degli alti titoli, mentre altre, dotate di esimie qualità morali e intellettuali, non hanno titolo alcuno. Ma non si può dire che i titoli siano
Paraletteratura - Galatei
Pagina 100
assolutamente necessario dar consigli a tal riguardo. Dove rifioriscono i« flirt » non c'è argomento da suggerire. Ognuno sa che cosa deve dire. E la
Paraletteratura - Galatei
Pagina 109
sempre dire qualche parola spiegando l'ingenuità e la sciocchezza di simile modo di pensare ed anche spesso di agire; ma sempre senza offendere! Per
Paraletteratura - Galatei
Pagina 116
ogni nazione. Si noti però che mentre sarebbe improprio e impuro dire « diportista » dal nostro « diporto », è ormai ufficialmente riconosciuta la
Paraletteratura - Galatei
Pagina 120
lambiccarsi il cervello a indovinare che cosa intenda dire il mittente. La gioventù moderna, adotta la discutibile usanza di scrivere le sue lettere
Paraletteratura - Galatei
Pagina 121
lettera quando manca la percezione esatta di ciò che si deve dire o che si deve tacere, quando il sentimento che ci ispira debba essere in qualche
Paraletteratura - Galatei
Pagina 125
paesaggio canticchiando un «couplé» trito e ritrito. « E' questione di gusto » si usa dire; volendo con ciò esprimere che ognuno deve agire secondo il
Paraletteratura - Galatei
Pagina 13
aperte con lo strumento apposito per schiacciarle, immancabile in ogni mensa che si rispetti. Sarebbe molto ordinario, per non dire volgare, rompere il
Paraletteratura - Galatei
Pagina 131
volete fumare subito: il dire « questo me lo godrò stasera » è una indelicatezza molto diffusa. Se, come non fumatore, avete rifiutato la cortese offerta
Paraletteratura - Galatei
Pagina 146
signore. Ciò non vuol dire che si lasci da lui trascinare, anzi è lei che deve cercare di seguire, con leggerezza e grazia, i movimenti del suo
Paraletteratura - Galatei
Pagina 150
gratitudine obbligate. Dando personalmente un dono, accontentiamoci di dire qualche parola amabile, e tralasciamo ogni spiegazione sull'oggetto donato
Paraletteratura - Galatei
Pagina 162
il dire: « Grazie, mi prendo già quel che voglio » è altrettanto una grave sgarbatezza e dà prova di assai poca educazione.
Paraletteratura - Galatei
Pagina 162
. Sempre è meglio dire un complimento di più, che di meno. Se la signora non sta bene, sarà naturale interessarsi all'indomani del suo stato di salute. Se
Paraletteratura - Galatei
Pagina 164
a sacrifici, ed altruiste corrispondono come moglie. Menzioniamo ancora il tipo degli uomini, per così dire predestinati a diventar padri di famiglia
Paraletteratura - Galatei
Pagina 167
» che vorrebbe dire assicurarsi la benevolenza dell'uditorio. Ciò si ottiene includendo nella discussione cortesi allusioni generiche che riguardano le
Paraletteratura - Galatei
Pagina 203
grammo di zucchero o di amido (idrati di carbonio) ha quattro calorie, vale a dire può, bruciando, riscaldare un chilogramma d'acqua di 4 centigradi
Paraletteratura - Galatei
Pagina 224
acqua ferma, dove sono sempre in grado, in caso di stanchezza, di riposarsi. Lo stesso si può dire anche dello sport che di fronte al cannottaggio ha
Paraletteratura - Galatei
Pagina 235
può dire l'unico caso quando l'opera della mano si dimostra inferiore all'effetto d'un apparecchio. Simile a quella del massaggio è l'influenza che
Paraletteratura - Galatei
Pagina 236
deve emettere un suono con la voce alterata, mormorare qualcosa od imitare la voce di qualche animale. Rimanendo sempre bendato lei deve dire il nome
Paraletteratura - Galatei
Pagina 277
La parola logogrifo deriva dal greco e vuol dire discorso intricato segreto, abbenchè in greco grifos significhi rete. Come tutti i giochi enimmatici
Paraletteratura - Galatei
Pagina 306
la rivalità tra borgate vicine, o la balordaggine o qualche difetto capitale di un terrazzano. Ma, come non era lecito dire e fare le cose
Paraletteratura - Galatei
Pagina 307
dalla donna di picche e dal sette di cuori, vorrà dire che: « Una vedova apporterà la pace nel vostro cuore ». L'otto di cuori e l'otto di fiori
Paraletteratura - Galatei
Pagina 331
senza solchi vuol dire: quieto vivere, trionfi nelle esperienze e nelle speculazioni agricole; se basso e solcato da qualche linea, è indizio di vita
Paraletteratura - Galatei
Pagina 333
scopa, e per ogni scopa fatta, si segna un punto, qualunque sia il numero delle scope. Scopa vuol dire: con una carta di mano levare tutte quelle
Paraletteratura - Galatei
Pagina 339
danno in pena della sua disattenzione. 11. Nel giuoco la parola vale tutto, così bisogna andar guardingo nel dire a monte, come usasi comunemente, e
Paraletteratura - Galatei
Pagina 344
di buono in mano, il primo comincia a contare; e prima conta le carte bianche, che valgono dieci punti; se ne ha, incomincia per dire: dieci di carte
Paraletteratura - Galatei
Pagina 350
. Le gare si fanno come segue: il primo che vuol giuocare deve dire: raddoppio; ed aggiungere alla sua un'altra quota eguale. Ma se vi è uno straddler
Paraletteratura - Galatei
Pagina 362
fare scacco matto vuol dire giuocare una pedina che minaccia di prendere il re. S'egli si salva è scacco; ma se non può giuocare senza essere preso
Paraletteratura - Galatei
Pagina 368
seduti senza far niente, vale a dire: non si legge, non ci si distrae fissando il nostro « vis-à-vis ». Si può guardare ed osservare moltissime cose
Paraletteratura - Galatei
Pagina 42
stesso, acrobazia degli aeroplani in modo speciale. Love (ingl) - Nel tennis vuol dire « zero pari ». Manager (ingl.). Impresario, direttore, ecc. Chi
Paraletteratura - Galatei
Pagina 453
si vuole comperare niente, il meglio è di dire decisamente « Grazie ».
Paraletteratura - Galatei
Pagina 50
avvenimenti esterni. Ciò vuol dire che non si volta il capo ad ogni aprirsi dell'uscio, non si cercano conoscenti, ecc. Vedendo dei conoscenti nelle
Paraletteratura - Galatei
Pagina 57
vigilia del rispettivo giorno. Per tutte le feste ci sono nella Thora dei « richiami sacri », il che vuol dire: adunanze avvenute per gli uffizi divini
Paraletteratura - Galatei
Pagina 60
occorre dire che, entrando nell'aula, si deve levare il cappello. Se si deve attendere, ci si siede silenziosamente in fondo alla sala in uno dei posti
Paraletteratura - Galatei
Pagina 61
o meno acconsentire a questo desiderio. Se il giudice tuttavia insiste per avere un risposta, il teste deve acconsentire a dire la verità. La legge
Paraletteratura - Galatei
Pagina 63
subito: « pronto » e si prosegue col nome della ditta o col proprio nome, senza attendere la domanda superflua: « chi parla? » o « chi è là ». I l dire
Paraletteratura - Galatei
Pagina 66
costo attrarre l'attenzione sul loro comportamento. Con ogni moto, con ogni parola sembrano dire « Attenzione, adesso vengo io! Vedete un po' che
Paraletteratura - Galatei
Pagina 8
dire il nome di signore che si stima, raccontando di averle vedute in trattoria ad ora avanzata, in una società alticcia. Tanto meno è lecito parlare: p
Paraletteratura - Galatei
Pagina 8
Accademia della crusca
