. - PÌARE, degli uccelli che cantano in amore, e Pio Pio; e si dice anche PIARE delle castagne e delle patate che metton : - Non lo vedete che queste
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suonano come note di canto, se le dolci noi inaspriamo pronunziando delle s che sembrano fischi di serpenti, se fiacchiamo le forti scempiando le consonanti
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di macchine, sembrava che vibrasse: vi era un grande caldo, l'odore particolare delle dinamo: si udivano comandi precisi «Chiudete quella valvola
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soldati, di carriaggi e di artiglieria. Pino diceva al padre, che si lamentava che i cavalli di quelle truppe avevano brucato le foglie delle siepi
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da per tutto un'attesa impaziente di grandi novità, di avvenimenti decisivi per la Patria. Anche il Re delle Due Sicilie, Ferdinando II di Borbone, e
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sorsero, come per miracolo, innumerevoli barricate. Da tutti i campanili il cupo rimbombo delle campane a stormo incuorava
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delle popolazioni insorte. Il suo sogno di mettersi alla testa degl' Italiani nella guerra per l' indipendenza nazionale diveniva realtà! Il Re volle
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memorande delle Cinque Giornate di Milano, mostrarono all'Europa ammirata con quale gagliardia il popolo italiano fosse risoluto a continuare la lotta
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Roma per questo fatto era stato tale, che il Papa aveva dovuto abbandonare la città e rifugiarsi presso il Re delle Due Sicilie. I Romani avevano
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partecipasse alla pari con le grandi potenze. Ed egli stesso parlò agli uomini di stato di tutta l'Europa, colà riuniti, delle miserande condizioni in
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L' OPPRESSIONE BORBONICA NEL REGNO DELLE DUE SICILIE. La spedizione di Carlo Pisacane. I Borboni avevano cercato, con rigori inumani, di soffocare
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L'annessione al Regno di Vittorio Emanuele II della Sicilia, dell' Italia Meridionale, dell' Umbria e delle Marche: 1860. Mentre Giuseppe Garibaldi
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resa Gaeta: il Regno delle Due Sicilie era definitivamente abbattuto. La Sicilia e l'Italia meridionale proclamarono, con solenni plebisciti, la
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all'assalto delle nostre linee, riuscirono a superarle, a impadronirsi di Caporetto e a dilagare nella pianura veneta. Il nostro esercito dovette
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martellare delle mitragliatrici e col getto delle bombe, la difesa o l'attacco delle nostre fanterie. Prode fra i prodi aviatori italiani fu Francesco
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mandare ogni anno i propri figli in Italia, perchè dalla visione delle sue bellezze e della sua forza traggano fermo proposito di conservarsi buoni italiani
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del cielo che avrete alla vostra sinistra dicesi Mezzodì, quella che avrete alla vostra destra dicesi Mezzanotte o Settentrione. Le facciate delle case
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in parte la vista. Quelli che vanno in aeroplano (non vi vien voglia di andarci?) al di sopra delle case, degli alberi, delle montagne, vedono il
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gira la scatola, l'ago sta fermo. In quella direzione una delle punte dell'ago è diretta quasi al punto Nord dell'orizzonte, e la punta opposta è
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l'esposizione delle sue finestre, e dei suoi muri e di tutte le cose che essa contiene.
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grandissime isole e si dicono continenti. Il contorno delle terre (continenti ed isole), dove queste toccano il mare, ha le forme più diverse. In un
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, nè lava, nè fumo. In Sicilia vi sono pure delle grandi città: Palermo (fig. 33) in un meraviglioso golfo;
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ADDIZIONE. 11. Si abbiano due scatole contenenti l'una 9 e l'altra 7 pennini. Riunendo in un solo mucchietto i pennini delle due scatole si hanno in
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dell'anno. Ritornano le belle feste, care ai fanciulli ed ai grandi, e fra esse la festa delle feste, il grandioso Natale. Il babbo di Sergio, il signor
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aggirarsi, di giorno e di notte, intorno alla villa dello straniero, ma senza scoprire nulla. - Bisogna andare in mare, per vedere se fà delle segnalazioni
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delle Illustrated News. Lei lo sa qual è il nostro programma: ciò che c'è di meglio, di più originale, di più nuovo! Ecco qui: L'ultima rissa nel
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prenderà in mano il suo giornale preferito, che sta accuratamente piegato accanto al tegame delle uova. Ma no! Il signor Moneymaker oggi ha qualcosa da
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delle lucerne guizza su quei volti ridenti... Nessuno però ha fatto caso a due paia d'occhi che già da un quarto d'ora spiavano dalla finestra e che
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avanti e dette un'occhiata al giardino, che portava i segni delle prime fioriture primaverili. La ragazza però sembrava interessata ad altro. I suoi
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. TORINO 1880 F. CASANOVA, Editore Via Accademia delle Scienze (Piazza Carignano) G. Scioldo, S. Francesco da Paola, 34 - G. B. Petrini, Doragrossa, 19
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compenso delle tue fatiche. E vedi come. Le piante che tu coltivi hanno un'infinità di nemici negli insetti, i quali ne rodono le gemme, le foglie, i frutti
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25. Le veglie d'inverno. Non è vero che nell'inverno la terra riposi; essa lavora a preparare la nutrizione delle piante che il coltivatore le affida
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anch'essa un bisogno della vita degli uomini, degli animali e delle piante. La luce ravviva, conforta, invigorisce. Devi quindi lasciarla entrare
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una delle piú straordinarie, e non sembra vera. Ma Rosetta e Caterina sono mie amiche e non dicono le bugie. Poi ho parlato anch'io con la vecchia
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Era presente anche la Regina delle Fate che parlava di una nuova servetta che aveva da poco assunta nel suo palazzo: — Si chiama Grigia, — diceva
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Principessa delle Querce, — disse Tit a voce bassa. Caterí non aggiunse nulla. Aveva osservato che la voce di Tit tremava nel dire quel nome. Egli
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accorto subito che la Principessa era uguale, in piccolo, alla Principessa delle Querce. Era appunto la figlia della Principessa delle Querce e del
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suoi occhi erano felici, e Caterì osservò che in ognuna delle sue pupille c'era una minuscola principessa. Tit cadde in ginocchio, e baciò il lembo del
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Squadra, perché non lo conduceva via con lui? Gli avrebbe portato il fucile, come da Ràbbato a Catania. Più non aveva paura delle fucilate; non si era
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delle lettere! La poveretta tremava, pensando che compare Sidoro si era servito di suo figlio per la rivoluzione. E siccome quella vecchia aveva detto
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primavera. A cominciare dalla Domenica delle Palme si è in festa al Quartiere Corridoni. I ragazzi tornano da messa, agitando trionfalmente i rami
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cielo, che farebbe la tua povera luce a confronto con lo splendore delle stelle? Bambini, che cosa vi insegna questa favola?
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per noi tutte le cose. San Francesco d'Assisi lo ringraziò per tutti e per tutte le cose, componendo il Cantico delle creature. Esso è un inno di lode
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Le giornate si allungano già. Si riprendono i lavori nei giardinetti, negli orti; presto spunteranno le viole e l' insalata novella. Sui bordi delle
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leggere. Questa è una nota delle venticinque donne illustri, delle quali ciascuna di loro dee far la Vita: di contro ai nomi ci sono i numeri
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anni sapeva il latino, nella qual lingua stampò allora una sua orazione in lode delle donne: di undici sapeva la lingua greca, non così alla meglio tanto
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direttrice, si aspettavano che nel corso del suo scritto la ne dovesse dire qualcuna delle sue, e però l' ascoltavano con qualche curiosità: e di fatto la
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modello delle buone spose e delle buoni madri; questa è la Fulvia Fico, figliuola di Galeazzo principe della Mirandola; e forse perchè mi chiamo come lei, e
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Le due colombe fatate . . . . . . . . Pag. 5 Il cortile delle sette Fate. . . . . . . . » 25 Il cavalluccio fedele . . . . . . . . . » 55 Il Re
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Una mattina il barone, guardandosi allo specchio, scopre che col favore delle tenebre gli è spuntato un capello. Un capello biondo. Eccolo li che
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