riconoscere il fatto - cioè la storia evolutiva - senza poterne spiegare completamente le cause: non per questo dovremmo rinnegarlo. Troppe volte, in passato
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di un unico tema: tre sistemi fondamentali di pezzi ossei articolati tra di loro, di cui il più distale è tipicamente una «mano» pentadattila, cioè
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, ritroviamo altrettante variazioni sul piano fondamentale di struttura proprio di quella classe, cioè altrettanti esempi di omologie, con funzioni simili, o
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primi Mammiferi (Alloteri) propri del Cretacico, cioè dell’ultimo periodo dell’era Mesozoica, ma compaiono i principali ordini di Mammiferi
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dei Dinosauri si esaurisce nell’era Mesozoica, cioè in poco più di cento milioni di anni. Raggiunto l’acme nel Cretacico, subitamente si estinguono
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vita terrestre. La ovoviviparità, cioè la capacità di trattenere le uova nel proprio corpo e di dare origine a piccoli già sgusciati, si trova in
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Altra acquisizione dei Mammiferi e degli Uccelli rispetto a tutti gli altri Vertebrati è la omeotermia, cioè la capacità di regolare la temperatura
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Si è molto parlato di serie «ortogenetiche», cioè di serie di fossili che dimostrerebbero una certa direzione che si presume sia imposta come una
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specie che sono considerate come «fossili viventi», rappresentanti cioè di gruppi di antichissima origine, che si sono modificati poco o nulla, e sono
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secondo la diversità delle circostanze esterne e della costituzione genetica, cioè della possibilità di adattamento degli organismi. Quindi la storia
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fermarsi soprattutto sulle dissimiglianze: su come possano insorgere diversità, cioè, nella terminologia biologica «variazioni», e come queste possano
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saggiare sperimentalmente il presupposto del lamarckismo, cioè l’ipotesi dell’ereditarietà dei caratteri acquisiti. Come abbiamo già detto in
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somiglianza, cioè affinità di forma, di struttura, e getta così le basi di quella classificazione degli animali e delle piante che ancor oggi
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sperimentazione sui fagiuoli. Per mezzo della autofecondazione, possibile in questa pianta dai fiori ermafroditi, egli costituì delle «linee pure» cioè
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Il mendelismo, cioè lo studio delle leggi di Mendel in tutti gli organismi, delle loro apparenti o vere eccezioni, degli sviluppi teorici che si
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fiori - con l’ibridazione la variabilità si dimezza ad ogni generazione, e nel corso di poche generazioni si giunge alla uniformità, cioè alla perdita
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fecondazione, cioè l’unione dei due gameti e la fusione dei loro nuclei, si ripristina nell’uovo fecondato, o zigote, il corredo diploide: n cromosomi
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singoli geni, con una frequenza bassissima, dell’ordine (per ciascun gene e per ogni generazione), da 1/105 a 1/108, cioè di uno su cento mila a uno su
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, uno dei collaboratori del Morgan, annunciò una importante scoperta: bombardando con raggi X o con altre radiazioni ionizzanti i gameti (cioè
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grandi, cioè della formazione di generi, famiglie, ordini, classi, tipi. Si suole indicare l’evoluzione al livello specifico col nome di
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quella da cui deriva (anagenesi); oppure: 2) nel seno di una specie si differenziano una o più entità specifiche, cioè una o più nuove specie
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il problema su basi genetiche è se le differenze fra le specie esistenti siano riconducibili ai tre tipi di mutazioni cui abbiamo accennato: cioè
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potersi mai manifestare, è un bagaglio estremamente importante, che solo può consentire alla specie di far fronte a mutate condizioni di ambiente, cioè
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La maggior parte dei genetisti riconosce quindi oggi un grande valore alla selezione (cioè alla riproduzione differenziale) come agente d’evoluzione
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La selezione è il principale meccanismo operante nel determinare differenze fra diverse popolazioni di una specie, cioè fra razze. Essa opera
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conosciuto in cui una nuova specie può formarsi subitamente, come pensava il De Vries. Più frequentemente, cioè nei casi illustrati
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I modi con cui può avvenire la sostituzione di una tripletta con un’altra, cioè la sostituzione di un nucleotide, sono stati riconosciuti dalle
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vista per una ventina di geni diversi, hanno dimostrato la presenza di molti polimorfismi, cioè di un grado di variabilità almeno eguale a quello di
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selezione naturale, o alla deriva genetica; 2) l’isolamento riproduttivo, che impedisce il flusso genico fra le razze cioè le eleva al rango di specie, le
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vistose (come nell’esempio delle drosofile ad ali ridotte) ma anche e soprattutto su combinazioni di geni, cioè su complessi di mutazioni, ciascuna
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incerti: mancava a quei dotti la conoscenza di alcuni fatti indispensabili per istituire un sistema evoluzionistico: e cioè la conoscenza della
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importanti ghiandole endocrine come le paratiroidi e il timo. Per la costituzione dell’orecchio dei Mammiferi sono state utilizzate ossa che prima - cioè nei
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elettriche emesse da alcuni pesci hanno funzione analoga a quella del sistema radar dei pipistrelli, cioè informano l’animale della presenza di oggetti
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formazione degli organismi) che si chiama prebiotico. Il passaggio da questo stadio a quello di protobionti, cioè di aggregati plurimolecolari che abbiano
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Con un sistema simile S. W. Fox è riuscito a ottenere, in assenza di acqua e a temperatura molto elevata, catene di polipeptidi, cioè molecole
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delle gambe dimostravano che aveva la stazione bipede, come l’uomo. Dubois lo chiamò Pithecanthropus (cioè uomo-scimmia) erectus (figg. 42, 43): era
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caratteri umani. Dart lo denominò Australopithecus (cioè scimmia dell’emisfero australe) africanus e lo considerò come un possibile anello di transizione
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Alcuni autori hanno cercato di precisare qual è stato il «passaggio del Rubicone» com’essi dicono, cioè dov’è il confine fra animale e uomo, tentando
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parte della ricerca biologica, tanto che oggi anche la sistematica botanica e zoologica, cioè la descrizione e la classificazione delle specie, conoscono
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Tutto concorre dunque a provare la mia affermazione, cioè, che non già la forma, sia del corpo, sia delle sue parti, dà luogo alle abitudini e al
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, ecc. Gli stessi sforzi fatti per nuotare, cioè per respinger l’acqua allo scopo di avanzare e di muoversi nel liquido elemento, hanno disteso allo
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. Le edizioni si succedettero rapidamente: due mesi dopo, nel gennaio 1860, uscì la seconda. La sesta e definitiva è del 1872. Nel 1885, cioè a distanza
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spiegare tutto ciò che osservavo, cioè di raggruppare tutti i fatti sotto leggi generali. Questi fattori combinati mi hanno dato la pazienza e la capacità
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- rispetto a date condizioni - sopravvivono, mentre quelli che lo sono meno, sono in netto svantaggio. I primi cioè hanno maggiore probabilità di
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tre correnti principali, e cioè: 1) l’atteggiamento critico negativo, decisamente antievoluzionistico; 2) il fervore di ricerche per trovare nuovi
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cioè indipendentemente dall’ambiente.
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Ma la sorgente prima della variabilità: come nascono cioè quelle variazioni che poi l’anfimissi rimescola e ricombina in tutti i modi possibili
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’egli riteneva largamente indipendenti dall’ambiente) una notevole quantità di mutazioni, cioè individui abnormi che si discostano molto notevolmente
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scientificamente dimostrata, fu facile impresa ai critici dimostrarne l’inconsistenza. Dimostrare cioè che molte, troppe difficoltà venivano superate con voli
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dell’evoluzionismo, in quanto cioè essa fa ricerca sull’origine del
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