sue spalle alle mosse e la sua finestra scintillava in attesa finché dolcemente gli scuri si chiudessero su di una duplice ombra. Ed il mio cuore era
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di ansia e di stanchezza. Prestavo allora il mio enigma alle sartine levigate e flessuose, consacrate dalla mia ansia del supremo amore, dall'ansia
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: Pei grigi rosei della città di ardesia Sonavano i clamori vespertini E poi più quieti i rumori dentro la notte serena: Vedevo alle finestre lucenti
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sera d'estate, È il sole che festevole picchia alle vetriate, È delle cose esterne la varia litania, Che fe' rider Ariosto e pianger Geremia. - Stavo
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mani il focolare andassero scrutando ingordamente, e alle ceneri insieme le faville disperdessero al vento ... L'angoscia di non giungere alla vita e
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dita ed il sole racconta a forti tratti le coste cui il mare rode ai piedi ed i verdi vigneti su coronano. E giù: alle coste in seno accende il sole
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rimasa; (non badate alle imagini dei Santi, son della vecchia che affittò la casa). No, il paradiso una stupida cosa, non è qui dentro, nè di talpe un
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ricordo ancora! Quanta speranza ti cantava in petto, come ridendo correvamo allora! Davanti alle placide chiesette del monte, allora, rammentati, chinavi
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un'aria pia, par che guatin l'azzurro, occhiaie smorte, e della luna la fisonomia; quando alle soglie, che il voto sigillò come una bara, del sagrestan
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Tele antiche, io vi saluto, che dall'arte profumate, qui vivete, come mummie delle razze trapassate!- Ecco appeso alle pareti lungo stuol di
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mani unendo, e accelerando il piede, o amate saltellar lungo il selciato, come le donne sue Napoli vede? O come anella musiche, alle dita i legnicciuoli
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. Ella alle eterne pagine, bimbo, mi innamorava, e vi ponea per indice i fior ch'io le donava; ma l'ava santa è in polvere, i fior sono avvizziti, e della
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tu verresti a fermar spesso alle grate il più tranquillo dei morelli tuoi, e, per le vaghe arcate, mediteremmo insiem messale ed arpa, cilizio e
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glauche scogliere: ché all'albe e alle sere le ho viste brillar! Volete la nenia dei fulvi ragazzi che a Noli riposano sui bianchi terrazzi? Si spande
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almeno il Signor ce lo die' ". Razza mesta, alle celie bersaglio della plebe, cui sopra tu stai, sul mio volto quel dì non vedrai insolente il sorriso
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