trattandosi di cose possibili. Riconosce adunque  Kant  la necessità di un' idea, fondamento di tutti i concetti
un' idea primitiva e semplice, avrebbe dovuto guardare  Kant  dall' errore di esigere per fondamento di detta
è la sapienza in generale. Della quale difficoltà lo stesso  Kant  ebbe sentore; e fu costretto a confessare che la
. Lasciando però da parte questa contraddizione,  Kant  aveva riconosciuto che « « il concetto universale d' una
mal fatto. Concludiamo: la partizione dell' ente tentata da  Kant  è dialettica come quella di Aristotile, e non ontologica:
sensi dessero all' uomo degli oggetti reali: onde venne a  Kant  l' assunto di dover spiegare tutte le operazioni dell'
atto a dare argomento ad una scienza completa, come pare a  Kant  «( Psicol. , 1 7 5) » (1). Per soddisfare alle esigenze del
, i filosofi tedeschi lavorarono i loro sistemi da  Kant  fino a Hegel. Kant imbevuto del sensismo del suo tempo
tedeschi lavorarono i loro sistemi da Kant fino a Hegel.  Kant  imbevuto del sensismo del suo tempo aveva accordato, senza
contenga in sè la ragione di sè stesso. Così appunto quando  Kant  uscì a dire, che, quantunque la serie degli eventi mondiali
ed ecco perchè. Fichte e i fichtiani ragionano così: «  Kant  ha smembrato il pensiero, come pensiero, in antinomie,
nè pure il paralogismo , le antinomie , e l' ideale che  Kant  attribuisce alla ragione. Nel sistema di Fichte adunque è
sistema veniva da essa necessitato; o doveva consentire a  Kant  che ogni ragionamento a priori non fa conoscere oggetti
di sofisti, assai simili a quelli della Grecia, di cui  Kant  è il fondatore (2). I dati erronei ed arbitrari da cui
disponendole con altra simmetria. La critica che Hegel fa a  Kant  è quella che gli avea fatto Fichte: l' essersi quel
tedeschi. Egli si sforzò di ridurre le categorie di  Kant  alle due leggi di causa e di sostanza, cui restringe poi ad
 Kant  riconosceva due meraviglie nel creato: il cielo stellato
che, secondo Tracy, percepisce i rapporti. Per converso,  Kant  e Fichte si circoscrissero alla riflessione e rigidamente
publica di Cartesio dura solamente tredici anni; Locke e  Kant  erano già quasi sessagenarj quando posero in luce il loro
Manzoni per Proudhon, D’Annunzio o Zola, né san Tommaso per  Kant  o Nietzsche, né il nostro apostolo latino san Vigilio per