capitolo VI di questo libro. Il quale si propone, appunto, di dimostrare la fallacia del giudizio negativo e la infondatezza dell’atteggiamento
genetica
Ecco quindi l’evoluzione preordinata, che conduce necessariamente alla formazione dell’uomo, teoria sulla quale abbiamo già espresso il giudizio
genetica
Pagina 101
Fermo restando il grande valore storico dell’evoluzionismo, teoria che ha rinnovato la scienza biologica, come abbiamo accennato, la sua valutazione
genetica
Pagina 105
Riconosciuto dunque il grande valore dell’evoluzionismo per l’interpretazione scientifica del mondo, esaminiamo il secondo problema: l’evoluzione
genetica
Pagina 106
sviluppo dell’orecchio interno negli uccelli, quello degli organi urogenitali dei vertebrati e molti altri mostrano gli stessi fenomeni a cui abbiamo
genetica
Pagina 114
Figura 6. Profilo del corpo e scheletro di un cetaceo (balena) per dimostrare la riduzione delle ossa del bacino e dell’arto posteriore
genetica
Pagina 116
viventi; ma in seguito, diciamo grosso modo verso la metà dell’era Archeozoica, le condizioni erano tali da consentire la vita.
genetica
Pagina 123
In conclusione, si può dire che il mistero dell’apparente assenza della vita nell’Archeozoico si va gradualmente chiarendo.
genetica
Pagina 126
Nel periodo Silurico, e poi nel Devonico, verso la metà dell’era Paleozoica, compaiono anche i primi Vertebrati, rappresentati da alcuni pesci con
genetica
Pagina 127
la fine dell’era Paleozoica, si differenziano in numerosissime forme, alcune delle quali gigantesche, adatte a vivere nei più diversi ambienti. Il
genetica
Pagina 130
Figura 12. Un Ittiosauro (rettile marino), Ichtyosaurus acutirostris del Giurassico inferiore dell’Inghilterra (180 milioni di anni da oggi).
genetica
Pagina 136
Evidentemente le condizioni di vita dovettero mutare radicalmente alla fine dell’era Mesozoica, sì da determinare l’estinzione di queste, e di tutte
genetica
Pagina 139
È probabile che i Mammiferi si siano sviluppati da un ordine di Rettili, i Terapsidi, che ebbe grandissima diffusione dal Permico (fine dell’era
genetica
Pagina 139
conquista dell’aria. Quest’ultima è avvenuta in periodi diversi, da parte di organismi più o meno differenti, con la formazione di strumenti di diversa
genetica
Pagina 150
Figura 21. Variazioni della geografìa dell’Europa nel corso di 500 milioni di anni (da G. Gamow, Biographie de la Terre).
genetica
Pagina 152
Già fin dal 1866 uno studioso solitario, non legato ad alcuna delle grandi scuole operanti in quel periodo, Gregorio Mendel, religioso dell’ordine
genetica
Pagina 161
grigio, con a il suo allelomorfo o allelo, dell’albinismo, la formula dell’ibrido o eterozigote, cioè il suo genotipo, sarà Aa; il fenotipo di questo
genetica
Pagina 162
Lo scopo della creazione della terra è «la glorificazione di Dio attraverso la natura, che può avvenire soltanto per opera dell’uomo».
genetica
Pagina 18
Si può dimostrare che la legge di Hardy-Weinberg dell’equilibrio genico, è valida se vigono le seguenti condizioni:
genetica
Pagina 186
Dei Multa abscondita sunt majora his«Poche cose abbiam visto dell’opera di Dio | Molte, ancora ignote, sono anche più grandi».
genetica
Pagina 19
nella fisiologia dell’organismo, e non si possono scorgere a prima vista, ma si possono mettere in evidenza con esperimenti come quello riferito.
genetica
Pagina 192
La interpretazione scientifica dell’evoluzione fu invece quella fornita da Darwin, e soprattutto dal neodarwinismo. Il mutazionismo di De Vries recò
genetica
Pagina 217
L’azione dell’ambiente sugli organismi non può essere sottovalutata da alcun biologo: è evidente che gli organismi si plasmano a seconda dell
genetica
Pagina 218
di organi che prima servivano ad uno scopo, poi, nel corso dell’evoluzione, hanno cambiato destino e funzione. Così dalle fessure branchiali si sono
genetica
Pagina 221
Le teorie dell’origine della vita sulla terra si possono classificare in quattro categorie (J. B. S. Haldane, 1954):
genetica
Pagina 227
La tappa più recente è documentata dai resti di scheletri umani e dei manufatti che sono opera dell’uomo.
genetica
Pagina 236
condizioni paragonabili a quelle dell’uomo del Neolitico. Ma quando e come è nato il primo essere cui si possa dare il nome di uomo? Ecco il problema
genetica
Pagina 242
Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
genetica
Pagina 243
Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
genetica
Pagina 244
vigore dell’intelletto umano. Il suo risultato è stato poderoso, rivoluzionario. Il processo è ancora in cammino, e il moto si fa sempre più veloce con un
genetica
Pagina 255
primi monumenti dell’arte dell’uomo nello stato di natura pura. Poi nelle contrade settentrionali dell’Asia s’innalzò il tronco delle cognizioni dell
genetica
Pagina 26
Th. H. Huxley, Il posto dell’uomo nella natura e altri scritti, a cura di E. Padoa, Feltrinelli, Milano 1956.
genetica
Pagina 263
R. E. Leakey e R. Levin, Origini, nascita e possibile futuro dell’uomo, trad. it., Laterza, Bari 1979.
genetica
Pagina 266
Mme Necker, la grande amica dell’ultimo decennio di sua vita, questa volta non gli fu mossa accusa.
genetica
Pagina 27
valutazione dell’importanza del pensiero scientifico.
genetica
Pagina 3
probabilità acquisite da una lunga serie di osservazioni sullo stato del cielo e sulle variazioni dell’atmosfera per i diversi periodi dell’anno; l
genetica
Pagina 33
È chiaro, dal tono di questa domanda retorica, che il Lamarck si rendeva pienamente conto dell’importanza di questa sua teoria. E non è il caso di
genetica
Pagina 35
Dallo studio dell’anatomia, il Cuvier fu condotto a riformare la classificazione degli animali. Fino a quel tempo
genetica
Pagina 41
Fatto davvero singolare: se voi aprite un qualsiasi trattato moderno di biologia, trovate che le principali prove dell’evoluzione si traggono dalla
genetica
Pagina 46
Credo che il successo dell’Origine si possa attribuire al fatto che già molto tempo prima avevo scritto due lavori molto compendiosi da cui avevo poi
genetica
Pagina 62
Egli si rifà allora alla teoria geologica di Charles Lyell, la teoria dell’attualismo, che si contrappone alle catastrofi del Cuvier, e spiega le
genetica
Pagina 63
edizioni dell’Origine non aveva dato valore al principio lamarckiano della ereditarietà dei caratteri acquisiti, nella edizione definitiva ammette che
genetica
Pagina 73
chiamava l’ignoto autore dell’opera) facevano ricorso ad una tendenza interna al perfezionamento che sarebbe insita negli organismi. Da questo
genetica
Pagina 73
dell’evoluzione. La quale indagine fu tentata, con molto acume, da Francis Galton, cugino del Darwin, uomo di grande ingegno, fondatore dell’eugenica
genetica
Pagina 74
La pubblicazione dell’Origine delle specie, nel 1859, aveva sollevato, come abbiamo detto, aspre critiche, oltre a molti entusiastici consensi.
genetica
Pagina 78
poi viene l’esposizione dell’affinità dell’uomo con le scimmie, dimostrando come tutti i caratteri morfologici differenziali messi in campo da vari
genetica
Pagina 81
Da tutto un intenso lavorio critico e polemico nacquero così alcune teorie sulle cause dell’evoluzione, che si discostano fondamentalmente da quella
genetica
Pagina 87
Creatore, e diretta verso un fine: la produzione dell’uomo.
genetica
Pagina 89
dell’evoluzione nelle scuole. Soltanto nel 1968 la legge antievoluzionistica dell’Arkansas, il cosiddetto «Rotenberry Act» giunse alla corte suprema
genetica
Pagina 99
La setta dei fundamentalists continua tuttora la sua campagna contro l’insegnamento dell’evoluzione perché contrasta con il racconto biblico di cui
genetica
Pagina 99