fatigués. Revue scientifique, novembre et décembre 1896.. Egli ricorda come il medico e l'ammalato sono spesso tratti in errore da questo paradosso
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pipa sulla vetta del Monte Bianco per scaldarsi le dita. Lo pregai di lasciarmi un ricordo del suo modo di respirare nelle ascensioni, ed egli volle
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. Vol. V, pagina 21. Egli si limitò a fare le sue ricerche sopra i conigli. Io ho preferito l'uomo dove il problema appare assai meno complesso che
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calore; ed in alimenti plastici (quali sono l'albumina, la caseina, e le altre sostanze le quali contengono azoto), che egli credeva servissero a formare
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Recatomi al Breuil misurai un'altezza di 400 metri fra Avuil e Chapellette. Riferisco per brevità solo una delle esperienze che feci. Egli pesava 74
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Vittorio Sella, che egli sperimentò con successo sulle più difficili vette delle Alpi e del Caucaso. Non c'è nulla di meglio, ch'io sappia, di questa
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temperatura dell'aria 20°. Partimmo alle ore 4.7 pom. ed arrivammo a Superga alle 5.21, portando egli il medesimo peso di 40 chilogrammi. La temperatura
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Mattia Zurbriggen di Macugnaga è ora la guida che è stata più in alto di tutti gli uomini. Appena egli fu di ritorno dall'Himalaja andai a visitarlo
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non possono reggere per le sofferenze. Egli suppose per rimuovere tale obbiezione che si modificasse la composizione del sangue e che l'adattamento
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Scrissi al prof. Pisenti per avere maggiori informazioni sul suo stato ed egli mi rispose: "Fui all'Abetone nel mese di settembre, quando ornai
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voleva tentare l'ascensione del Cervino. Tutti in coro cercarono dissuaderlo, ma egli insistette. Disse che era abituato a quelle sofferenze del primo
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Mi persuasi subito che parlavo con un maestro di allenamento. Discorrendo capii che egli ed i suoi colleghi sono di parere che uno il quale non sia
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quant'aria possiamo introdurre nei polmoni. Egli diede il nome di spirometro ad un suo strumento che si vede spesso nelle scuole di ginnastica, nelle cliniche
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importanza dei giuochi ginnici all'aria aperta per la gioventù, annunciò i risultati delle osservazioni che egli coi suoi assistenti fece per parecchi anni
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, perchè egli chiede ai suoi muscoli, ed al sangue, una pressione per la quale non può resistere il cuore dell'uomo.
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"L'osso del femore, egli disse, tende ad uscire dalla cavità sua articolare del bacino, perchè la pressione dell'aria non basta più a tenerlo in
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cammino. Il mulo era stanco, ed egli dovette camminare a piedi tirandosi dietro per le briglie il mulo, arrampicandosi per cercare la sua strada. I suoi
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"Ad ogni passo, egli narra, sentivo crescere dentro di me un malessere che non avevo mai provato: e dovevo fermarmi per prendere fiato, ma senza
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In seguito all'osservazione fatta ripetutamente da Conway che egli "sentivasi molto peggio sulle chine che non sulle creste, cosicchè con difficoltà
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ossigeno, perchè questo gas si scioglie più facilmente dell'azoto nell'acqua; e disdisse la opinione che egli prima aveva accettata da Saussure che cioè la
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Ad aggravare la disposizione naturale del dottor Egli-Sinclair e del Guglielminetti, per il male di montagna, credo abbia contribuito molto il freddo
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est remonté à 5 millions le 21. Chez lui-même la diminution m'a pani aller jusqu'à 3 millions. Quoique Egli pretende que la correction de ces chiffres
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sentire un'oppressione al petto, e una difficoltà a respirare. Chiunque abbia dormito in alto si ricorda che qualcuno dei suoi amici, o egli stesso, si è
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Egli aveva nella sua comitiva un collega del quale non era molto sicuro. Questa preoccupazione grave, dice lui, gli tagliò le gambe e si sentì subito
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Darwin, Zoonomia. Tomo II, Milano, 1803, pag. 85. buon osservatore e verace, m'assicurava di aver egli più di una volta osservato che in un vascello
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giovane amico, raccogliendo l'aria espirata in un sacco impermeabile di gomma, e trovò che egli avrebbe respirato 12 per cento meno di acido carbonico, e
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battiti del cuore. Dopo 45 secondi non potendo più trattenere il respiro egli apre la bocca. Già prima vediamo che il torace era divenuto irrequieto e la
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alquanto diverso dal mio, temo che in lui non fosse ancora scomparsa del tutto la stanchezza: perchè mentre alla pressione atmosferica ordinaria egli
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molestia la palpitazione del cuore e l'oppressione che gli levava il fiato, come egli diceva. Coricatosi in terra, dopo mezz'ora di riposo lo prendemmo
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. Bert, La pression barométrique, pag. 631. aveva già costruito nel Laboratorio della Sorbonne una grande campana pneumatica dove egli ed i suoi amici
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dipendono dalla paura incosciente e dall'apprensione. Cito per darne la prova una esperienza dello stesso P. Bert. — Il giorno 24 febbraio 1874, egli entrò
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, presso Beckenried, nell'estate del 1891 H. Kronecker, Ueber die Bergkrankheit mit Bezug auf die Jungfraubahn. Bern, 1894.. Egli dice che essendo
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batteva più forte, ma egli provava anche dolore. Poi gli venne un tremito ed il capogiro. Fu allora che si decise a scrivere per chiedere soccorso. Il
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egli di cosa trattavasi viene esclusa in grande parte l'emozione della paura. Quando comincia a respirare l'aria artificiale succede un aumento
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La fig. 60 rappresenta il polso cerebrale di Favre subito dopo che gli levammo la maschera, quando egli ci aveva fatto segno di finire. La
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Riffelalp, vide che egli solo non ebbe a soffrire l'azione della luce.
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sue acqueforti per restar pieni di ammirazione e conoscere lo sforzo continuo e le difficoltà che egli ha superate per giungere alla sua perfezione. La
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di aiutarlo; ma egli non poté aprire le mani colle quali teneva la picca. Durò tre mesi l'effetto del gelo; perdette la sensibilità, ma non il moto
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Nella sua relazione Saussure non si lamenta d'altro che del freddo, e non c'erano dice egli, nè pelliccie, nè mantelli che bastassero a proteggerlo
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, e che Saussure si era proposto di farla sul Monte Bianco e che anche egli non l'aveva fatta.
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"Per dare una prova della robustezza del soldato Ramella, ricorderò l'esempio di una delle marce che egli fece nel periodo di allenamento, quando ci
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, trovandosi egli ad Ivrea. Il giorno 10 agosto 1894 Ramella partì alle 7 ant. col treno; giunto a Pont St. Martin si incamminò a piedi alle ore 8 ed arrivò
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Mio fratello era uno dei soggetti migliori che potessi avere per tale studio, perchè da molti anni egli lavorava coll'ergografo U. Mosso, Action
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Dopo due ore gli aprimmo: egli cercò intorno, annusò da per tutto, cominciò a mugolare e piangere, poi partì difilato. Scese sul ghiacciaio, girò
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. 430. dimostrò la differenza profonda che passa tra questa forma di respiro che egli chiamò polipnea e l'asfissia. L'animale Fig. 23. - Il cane Nerino
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"Nell'estate del 1868 cominciai, egli dice, troppo presto a fare delle gite sulle Alpi, senza essermi prima allenato abbastanza. Dopo tre giorni di
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dottor Carlo Colombo nel mio Istituto. Egli pesa 66 chilogrammi ed ha 23 anni. Il 28 febbraio del 1894, alle ore 3.45, si determina la pressione sua del
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cacciatore che si era sentito male, mentre che egli aveva 101, Vincent 80 e una guida 104. Secondo Saussure quelli che soffrirono il male di montagna sul
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rimesso. Egli credeva che lo svenimento fosse dipeso da indigestione perchè aveva mangiato del lesso troppo grasso e dopo aveva bevuto al Baraccone una
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additarci la buona strada. Intrepido come egli era, andava solo avanti. Era il primo tentativo che facevamo senza guida sul ghiacciaio. Uno della carovana
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