tutto fu immensa, come oggi possiamo ben constatare. Tutta la biologia venne rinnovata e vivificata, e si sviluppò rigogliosa dando origine a vari
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vicine. Questo continente deve essersi staccato dal continente eurasiatico con cui un tempo fu connesso, prima che vi immigrassero i Mammiferi
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tempo fu anche la teoria comunemente accettata nel ciclo di civiltà a cui apparteniamo.
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della Bibbia, Genesi, la creazione del mondo sarebbe avvenuta quattromila anni prima del tempo in cui il libro fu scritto, e avrebbe richiesto sei
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del gruppo della iprite, hanno forte azione mutagena. Non appena questa scoperta - che inizialmente era protetta dal segreto militare - fu resa pubblica
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Fu ripreso in considerazione il principio di Hardy-Weinberg, enunciato fin dal 1908 dagli autori di cui porta il nome, e a cui nessuno aveva prestato
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incroci. La condizione positiva è dunque l’isolamento, a cui dagli antichi evoluzionisti fu riconosciuta, non erroneamente, tanta importanza. L
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E non è valida la critica che fu mossa a questa interpretazione: essere il carattere visibile o non visibile sullo sfondo riferito soltanto alla
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. 30, 31), comune in Inghilterra, dalle ali di color grigio maculato di bruno, che si confonde perfettamente con la corteccia degli alberi. Nel 1850 fu
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persino Aristotele, il grande naturalista e filosofo greco, che fu maestro di Alessandro Magno, e che Dante chiama « il maestro di color che sanno ». È
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La interpretazione scientifica dell’evoluzione fu invece quella fornita da Darwin, e soprattutto dal neodarwinismo. Il mutazionismo di De Vries recò
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Il primo a porsi il problema in termini scientifici fu il celebre medico e poeta aretino Francesco Redi, che si propose di risolvere la questione
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particelle organiche che si distaccano dalle erbe, o altre sostanze messe in infusione. Questa ipotesi fu sostenuta in base a osservazioni ed esperimenti
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proprie degli esseri viventi. Fu soltanto nel secolo XIX, all’epoca di Pasteur, che la generazione spontanea venne considerata - qualora la sua esistenza
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L’affermazione fu accolta con il massimo scetticismo dai geologi più eminenti, quali A. Brongniart, e una Commissione nominata dalla Académie des
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presenta caratteri nettamente scimmieschi. Si pensò trattarsi di una specie particolare, che fu nominata Eoanthropus dawsoni, ma non si sapeva dove
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Un’altra sensazionale scoperta fu fatta nel 1925 da R. A. Dart a Taungs nel Sud Africa: un cranio di un Primate di tipo antropoide, con alcuni
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Nel 1974 una spedizione americana, condotta da D. Johanson, scoperse nel triangolo di Hafar, in Etiopia, resti di un australopiteco a cui fu dato il
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’uomo; e fu su questo tronco dell’albero della scienza che si è alzato il trono della sua potenza: più egli ha saputo, più egli ha potuto: ma altresì
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Wolfgang Goethe, che per tutta la vita fu un appassionato cultore delle scienze naturali, aveva contribuito a questo concetto con osservazioni
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vertebre modificate e saldatesi insieme. È la cosiddetta «teoria vertebrale del cranio», che fu poi sviluppata da L. Oken e da altri morfologi e che ebbe
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così la celebrità. Nel 1779 fu nominato membro dell’Accademia delle scienze e nel 1781-82 il Buffon lo incaricò di accompagnare il proprio figlio in un
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nei giovani anni aveva avuto come botanico. Preparò così la sua grande opera: Storia naturale degli animali senza vertebre, il cui primo volume fu
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tempi si parlava di «trasformazione» e «trasformismo»: il termine «evoluzione» fu usato, nell’accezione oggi corrente, da Darwin, che lo desunse da H
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La decadenza fisica e psichica del vecchio Lamarck fu lunga e penosa. Negli ultimi anni divenne cieco, e poté continuare a scrivere e a correggere le
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cielo di Parigi fu assunto come precettore del figlio del conte d’Héricy e si trasferì nel castello che questa famiglia possedeva presso Fécamp in
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edizioni, e l’autore iniziò poi la pubblicazione di una monumentale Iconografia del regno animale, che fu terminata soltanto dieci anni dopo la sua
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— che fu accettata e sviluppata da alcuni geologi, come il D’Orbigny — sia inadeguata a spiegare i fatti messi in luce dalla paleontologia. Ma, se
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, allora avrai il mio consenso» . La persona di buon senso fu presto trovata: lo zio Jos. Di lui dice il nipote:
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dicembre 1831 e fu di ritorno a Falmouth il 2 ottobre 1836. Si diresse verso l’America meridionale, visitando Teneriffa, le isole del Capo Verde, e
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diventa più o meno comprensibile. Avevo portato con me il primo volume dei Principi di geologia di Lyell, che studiai con cura e che mi fu utilissimo per
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sviluppò con l’attività esercitata durante il viaggio. Ciò mi fu confermato anche da una frase di mio padre, osservatore acutissimo, disposto allo
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Per molti, per i giovani soprattutto, la pubblicazione dell’Origine delle specie fu come una rivelazione, una folgorazione. Le scienze naturali
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; questo fu poi ampliato nell’estate del 1844 in uno scritto di duecentotrenta pagine che poi feci ricopiare accuratamente e che ancora posseggo.
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quanti più fatti mi fu possibile, specialmente quelli relativi alle forme domestiche, mandando formulari stampati, conversando con i più abili giardinieri
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pochissimo l’attenzione, e l’unica recensione ch’io ricordi fu quella del professor Haughton di Dublino, il quale sentenziò che tutto ciò che in esse si
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eseguite nel corso del suo viaggio, l’idea che le specie si vadano modificando poco alla volta. Questa idea fu suggerita da osservazioni paleontologiche
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domestico, libro che però apparve solo al principio del 1868. Il ritardo fu provocato in parte dalle malattie frequenti - una delle quali durò sette mesi - e
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intesa in senso assoluto, e purché non si ritenga che fu importata da un essere estraneo. Il quale ultimo pensiero però facilmente si presenta alla
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fondamentale per cui il lamarckismo fu respinto e messo in ridicolo da lui e anche da Huxley. Si cerca una interpretazione naturale, scientifica, dell
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declino delle facoltà mentali fu esaudito. In quel giorno cessò di operare una delle menti più potenti dell’umanità. Il suo lavoro ha esercitato un
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opere di Darwin vennero poi tradotte, fra il '62 e il '76; ma nel luglio del 1870 fu rifiutata al Darwin la nomina a membro corrispondente dell
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L’antievoluzionismo (voglio dire l’antievoluzionismo su base scientifica, biologica) fu sostenuto da vari autori, fra cui ricordiamo R. Owen, St. G
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Dove, invece, la polemica si accese violenta fu sulla estensione da dare alla teoria, e soprattutto sulle cause dell’evoluzione. Il numero degli
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La teoria della selezione naturale, operante su piccole variazioni individuali, fu tosto sottomessa ad acute critiche. Una delle più fondate è la
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(fu - si disse - più darwinista del Darwin) e non ammette né il principio lamarckiano, né l’azione di qualsiasi tendenza interna orientatrice dell
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importanti. Fu un botanico olandese: Hugo De Vries, il quale osservò una popolazione di una pianta ornamentale, Oenothera lamarckiana, che si era
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salti», anziché a piccoli, insensibili passi, ebbe una notevole fortuna e fu presa in seria considerazione da molti biologi, pur non essendo essa stessa
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scientificamente dimostrata, fu facile impresa ai critici dimostrarne l’inconsistenza. Dimostrare cioè che molte, troppe difficoltà venivano superate con voli
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mista o intermedia. Infine anche questa fu ricondotta entro lo schema mendeliano. Ma certo si è che parecchi genetisti, nei primi decenni di questo
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