di tutte queste menzogne. - L' intenzione era buona, però, - obietta Alano. - Non erano bugie cattive, - aggiunge Maurizio. - Una bugia è sempre
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Maria non può far nulla. La trattengono nella stanza da studio e la obbligano a giocare come quando erano piccoli. Francesco intanto è scomparso
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occhi celesti, che intanto erano scomparsi, fanno una nuova apparizione. È una bambina, come ha detto Maurizio, una graziosa fanciulletta di sei o sette
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s'apriva, a doppii e massicci battenti, sull' angolo che fanno la piccola piazza e la principal via del paese. I soliti frequentatori ne erano il signor
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inutili quelle quotidiane cure che prima erano per esse abitudine e necessità. Intanto credevano che anche Arnoldo le avesse dimenticate, non vedendolo più
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, attraversarono la strada, e vennero difilati a loro. Erano il dottore e il deputato politico del paese. I quattro si fecero le solite scambievoli
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traghettò a ****, dov' erano i cavalli di suo padre Qui giunto, condusse fuori uno svelto e brioso leardo; montò in sella, e seguitando i sentieri lungo la
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dolore, s'erano snodati, e le si sparsero giù sulle spalle e sul grembo, a somiglianza d'un nero velo. Intanto continuava a martoriarsi ne' suoi terrori
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e il vedere gli altri apparecchiarsi a' piaceri del domani, feste e piaceri che non erano per lei! E quante volte desiderò di trovarsi a casa sua, al
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dolcezza scopriva involontariamente la fiducia del suo cuore. Erano quattr'ore dopo mezzodì, quell'ora in cui la nostra città è così malinconica e tetra
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tavola a cui sedeva, e su la quale erano spiegate le sparse lettere e carte. Il cameriere non ardì far nessuna osservazione. Ma Elisa, che per
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, ricomparve su l'uscio, tenendo sotto il braccio un piccolo fascio di carte, e alcuni libri (erano le memorie, il breviario , un vecchio Dante, e la
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prima, da lei non ancora dimenticata; ma poi, per amor di bene, non seppe dir di no. Una mattina, erano uscite di buon' ora le due donne per andare
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inclinazione. In vece la compativa, e procurava, con certe sue ragioni, di consolar quella fede e quell' ingenua aspettativa, ch' erano quasi la vita
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fratello e sua madre erano morti, e dov'ella stessa aveva amato e sofferto. Una mattina dunque, colse il buon punto che la vedova amica, donna, come
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due ciocche di capelli biondi artificiali; uno sciallo nero le copriva le spalle magre e la persona; e i suoi piccoli piedi, che forse erano stati la
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un' occhiata lunga e severa sul crocchietto delle inquieta alunne, che alla sua presenza s'erano ricomposte in silenzio, umili, quatte e stupite
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di gioja! - Ma come si trovava egli qui?... e perchè tornava, e che voleva da lei? Dunque, non era tutto finito fra loro, non erano come morti l'uno
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, e l'anima cupa gli si leggeva su la fronte sdegnosa; più concitati erano i suoi passi, e gli occhi torbidi, irrequieti, segno della tempesta che
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ancora alcuni vasti poderi in una delle più colte contrade del mezzodì d'Inghilterra. Al principiar del nostro secolo, non erano rimasti di quella
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quiete. A ogni poco, il più lontano suono la riscoteva. E balzando a sedere sulla coltre, ascoltava, tremava. E quei risalti, quelle paure erano per
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, la quale t'avrebbe messo il freddo nell' ossa e nel cuore, solo indizio di vita erano i tocchi replicati e sordi del mezzodì, clic venivano dal
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pellegrina; la quale, vinta la prima sua tema, arrischiò di domandar per carità qualche po' di ristoro. Quei contadini erano buona gente, marito e moglie
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così passò. C' eran pure alcuni dì, ne' quali sentiva ancora di vivere: erano quelli in cui, salito in sella d'un giovine cavallo, che aveva da un
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dell'aperta sua finestra, contemplar di lontano la villa *** dov' egli abitava. I balconi del terrazzo erano spalancati; quella parte della casa aveva
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anche lui ad andarne a star co' suoi vecchi. - I miei pensieri ritornavano a quegli anni in cui io pure conobbi e amai il misero vicecurato, e s'erano
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all'entrar della seguente primavera; se pur non erano mancati alcuni foglietti. E il suo cuore sollevò un' altra volta quel profetico lamento: - « La
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mano a mano che il battello col suo continuo ondeggiamento si dilungava nel lago, quieto e scintillante come zaffiro. Esse erano tutt' e due vestite d'un
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atto d'amore.... Quando, chinandosi più vicino al suo volto, s'accorse che non dormiva: i suoi occhi erano aperti, travolti, senza sguardo; il capo
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terreno, cosa come lo movevan le molte angustie in che era posta la sua mente. Erano i suoi pensieri d'una tristezza insolita, inquieta; erano i pensieri
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' esse. Quand' erano a fianco del suo letto, sedute insieme nell' ampio seggiolone, con le leggiadre lor teste abbandonate su gli stessi origlieri che
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affetto rasserenata; le rughe, che da tanto tempo la solcavano, non erano scomparse; gli occhi suoi non bagnò mia lagrima, il suo sguardo fu lucido e
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, accompagnandolo fino alla porta, gli disse ch' erano sua madre e sua sorella. La prima, al suo passare, aveva fatta una riverenza; la fanciulla non sollevò
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verrà il tempo del disinganno, fors' anche del rimorso. E non era la prima volta che Arnoldo amasse. Ma erano stati amori d' ebbrezza e di delirio; amori
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piccola Bibbia e sorrise con compiacenza. Capii che non aveva capito, e mi avvicinai alla finestra. Com' erano appannati i vetri! Risparmio di calar
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pesare, le arnie!... I fiori sono così belli, qui!... E le mie sorelline morte sono qui anche loro?... MYTYL E dove sono i miei tre fratellini che erano
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tempo in cui, prima della venuta del despota, potevamo liberamente vagabondare sulla faccia della, Terra?... L'Acqua e il Fuoco erano i soli padroni del
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maraviglioso. Tyltyl, abbagliato, sperduto, immerso nella luce che emana dal giardino). Oh!... il cielo!... (volgendosi agli altri che erano fuggiti
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. Stupito, Tyltyl guarda intorno a sè). TYLTYL Dove sono andati?... Che cosa avevano?... Erano forse pazzi?... LA LUCE No, no, Sono sempre così: ma noi
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Aspettano l'ora della nascita.... TYLTYL L'ora, della nascita?... LA LUCE Sì. Tutti i bambini che nascono sulla nostra Terra prima erano qui.... Ognuno
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, cosi è piú palpitante. Intanto torniamo al castello, dove anch'io stavo passando i miei guai. Erano cominciati all'ora della prima colazione, quando
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brutte cose di loro, ora che sapeva che non erano vere. Io mi dicevo, però, che non doveva essere una gran consolazione scoprire che in fondo avevano
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ripassare il programma scolastico dell'anno. Tutti i santi giorni, veniva, fuorché le domeniche, e cosí tra francese e ripasso, le mattinate erano
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! che buffo! - (Se non era romantico era buffo, non c'era via di mezzo.) Dentro non ci sentivano, erano troppo occupati a battibeccarsi tra di loro, due
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messa, si sa. Ma Ippolita non frequentava nessuno, in paese: questo volevo dire. Erano gli zii, chiaro, che la tenevano isolata, perché cosí potevano fare
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essere meno aspra con lui, a dargli un po' più da mangiare e a lasciargli maggior libertà. Ma i vicini no, erano sempre gli stessi sgarbatacci, dispettosi
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muro l'intelaiatura, sulla quale erano tesi i fili che si svolgevano dal roccchettone man mano che la tela s'ordiva e s'arrotolava intorno al cilindro
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l'istruzione e la luce». Di fatto una nuova vita cominciava allora per Sempronio e Sempronella. Essi erano usciti per sempre dalle ombre dell'ignoranza, e
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