senso che si dà etimologicamente a questa parola... Villano, cioè uomo di villa, ossia contadino..." "Io sono ignorante e so soltanto che villano vuol
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"Sì, ma io non resto qui come un allocco?" concluse il Viceré che era riuscito a far scorrere il pannello dietro di lui mentre Giovanna si spaccava
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, che si ricordava del povero sorcio ucciso dal gatto davanti a' suoi occhi. - No: vengo dai tetti, io. - O perchè sei tutto bigio, mentre io sono
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s'interrogaron l'un l'altro e poichè appartenevano tutti alla banda di via Pal si raggrupparono intorno a Boka. — Io non so che cosa può essere — disse il
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? — Certo, Madurer. Ma prima bisogna che ne parliamo, io e te. Bisogna che decidiamo quali sono i nostri desideri. Facevano molti giochi insieme, si
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. — Benedetto sia il suo ricordo. Dopo un'occhiata veloce al fratello maggiore, Giovanni disse: — Ma io credo, signore, che nostro padre non potrebbe
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Io sono nello studio della lingua, come in ogni altra cosa, un uomo d'ordine, e in questo vo fino alla pedanteria. Fin da quando principiai, mi
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, perchè sapevo che il freddo e la fame avevano spinto i lupi in pianura. Va bene. Io mi ero sempre riso dei lupi: ne avevo ammazzati alcuni con una
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L'Ingegnere narra l'episodio della spilla. - Io ero un ragazzo orfano e povero - seguitò con un sorriso pensoso l'ingegnere - e mi adattai a tutti i
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insegnamento. Sergio era molto intelligente, Cherubino, come si è detto, molto forte. «Io, pensava Sergio, con molta ginnastica diventerò forte quanto lui
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, e tutti quelli che l'udivano si meravigliavano altamente della sua sapienza. Maria gli disse: - Figlio, perchè ci hai fatto questo? Il padre tuo ed io
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vuoi che ti faccia? - Signore, fa che io veda! - fu la risposta. - Vedi! - replicò Gesù; - la tua fede ti ha salvato. - E subito il cieco riacquistò la
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io fonderò la mia Chiesa, e nessuna forza mai la potrà distruggere; e ti darò le chiavi del Regno dei Cieli. Con queste parole Pietro era stato
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morte, disse loro: - La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo a chi rimetterete i peccati saranno
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nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Io sono con voi fino alla fine del mondo. Detto questo, sotto i loro occhi, si sollevò in
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- Vorrei anche io correre come il vento - aveva risposto con tristezza Pino, mostrando il bastone di platano al quale si appoggiava. Un sergente dai
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e conservarli sulla buona strada che li farà procedere su quella del loro padre; ma non mi resta a dir altro che io muoio contento di aver fatto
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debole ancora, egli lo esaminò da capo a piedi, con un solo sguardo: poi gli domandò: - Tua madre sarebbe contenta, se io ti mettessi nella lista dei
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SÌ, LO dico chiaro e tondo: devo chiedere scusa. Sulle prime avrei voluto farne a meno e svignarmela. Io, l'autore di questa storia, devo scusarmi
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. - Non scherzo, ragazzi! Io penso seriamente a una spedizione punitiva. Occhio per occhio, dente per dente! Non capisco perché dovremmo esser sempre noi i
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che, per colpe vostra, io domattina mi riempia le saccocce dei pantaloni di patate lesse invece che di pagnotte? Ora tornate di galoppo dove le avete
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girare è questo?» bisbigliava. «Non è fatto l'uomo per andare dritto per la sua strada, da un punto all'altro, come fa la luce del sole, e non come io
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piante, le siepi, o almeno i fiori della strada? Per quanto io vedo, signore, essi chinano il capo, o nascondono i petali dietro tronchi o zolle, ma
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intanto io sterilizzo i biberon per la poppata. - Va bene. A chi tocca? - Amanda girò lo sguardo tra le culle, come se da lì qualcuno potesse risponderle
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figlia... Se sua madre è proprio... - si agitò l'Ernesto, impappinandosi. - Io penso... io temo... - Lo è, lo è, vi dico... Avete letto o no, questi
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innanzi, risparmiando anche qualcosa nelle buone annate. Ma ora i risparmi son consumati; io non valgo più a nulla: come si camperà? Chi lavorerà in mia
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bellissimo sorriso. — E smettila di abbaiare! — continuò Massimo. — È il mio stomaco che abbaia, io non ne ho colpa, — rispose il povero Piuma. Per
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specie di re. E chi ti dice che io non sia ricco? Guarda, questo è argento. — No, dicevo cosí, perché il tuo giacchettino mi pareva un po' scucito
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molto cattiva, e la mia mamma mi diceva sempre: « Se continui, chiamo il Gran Topo nero ». Io tremavo, e stavo zitta. Ma una volta continuai, e il Gran
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zampetta? » Io gliela porsi tremando. Egli mangiò la briciola piano piano, poi si sedette e si mise a fare la calza, e se ne andò. — E poi? — chiese
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. - Parlerò io con tua madre. Ti attendo a casa, più tardi. - Per le lettere? Mia madre non vuole. - Non dirle niente. Vieni: Lascia fare a me. Cuddu trovò
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portafoglio il fazzoletto lacero smunto e glielo agita dinanzi al naso. - E adesso guarda come io ho avuto caro il tuo dono. - Pare di no, tanto è
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terra: io ti adoro. Tu mi hai colmato di benefizi, mi hai dato la vita, i genitori. Mi hai dato un'altra vita anche più preziosa: la vita dell'anima
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I sogni di Giuseppe Un giorno Giuseppe raccontò innocentemente ai fratelli il sogno che aveva fatto durante la notte. - Fratelli, io ho sognato che
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Giuseppe vicerè d' Egitto Giuseppe, uditi i sogni, disse al Re: - Con la luce del vero Dio, io te ne darò la spiegazione. Le sette vacche grasse e le
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contenersi ed esclamò - Io, io sono il vostro fratello Giuseppe, che voi avete venduto! Quale spavento ne ebbero i fratelli! Ma Giuseppe, che era buono
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pensiero del nuovo Doge fu questo: - Come potrò io permettere che mio padre si inginocchi dinanzi a me? Per questa ragione, decise di porre una croce d'oro
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. Io sono il tuo fratello Nino e ti mando tanti baci». Lega il biglietto al cordoncino del pallone e schiude le manine. Il pallone fa una capriola e
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cannoni; ma al contrario di questi balillini, che marciano con un vero moschetto a spall'arm, io dovevo contentarmi dello schioppetto di latta e di
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cambiare colore nè sorriso. Io la vidi. l'ammirai nel suo fermo contegno e me la presi.
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prendono l'aria rincrescevole, ma il fanciullo si impettisce. - È morto da eroe il mio babbo! Medaglia d'oro alla memoria. L'ho io, la medaglia. Il
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covasse la Regina. - La cosa parve strana. Ma la Regina, curiosa, disse: — Lo coverò io. - E se lo mise in seno. Dopo ventidue giorni, sentì rompersi il
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nostra figliuola. Ce la scambiarono quand' era in culla. Che ne facciamo di questo mostro? Io direi di farla ammazzare. - Il Re non ebbe animo di
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1. - QUO VADIS?, di E. Sienkiewicz. 2. - UN CAPITANO DI QUINDICI ANNI, di G. Verne. 3. - IO, LORENZO, di A. Bordiga. 4. - PICCOLE DONNE, di L. Alcott
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sempre più aumentato. Infatti, non appena stette bene andò dal Duca zio e gli disse: - Zio, dite quel che volete, ma io stasera voglio che mi prestiate
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Io andai da un barbiere, mi feci tutta scorticare e sotto mi tornò la pelle fresca come a quindici anni. Poi andai da un cavadenti, mi feci levare
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. Maristella ed io saltiamo sulle bici e ci lanciamo all'inseguimento. Nerone ci segue senza un attimo di esitazione. Nelle curve la borsa si inclina
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avevo paura. Ma io volevo risponderle col silenzio. È andata via borbottando, convinta della sua idea. Hanno suonato di nuovo. Questa volta era
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- Posso fare io una domanda? - Certo, Nadir. - Perché gli extraterrestri si chiamano così? - Perché non abitano sulla Terra. Extraterrestri, infatti
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e religione uguale ai bambini arabi. La mia amica Maristella dice che sono come disegnato a matita, non so cosa voglia dire. In Italia sono diverso io
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