dimenticato di mettere il burro, che è rimasto su un angolo della tavola, nascosto dal pacchetto del semolino. - Oh, - dice Francesco atterrito
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del ruscello; a miss Emmy, l' istitutrice degli Aubry, è entrato un bruco nei capelli, ed essa ne ha avuto una paura terribile. Giovanni Bord ha
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interesse del valore del terreno e imposte . . . . . . . . . . . . . . . . L.135 Semente . . . . . . . . . . . . . . . . » 50 Lavori del terreno
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9. Escrementi ovini. 1. Il concime ovino è tre volte più forte, a volume uguale, del letame; ma è di poca durata. Per evitare le spese di trasporto
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produzione del letame. Come materie concimanti, supplementari allo stallatico, il regno minerale somministra la calce, la marna, le ceneri, la fuliggine, il
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divide, cioè: 1° Del germogliamento, in cui la pianticina nasce, e si svolge, nutrendosi della sostanza del seme; 2° Della vegetazione, in cui la pianta si
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10. Suolo e sottosuolo. 1. Lo spessore del terreno, o suolo coltivabile, varia da pochi centimetri soltanto nelle terre cattive, ad un metro e più
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radici più carnose. Se tu osservi nello stato selvatico il fiore della rosa, i frutti del pero, e del pesco, la foglia del gelso, la radice della carota
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8. Irrigazione. Sua utilità. 1. L'aridezza del terreno nuoce alle piante, non meno dell'umidità eccessiva. L'acqua abbisogna alle piante in tutti i
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il bisogno, la profondità, e la larghezza del lavoro. Se vuoi fare un'aratura profonda, innalzi l'asta di ferro, alla cui estremità inferiore si
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maestra del Giardino d'infanzia. Il buon ragazzo la salutò togliendosi il berretto e le cedette il passo. La buona signora gli ricambiò il saluto con un
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; è l'intimo affetto della bellezza di natura, è vera poesia. Se tu hai contemplata qualche volta una di queste aurore, là sulle rive beate del lago
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questa dolce e sollazzevole amicizia corsero così due mesi, i due mesi dell'estate: e su quella felicissima riva, dove gli ardori del sirio e del
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aveva segnato un nuovo e grave avvenimento nella loro vita. E là, su quel pianerottolo, figuravano un crocchietto degno del vivace pennello del nostro
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costiere de' monti che coronano le acque tranquille del lago di Como, s'udiva a intervalli ripetersi per l'aria e confondersi, a cento distanze, quasi
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chiamar vorrei la nostra vita invisibile: la quale è come un mistero di caldi desiderii e di meste aspettazioni; tedio e anche disdegno del presente
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occhi al cielo, un giugner le mani inquietamente, scoprivano il tormento del suo cuore. Invano la madre la stimolava a confidarle quel segreto
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questa stessa vostra città, Dio mi fece incontrare con quel saggio uomo che doveva rinnovare la mia mente, vincere il dubbio del mio cuore, sollevare la
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la squallidezza dell' inverno: le rotaje del cammino, insudiciate d'un limaccio pesto, sdrucciolevole, eran rotte a ogni tratto da fossatelli e da
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odioso?... no, no! dimmi che non è vero! E perdonami; io voleva un poco delle tua felicità, un poco della pace del tuo cuore. Parla Maria! ma non mi
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pescatore; nè uscito mai dalla cerchia de' miei monti, altro non avrei imparato ad amare che la pace e la tempesta del lago. - Le memorie del passato
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Eppure è il centro a cui dobbiamo tendere tutti del paro; e quando l' interesse privato non è congiunto al pubblico, e perde questa forza che tira al
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' era chetamente addormentato nel suo seggiolone a canto del camino, dopo aver veduto il fondo della sua antica e fedele galéda. Erano forse passate
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. . » 141 II. Ore di tristezza. . . . . . . . . . . . . » 155 III. Un colloquio . . . . . . . . . . . . . . » 163 - IV. L'onestà del povero . . . . .» 173
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, fino al croceo porporino e al roseo morente nell' azzurro, pareva mandar gli ultimi saluti del giorno alla nostra parte d' Italia. E intanto un leggiero
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13.Pane casalingo. Ti parlai del companatico: ma c'è a dire anche del pane, che in generale non si fa bene. Sia di pura farina di frumento, o vi si
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nemanco per le grandi coltivazioni del podere. Perciò raccoglierai, in mucchio separato dal letamaio, la spazzatura della casa e dell'aia, lo sterco
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d'una fanciulla consista nella bellezza del corpo, e trascura la bellezza dell'anima, che è molto, ma molto più importante. Caterina, sua compagna
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22.Il premio del lavoro. Dio ci obbliga tutti al lavoro; ma ci fa trovare in esso una sorgente di felicità, e di benessere per noi, e per le nostre
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alla salute. Alla luce del sole, e all'aria pura tu devi il colorito delle guancie, e la robustezza delle membra. Pallida, e svigorita, è la gente che
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5.La domenica. La domenica è giorno del Signore; e il Signore vuole che si consacri al riposo, e alla preghiera. Come è desiderato questo giorno! Fin
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animali, si cambiano in latte, in carne, in forza, in concime. Gli alimenti formano il miele delle api, la seta del baco, l'uovo delle galline, la
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24.Governo giornaliero del bestiame. Non mi resta più che a dirti come devi regolare i pasti, e la pulizia del bestiame. D'inverno darai al bestiame
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meno del necessario. Lo spendere più del necessario è spensieratezza; lo spendere di meno, per risparmiare, è spilorceria ed avarizia. Giovinetta
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(Lumiere Sabbio L. 4.40 CRAMP W. - Myrta. Romanzo del tempo di Ca-ligola, con composizioni artistiche originali di L. Pogliaghi ............7.00
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DEL SOLDATO GIUSEPPE FANCIULLI. - Il più bello di tutto (Romanzo) L. 7,50 MTLLY DANDOLO. - Uccelli senza nido (Racconto) L. 7 ,50 ELENA MOROZZO DELLA
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. 8,50 CAMILLA DEL SOLDATO. - Le esperienze di Rosetta (Romanzo vincitore del Concorso indetto dalla Società Amici del Libro di Firenze e dalla Casa
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«sentieri della montagna» e magari, se non vogliamo dimenticare la guerra, ripensarla, sulle orme del poeta confortatore. Egli, almeno, ci persuaderà a
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vada a ristorare ogni parte del nostro corpo. Non è solo l'uomo che ne ha bisogno. Guardate come buoi, i cavalli e le pecore ricordano il luogo dove
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IL LUPO E LA CAPRA Un Lupo e una Capra pensarono di fare tutto in società. Il primo anno decisero di seminare del grano. Giunto il momento dei
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lascia vedere due gambette più sottili del gambo del girasole. Non parla quasi mai quando c'è gente. Pochi ricordano d'averla udita piangere. Certe
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LA DOMENICA La domenica è iI giorno dedicato al Creatore del Mondo. Gli uomini di buona, volontà che hanno lavorato per sei giorni si riposano e
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I PROVERBI DEL MESE Volete stare attenti e vedere se son veri seguenti proverbi? Eccoli: Gennaio polveraio empie il granaio. Gennaio caldo, Dio ci
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UN BRAVO CONTADINO Furio Crescino era un bravo contadino che viveva in tempi lontani, quando Roma comandava in quasi tutti i paesi del mondo. Questo
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I PROVERBI DEL MESE Marzo asciutto e aprile bagnato, beato quello che ha seminato. Quando le nubi vanno al mare, piglia la zappa e va' a zappare
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LUIGI AMBROSINI SEMPRONIO E SEMPRONELLA G. B. PARAVIA e C. TORINO - MILANO - PADOVA - FIRENZE - ROMA - NAPOLI - PALERMO ILLUSTRAZIONI DEL PITTORE
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e si uscire dalla gramola. L'interno del mulino di compare Festo è piccolo e curioso. S'ode il rumore continuo delle ruote che girano, il
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peschi innalzavano sui tronchi i mazzi del loro verdeggiante fogliame. Le ciliege rosseggiavano a coppie, a mazzi e parevano dondolarsi a cavalluccio
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svrebbero insegnato maestri e maestre che volessero bene ai fanciulli. In queste scuole si sarebbero letti i più bei libri del mondo. - Adesso i
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BABBO, MAMMA! I nostri due viaggiatori stavano per giungere al paese. Si scorgeva, tra gli alberi fronzuti, la vetta del campanile: le campane che
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