Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'evoluzione

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Montalenti, Giuseppe 50 occorrenze

capitolo VI di questo libro. Il quale si propone, appunto, di dimostrare la fallacia del giudizio negativo e la infondatezza dell’atteggiamento

genetica

Ecco quindi l’evoluzione preordinata, che conduce necessariamente alla formazione dell’uomo, teoria sulla quale abbiamo già espresso il giudizio

genetica

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Fermo restando il grande valore storico dell’evoluzionismo, teoria che ha rinnovato la scienza biologica, come abbiamo accennato, la sua valutazione

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Riconosciuto dunque il grande valore dell’evoluzionismo per l’interpretazione scientifica del mondo, esaminiamo il secondo problema: l’evoluzione

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sviluppo dell’orecchio interno negli uccelli, quello degli organi urogenitali dei vertebrati e molti altri mostrano gli stessi fenomeni a cui abbiamo

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Figura 6. Profilo del corpo e scheletro di un cetaceo (balena) per dimostrare la riduzione delle ossa del bacino e dell’arto posteriore

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viventi; ma in seguito, diciamo grosso modo verso la metà dell’era Archeozoica, le condizioni erano tali da consentire la vita.

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In conclusione, si può dire che il mistero dell’apparente assenza della vita nell’Archeozoico si va gradualmente chiarendo.

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Nel periodo Silurico, e poi nel Devonico, verso la metà dell’era Paleozoica, compaiono anche i primi Vertebrati, rappresentati da alcuni pesci con

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la fine dell’era Paleozoica, si differenziano in numerosissime forme, alcune delle quali gigantesche, adatte a vivere nei più diversi ambienti. Il

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Figura 12. Un Ittiosauro (rettile marino), Ichtyosaurus acutirostris del Giurassico inferiore dell’Inghilterra (180 milioni di anni da oggi).

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Evidentemente le condizioni di vita dovettero mutare radicalmente alla fine dell’era Mesozoica, sì da determinare l’estinzione di queste, e di tutte

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È probabile che i Mammiferi si siano sviluppati da un ordine di Rettili, i Terapsidi, che ebbe grandissima diffusione dal Permico (fine dell’era

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conquista dell’aria. Quest’ultima è avvenuta in periodi diversi, da parte di organismi più o meno differenti, con la formazione di strumenti di diversa

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Figura 21. Variazioni della geografìa dell’Europa nel corso di 500 milioni di anni (da G. Gamow, Biographie de la Terre).

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Già fin dal 1866 uno studioso solitario, non legato ad alcuna delle grandi scuole operanti in quel periodo, Gregorio Mendel, religioso dell’ordine

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grigio, con a il suo allelomorfo o allelo, dell’albinismo, la formula dell’ibrido o eterozigote, cioè il suo genotipo, sarà Aa; il fenotipo di questo

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Lo scopo della creazione della terra è «la glorificazione di Dio attraverso la natura, che può avvenire soltanto per opera dell’uomo».

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Si può dimostrare che la legge di Hardy-Weinberg dell’equilibrio genico, è valida se vigono le seguenti condizioni:

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Dei Multa abscondita sunt majora his«Poche cose abbiam visto dell’opera di Dio | Molte, ancora ignote, sono anche più grandi».

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nella fisiologia dell’organismo, e non si possono scorgere a prima vista, ma si possono mettere in evidenza con esperimenti come quello riferito.

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La interpretazione scientifica dell’evoluzione fu invece quella fornita da Darwin, e soprattutto dal neodarwinismo. Il mutazionismo di De Vries recò

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L’azione dell’ambiente sugli organismi non può essere sottovalutata da alcun biologo: è evidente che gli organismi si plasmano a seconda dell

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di organi che prima servivano ad uno scopo, poi, nel corso dell’evoluzione, hanno cambiato destino e funzione. Così dalle fessure branchiali si sono

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Le teorie dell’origine della vita sulla terra si possono classificare in quattro categorie (J. B. S. Haldane, 1954):

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La tappa più recente è documentata dai resti di scheletri umani e dei manufatti che sono opera dell’uomo.

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condizioni paragonabili a quelle dell’uomo del Neolitico. Ma quando e come è nato il primo essere cui si possa dare il nome di uomo? Ecco il problema

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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).

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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).

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vigore dell’intelletto umano. Il suo risultato è stato poderoso, rivoluzionario. Il processo è ancora in cammino, e il moto si fa sempre più veloce con un

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primi monumenti dell’arte dell’uomo nello stato di natura pura. Poi nelle contrade settentrionali dell’Asia s’innalzò il tronco delle cognizioni dell

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Th. H. Huxley, Il posto dell’uomo nella natura e altri scritti, a cura di E. Padoa, Feltrinelli, Milano 1956.

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R. E. Leakey e R. Levin, Origini, nascita e possibile futuro dell’uomo, trad. it., Laterza, Bari 1979.

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Mme Necker, la grande amica dell’ultimo decennio di sua vita, questa volta non gli fu mossa accusa.

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valutazione dell’importanza del pensiero scientifico.

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probabilità acquisite da una lunga serie di osservazioni sullo stato del cielo e sulle variazioni dell’atmosfera per i diversi periodi dell’anno; l

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È chiaro, dal tono di questa domanda retorica, che il Lamarck si rendeva pienamente conto dell’importanza di questa sua teoria. E non è il caso di

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Dallo studio dell’anatomia, il Cuvier fu condotto a riformare la classificazione degli animali. Fino a quel tempo

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Fatto davvero singolare: se voi aprite un qualsiasi trattato moderno di biologia, trovate che le principali prove dell’evoluzione si traggono dalla

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Credo che il successo dell’Origine si possa attribuire al fatto che già molto tempo prima avevo scritto due lavori molto compendiosi da cui avevo poi

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Egli si rifà allora alla teoria geologica di Charles Lyell, la teoria dell’attualismo, che si contrappone alle catastrofi del Cuvier, e spiega le

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edizioni dell’Origine non aveva dato valore al principio lamarckiano della ereditarietà dei caratteri acquisiti, nella edizione definitiva ammette che

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chiamava l’ignoto autore dell’opera) facevano ricorso ad una tendenza interna al perfezionamento che sarebbe insita negli organismi. Da questo

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dell’evoluzione. La quale indagine fu tentata, con molto acume, da Francis Galton, cugino del Darwin, uomo di grande ingegno, fondatore dell’eugenica

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La pubblicazione dell’Origine delle specie, nel 1859, aveva sollevato, come abbiamo detto, aspre critiche, oltre a molti entusiastici consensi.

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poi viene l’esposizione dell’affinità dell’uomo con le scimmie, dimostrando come tutti i caratteri morfologici differenziali messi in campo da vari

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Da tutto un intenso lavorio critico e polemico nacquero così alcune teorie sulle cause dell’evoluzione, che si discostano fondamentalmente da quella

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Creatore, e diretta verso un fine: la produzione dell’uomo.

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dell’evoluzione nelle scuole. Soltanto nel 1968 la legge antievoluzionistica dell’Arkansas, il cosiddetto «Rotenberry Act» giunse alla corte suprema

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La setta dei fundamentalists continua tuttora la sua campagna contro l’insegnamento dell’evoluzione perché contrasta con il racconto biblico di cui

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