. Quando arrivò alla capanna era irriconoscibile. Lo vidi cadere dinanzi alla porta che parve una valanga di neve, tanto erano bianchi i suoi vestiti
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Recentemente leggevo la descrizione che Fitz-Gerald fece delle sue escursioni nelle Alpi della Nuova Zelanda, colla guida Zurbriggen. Erano essi due
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morale, erano nelle condizioni peggiori per passare una notte nella neve. Allora mi decisi a tentare una discesa diretta per un canalone della parete di
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. Bevvero il po' di thè che rimaneva. I fiammiferi ci s'erano inumiditi in tasca, e non potemmo accendere la lanterna, nè servirci della macchina per il
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sono alti 45 centimetri dal piano orizzontale, il fianco è largo 28 centimetri, il fronte 33 centimetri. Gli strumenti della nostra spedizione erano
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I termometri che adoperai erano a massimo e confrontati con un termometro campione di Baudin. Nei miei primi studi fisiologici sulle Alpi costrussi
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Tre studenti di medicina, i signori Chiesa, Forni, Ventrini, mi aiutarono I termometri che adoperai erano a massimo e confrontati con un termometro
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prova che anche questa energia maggiore dei muscoli non esiste. Le gambe di Zurbriggen le paragonai colle nostre, e certo non erano più voluminose di
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soggiorno soffrirono di più due persone che erano venute da Martigny, mentre che delle carovane numerose venute dalla parte di Aosta nessuno ebbe sintomi
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di giorni perchè le sofferenze mie erano giunte ad un grado massimo, specialmente per l'insonnia, che non potei combattere in nessun modo. Appena
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ogni forma acuta del male di montagna. Fu per questo che mi accorsi immediatamente dei primi sintomi e li riconobbi per quel che erano."
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. Due guide precedevano la colonna, 42 portatori erano addetti al trasporto degli apparecchi scientifici, delle coperte, delle provvigioni e delle
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scrivere il polso, il fotografare, l'apparecchiare od imballare gli strumenti erano più faticosi, e solo potevansi compiere con degli intervalli di
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non si mantennero nella capanna. Si sentivano come oppressi; erano sonnolenti con forte mal di capo e la respirazione si faceva loro difficile. Tanto
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. Une tourmente au Mont-Blanc, 1891. Annuaire du Club Alpin Français, 1895, pag. 28. il quale dice che erano sempre molto vestiti: "car même dans les
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erano scoraggiati. Giuseppe Simond che volle lavorare mentre cadeva la neve sulla vetta, era disceso con un piede gelato e le mani completamente
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, e scherzando gli avevo rammentato che i vecchi piemontesi erano stati più giusti verso il suo predecessore, il dott. Paccard, perchè l'Accademia delle
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15 anni uno svenimento alla capanna Sella. Durante la salita da Gressoney stava bene; mentre erano a tavola nella capanna, cadde improvvisamente
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ore per giungere al colle Gnifetti, tanto erano frequenti le fermate. Arrivato nella Capanna Regina Margherita aveva 120 pulsazioni per minuto, il
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Che la paura faccia comparire il male di montagna, me ne accorsi una volta attraversando in fretta un canalone. Non c'erano più di 50 passi da una
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Gressoney la Trinità (m. 1627) dove arrivammo il 18 del mese di luglio. I soldati erano accampati all'aperto e le esperienze si facevano sotto una tenda
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Capanna Regina Margherita ho conosciuto parecchie persone che vomitarono tutta la notte, e anche nel giorno dopo che erano arrivati stavano male. Altri
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persone non erano del tutto riposate, perchè sappiamo che la fatica di un'ascensione si fa risentire anche nel giorno successivo. Le osservazioni
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a rarefarsi l'aria tali periodi cessarono, e le lucciole si mantennero continuamente luminose. Anche dopo mezz'ora, od un'ora, che erano nell'aria
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termometro messo fuori della finestra verso il nord per le osservazioni meteorologiche; ma dentro stavamo caldi perchè c'erano tutta la giornata due
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, diveniva più seria ed apatica. Quando facevo con mio fratello delle esperienze a forti depressioni, i fenomeni più imponenti erano quelli psichici. Ogni
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. Quando in ottobre venne nel mio istituto, erano già trascorsi due mesi ed aveva una cicatrice pulsante. Gli applicai una calotta di guttaperca e scrissi
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mutamento succeduto nella tonicità dei vasi sanguigni. Nella fig. 27 abbiamo già veduto che i vasi sanguigni sulla vetta del Monte Rosa erano più irrequieti
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l'ammoniaca bastava a tenerlo desto. Le guide mi raccontarono che vicino ai crepacci e dove c'erano dei pericoli, camminava meglio, perchè subito
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. Stando tranquillo poco per volta perdo la coscienza; nel momento che sento il suono del russare, mi sveglio e mi accorgo che erano venute nella mente
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, avvolto solamente da una leggera coperta, mentre che le guide e i portatori erano avvolti bene nelle loro pelli di montone. Questo materasso offriva un
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ambiente di 2° o 3° facevano solo due movimenti respiratori al minuto, dopo due ore che erano sottoposte a questa enorme depressione.
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le gambe, viene messa sotto la campana pneumatica alle ore 7,40. Si fa da sè stessa un giaciglio con degli asciugamani che si erano messi nella
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piedi del Monte Rosa sul Gornergrat: si tinse il volto di bruno (non disse però quale sostanza adoperasse) ed osservando circa 100 persone che erano al
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sentire i fatti come e' gli espone. Erano ai piedi del Monte Bianco all'altezza di circa 3700 metri. Saussure aveva un parasole e un altro ne aveva il
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Ramella non volle essere aiutato, e portò il sacco del pane fino alla capanna Margherita. Arrivarono alle 9,12 ed erano in quattro. Il tempo era sereno ed
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L'aneroide era stato bene riscontrato prima di adoperarlo e se ne erano determinate direttamente le costanti, per pressioni non molto diverse dalla
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posizione orizzontale; le osservazioni del mattino si facevano alle 6 quando i soldati erano ancora a letto.
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burrasca trovammo che il vento aveva incrostato tutta la capanna e il ballatojo di uno strato spesso di brina. I cristalli erano lunghi da 12 a 14
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spedizione c'erano dei soldati che dovevano alzarsi prima di noi, o stavano lontani da noi. Questo spiega le interruzioni frequenti che vi sono nelle
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la medesima frequenza del respiro, ma le escursioni dell'addome, come si vede nel tracciato, erano minori. Queste ricerche hanno valore in quanto non
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per parecchi giorni delle esperienze insieme all'inserviente del Laboratorio, Agostino Caudana. Per mezzo di chiavette che erano nella camera di ferro
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manubri e mentre erano bene riposati. Quando cessavano i sollevamenti perchè stanchi, tornavo a contare il respiro ed il polso. La quantità del lavoro
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conoscere propria forza, distratti come erano dalle emozioni di una grande città. La settimana che passammo all'accampamento Indra (2515 metri) piantammo
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Cento. Il giorno 7 agosto mentre eravamo nella Capanna Gnifetti, la posizione e la forma del cuore erano quali sono rappresentate nella linea nera 1
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fatica erano più profonde. Arrivato sul Monte Rosa a 4560 metri il soldato Chamois si lamentò il primo giorno di mal di capo e di mal di ventre, diceva
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Accademia della crusca
