Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abrogate

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Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - Nuovo codice della strada.

35898
Stato 1 occorrenze
  • 1992
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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Sono abrogate dalla data di entrata in vigore del presente codice, salvo quanto diversamente previsto dalle disposizioni del capo II del presente titolo, le seguenti disposizioni: - regio decreto 8 dicembre 1933, n. 1740, nella parte rimasta in vigore ai sensi dell'art. 145 del decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393; - legge 12 giugno 1958, n. 126; - decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393; - decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1959, n. 420; - legge 7 febbraio 1961, n. 59, art. 25, lettera n); - legge 24 luglio 1961, n. 729, art. 9, sesto comma; - legge 12 dicembre 1962, n. 1702; - legge 3 febbraio 1963, n. 74; - legge 11 febbraio 1963, n. 142; - legge 26 giugno 1964, n. 434; - legge 15 febbraio 1965, n. 106; - legge 14 maggio 1965, n. 576; - legge 4 maggio 1966, n. 263; - legge 1 giugno 1966, n. 416; - legge 20 giugno 1966, n. 579; - legge 13 luglio 1966, n. 615; - decreto-legge 21 dicembre 1966, n. 1090, convertito dalla legge 16 febbraio 1967, n. 14; - legge 9 luglio 1967, n. 572; - legge 4 gennaio 1968, n. 14; - legge 13 agosto 1969, n. 613; - legge 24 dicembre 1969, n. 990, art. 32; - legge 10 luglio 1970, n. 579; - decreto del Presidente della Repubblica 22 febbraio 1971, n. 323; - legge 31 marzo 1971, n. 201; - legge 3 giugno 1971, n. 437; - legge 22 febbraio 1973, n. 59; - decreto-legge 23 novembre 1973, n. 741, convertito dalla legge 22 dicembre 1973, n. 842; - legge 27 dicembre 1973, n. 942; - legge 14 febbraio 1974, n. 62; - legge 15 febbraio 1974, n. 38; - legge 14 agosto 1974, n. 394; - decreto-legge 11 agosto 1975, n. 367, convertito dalla legge 10 ottobre 1975, n. 486; - legge 10 ottobre 1975, n. 486; - legge 25 novembre 1975, n. 707; - legge 7 aprile 1976, n. 125; - legge 5 maggio 1976, n. 313; - legge 8 agosto 1977, n. 631; - legge 18 ottobre 1978, n. 625, art. 4, terzo comma; - legge 24 marzo 1980, n. 85; - legge 24 novembre 1981, n. 689, art. 16, secondo comma, per la parte relativa al testo unico delle norme sulla circolazione stradale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393; - legge 10 febbraio 1982, n. 38; - legge 16 ottobre 1984, n. 719; - legge 11 gennaio 1986, n. 3; - decreto-legge 6 febbraio 1987, n. 16, convertito dalla legge 30 marzo 1987, n. 132, articoli 8, 9, 14, 15 e 16; - legge 14 febbraio 1987, n. 37; - legge 18 marzo 1988, n. 111; - legge 24 marzo 1988, n. 112; - legge 24 marzo 1989, n. 122, titolo 4; - legge 22 aprile 1989, n. 143; - decreto-legge 24 giugno 1989, n. 238, convertito dalla legge 4 agosto 1989, n. 284; - legge 23 marzo 1990, n. 67; - legge 2 agosto 1990, n. 229; - legge 15 dicembre 1990, n. 399; - legge 8 agosto 1991, n. 264, art. 7, comma 3; - legge 14 ottobre 1991, n. 336; - legge 8 novembre 1991, n. 376; - legge 5 febbraio 1992, n. 122, art. 12.

Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.

39665
Stato 1 occorrenze

Sono abrogate le seguenti disposizioni: - legge 1 giugno 1939, n. 1089, articolo 40, nel testo da ultimo sostituito dall'articolo 9 della legge 12 luglio 1999, n. 237; - decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409, limitatamente: all'articolo 21, commi 1 e 3, e comma 2, nel testo, rispettivamente, modificato e sostituito dall'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 281; agli articoli 21-bis e 22, comma 1, nel testo, rispettivamente, aggiunto e modificato dall'articolo 9 del medesimo decreto legislativo; - decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1972, n. 3, limitatamente all'articolo 9; - decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, limitatamente all'articolo 23, comma 3 e primo periodo del comma 13-ter, aggiunto dall'articolo 30 della legge 7 dicembre 1999, n. 472; - legge 15 maggio 1997, n. 127, limitatamente all'articolo 12, comma 5, nel testo modificato dall'articolo 19, comma 9, della legge 23 dicembre 1998, n. 448; e comma 6, primo periodo; - legge 8 ottobre 1997, n. 352, limitatamente all'articolo 7, come modificato dagli articoli 3 e 4 della legge 12 luglio 1999, n. 237 e dall'articolo 4 della legge 21 dicembre 1999, n. 513; - decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, limitatamente agli articoli 148, 150, 152 e 153; - legge 12 luglio 1999, n. 237, limitatamente all'articolo 9; - decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 281, limitatamente agli articoli 8, comma 2, e 9; - decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 e successive modificazioni e integrazioni; - decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2000, n. 283; - decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, limitatamente all'articolo 179, comma 4; - legge 8 luglio 2003, n. 172, limitatamente all'articolo 7.

Decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30 - Codice della proprietà industriale, a norma dell'articolo 15 della legge 12 dicembre 2002, n. 273.

42274
Stato 1 occorrenze

Sono abrogate le seguenti disposizioni: a) il regio decreto 29 giugno 1939, n. 1127; b) il regio decreto 5 febbraio 1940, n. 244; c) il regio decreto 25 agosto 1940, n. 1411; d) il regio decreto 31 ottobre 1941, n. 1354; e) il regio decreto 21 giugno 1942, n. 929; f) il decreto del Presidente della Repubblica 8 maggio 1948, n. 795; g) l'articolo 34 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3; h) il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 540; i) il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 22 febbraio 1973, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 69 del 15 marzo 1973; l) il decreto del Presidente della Repubblica 12 agosto 1975, n. 974, fatto salvo l'articolo 18; m) il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 22 ottobre 1976, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 15 del 18 febbraio 1977; n) il decreto del Presidente della Repubblica 8 gennaio 1979, n. 32; o) il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 1979, n. 338; p) la legge 3 maggio 1985, n. 194; q) la legge 14 ottobre 1985, n. 620; r) il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 26 febbraio 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 104 del 7 maggio 1986; s) la legge 14 febbraio 1987, n. 60; t) la legge 21 febbraio 1989, n. 70; u) il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 19 luglio 1989, n. 320, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 220 del 20 settembre 1989; v) il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 11 gennaio 1991, n. 122, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 85 dell'11 aprile 1991; z) la legge 19 ottobre 1991, n. 349; il decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 480; la legge 26 luglio 1993, n. 302; aa) il decreto del Presidente della Repubblica 1° dicembre 1993, n. 595; bb) il decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 360; cc) il decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 391; dd) la legge 21 dicembre 1984, n. 890; ee) il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 30 maggio 1995, n. 342, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 192 del 18 agosto 1995; ff) il decreto legislativo 19 marzo 1996, n. 198; il decreto legislativo 3 novembre 1998, n. 455; il decreto legislativo 8 ottobre 1999, n. 447; gg) il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 95; hh) il decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 164; ii) l'articolo 7 della legge 18 ottobre 2001, n. 383; ll) il decreto legislativo 2 febbraio 2002, n. 26; mm) i commi 8, 8-bis, 8-ter ed 8-quater dell'articolo 3 della legge 15 giugno 2002, n. 112, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63; nn) il decreto del Ministro delle attività produttive 17 ottobre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 28 ottobre 2002; oo) l'articolo 17 della legge 12 dicembre 2002, n. 273; pp) i commi 72, 73, 79, 80 e 81 dell'articolo 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350.

Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.

44301
Stato 2 occorrenze

Il regolamento di cui all'articolo 5 elenca le norme abrogate, con decorrenza dall'entrata in vigore del regolamento medesimo, anche in relazione alle disposizioni contenute nei seguenti atti: gli articoli 337, 338; 342; 343; 344; 348; 351; 352; 353; 354; 355 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F; il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 marzo 1999, n. 117; il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554; il decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34; il decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2002, n. 101; il decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti 27 maggio 2005 in tema di qualificazione del contraente generale; il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 novembre 2005, recante «affidamento e gestione dei servizi sostitutivi di mensa».

Sono fatte salve le disposizioni che prevedono la costituzione di collegi arbitrali in difformità alla normativa abrogata a seguito dell'entrata in vigore del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 554 del 1999, contenute nelle clausole di contratti o capitolati d'appalto già stipulati alla data di entrata in vigore del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 554 del 1999, a condizione che i collegi arbitrali medesimi risultino già costituiti alla data di entrata in vigore della presente disposizione; b) sono fatte salve le procedure arbitrali definite o anche solo introdotte alla data di entrata in vigore della legge 14 maggio 2005, n. 80, di conversione del decreto legge 14 marzo 2005, n. 35, purché risultino rispettate le disposizioni relative all'arbitrato contenute nel codice di procedura civile, ovvero nell'articolo 32 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, come modificato dal comma 16-sexies del citato decreto-legge n. 35 del 2005; c) fatte salve le norme transitorie di cui alle lettere a) e b), i giudizi arbitrali nei quali siano stati già nominati i due arbitri delle parti, si svolgono secondo le norme vigenti prima dell'entrata in vigore del presente codice; d) sono abrogate tutte le disposizioni che, in contrasto con la disciplina del presente codice, prevedono limitazioni ai mezzi di risoluzione delle controversie nella materia dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture, o contemplano arbitrati obbligatori. E salvo il disposto dell'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, convertito dalla legge 8 agosto 1998, n. 267, e dell'articolo 1, comma 2-quater, del decreto-legge 7 febbraio 2003, n. 15, convertito dalla legge 8 aprile 2003, n. 62.

Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

46315
Stato 1 occorrenze

Dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogate le seguenti disposizioni: a) articolo 26, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241; b) articolo 1, comma 127, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni; c) articolo 41-bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; d) articoli 40-bis, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni; e) articolo 19, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196; f) articolo 57 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni; g) articolo 3, comma 18, della legge 24 dicembre 2007, n. 244; h) articolo 21, comma 1, art. 23, commi 1, 2 e 5, della legge 18 giugno 2009, n. 69; i) articolo 11 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; l) articolo 6, comma 1, lettera b), e comma 2, lettera b), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106; o) articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91; p) articolo 8 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 11; q) articolo 6, comma 6, della legge 11 novembre 2011, n. 180; r) articolo 9 del decreto legislativo 29 novembre 2011, n. 228; s) articolo 14, comma 2, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35; t) articolo 18 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134; u) articolo 5, comma 11-sexies, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.

Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 - Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.

46644
Stato 1 occorrenze

Sono abrogate le seguenti disposizioni di legge: a) il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 61; b) il decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, salvo quanto previsto al comma 2 e fermo restando quanto disposto dall'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; c) l'articolo 3-bis, del decreto-legge 11 giugno 2002, n. 108, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2002, n. 172; d) gli articoli 18, commi 3 e 3-bis, da 20 a 28, da 33 a 45, nonché da 70 a 73 del decreto legislativo n. 276 del 2003; e) l'articolo 3, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; f) l'articolo 32, commi 3, lettera a), dalle parole «ovvero alla nullità del termine apposto al contratto di lavoro» fino alle parole «è fissato in 180 giorni», 5 e 6 della legge 4 novembre 2010, n. 183; g) il decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, salvo quanto disposto dall'articolo 47, comma 5; h) l'articolo 1, commi 13 e 30, della legge 28 giugno 2012, n. 92; i) l'articolo 28, commi da 2 a 6, del decreto-legge n. 179 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 221 del 2012; l) l'articolo 8-bis, comma 2, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, e successive modificazioni, fatti salvi, fino alla loro conclusione, i programmi sperimentali per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda già attivati; m) le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, non espressamente richiamate, che siano incompatibili con la disciplina da esso introdotta.

Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A).

58412
Stato 2 occorrenze

Ai sensi dell'articolo 20, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59, dalla data di entrata in vigore del presente testo unico sono abrogate le seguenti disposizioni: a) legge 17 agosto 1942, n. 1150, limitatamente all'articolo 31; b) legge 21 dicembre 1955, n. 1357, limitatamente all'articolo 3; c) legge 28 gennaio 1977, n. 10, limitatamente agli articoli 1;4, commi 3, 4 e 5; 9, lettera c); d) legge 5 agosto 1978, n. 457, limitatamente all'articolo 48; e) decreto-legge 23 gennaio 1982, n. 9, limitatamente agli articoli 7 e 8, convertito, con modificazioni, in legge 25 marzo 1982, n. 94; Legge 28 febbraio 1985, n. 47, art. 15; 25, comma 4, come modificato dal decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398, art. 4, comma 7, lettera g), convertito con modificazioni dalla legge 4 dicembre 1993, n. 493, nel testo sostituito dall'art. 2, comma 60, della legge 23 dicembre 1996, n. 662; Decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398, limitatamente all'articolo 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 493, nel testo sostituito dall'art. 2, comma 60, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, come modificato dal decreto legge 25 marzo 1997, n. 67, articolo 11, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135.

Ai sensi dell'articolo 7 della legge 8 marzo 1999, n. 50, dalla data di entrata in vigore del presente testo unico sono altresì abrogate le seguenti disposizioni: regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, limitatamente agli articoli 220 e 221, comma 2; legge 17 agosto 1942, n. 1150, limitatamente agli articoli 26, 27, 33, 41-ter, 41-quater, 41-quinquies, ad esclusione dei commi 6, 8 e 9; legge 28 gennaio 1977, n. 10, limitatamente agli articoli 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 16; legge 3 gennaio 1978, n. 1, limitatamente all'articolo 1, commi 4 e 5, come sostituiti dall'articolo 4, legge 18 novembre 1998, n. 415; decreto-legge 23 gennaio 1982, n. 9, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 marzo 1982, n. 94, limitatamente all'articolo 7; legge 28 febbraio 1985, n. 47, limitatamente agli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 25, comma 4, 26, 27, 45, 46, 47, 48, 52, comma 1; legge 17 febbraio 1992, n. 179, limitatamente all'articolo 23, comma 6; decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398, articolo 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 493, come modificato dall'art. 2, comma 60, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, nel testo risultante dalle modifiche introdotte dall'art. 10 del decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 669; decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, articolo 11, convertito, con modifiche, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135; legge 23 dicembre 1996, n. 662, limitatamente all'articolo 2, commi 50 e 56; legge 23 dicembre 1998, n. 448, limitatamente al comma 2 dell'articolo 61; m) decreto del Presidente della Repubblica 22 aprile 1994, n. 425.

Legge 8 novembre 2000, n. 328 - Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

71969
Stato 1 occorrenze

Con regolamento, da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Governo provvede a disciplinare modalità e procedure uniformi per la ripartizione delle risorse finanziarie confluite nel Fondo di cui al comma 1 ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi: a) razionalizzare e armonizzare le procedure medesime ed evitare sovrapposizioni e diseconomie nell'allocazione delle risorse; b) prevedere quote percentuali di risorse aggiuntive a favore dei comuni associati ai sensi dell'articolo 8, comma 3, lettera a); c) garantire che gli stanziamenti a favore delle regioni e degli enti locali costituiscano quote di cofinanziamento dei programmi e dei relativi interventi e prevedere modalità di accertamento delle spese al fine di realizzare un sistema di progressiva perequazione della spesa in ambito nazionale per il perseguimento degli obiettivi del Piano nazionale; d) prevedere forme di monitoraggio, verifica e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati degli interventi, nonché modalità per la revoca dei finanziamenti in caso di mancato impegno da parte degli enti destinatari entro periodi determinati; e) individuare le norme di legge abrogate dalla data di entrata in vigore del regolamento.

Orientamenti di politica legislativa regionale in materia di tributi locali - abstract in versione elettronica

88229
Del Federico, Lorenzo 1 occorrenze
  • 2005
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Assume quindi interesse la verifica dei margini per la riproposizione nell'ambito della finanza territoriale di tutte quelle variegate forme di imposizione già sperimentate nel sistema tributario statale, in tempi recenti abrogate per i più svariati motivi.

Configurabile l'omicidio aggravato dalla violenza sessuale di gruppo - abstract in versione elettronica

91169
Bartoli, Roberto 1 occorrenze
  • 2005
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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E' da condividere la decisione della Corte di Cassazione che, ravvisando una continuità normativa tra le fattispecie abrogate di cui agli artt. 519-521 c.p. e quelle di violenza sessuale introdotte dalla legge n. 66 del 1996, applica al delitto di omicidio l'aggravante prevista dall'art. 576 comma 1 n. 5 c.p. anche in relazione al delitto di violenza sessuale di gruppo. Questo delitto, infatti, altro non è che una fattispecie speciale per aggiunta rispetto a quella prevista dall'art. 609 bis c.p. (e quindi dagli abrogati artt. 519-521 c.p.), in combinazione con l'art. 110 c.p., poiché, se da un lato la condotta della "partecipazione" di cui all'art. 609 octies c.p. coincide con quella elaborata sul terreno del concorso di persone eventuale, dall'altro lato, il requisito della "riunione" non coincide in termini estensivi su tale condotta, limitandosi ad esprimere un elemento specializzante aggiuntivo attinente alle circostanze di tempo e di luogo in cui deve realizzarsi il comportamento criminoso.

Compravendita di un bene immobile e presunzioni fiscali: il prezzo deve corrispondere al valore di mercato? - abstract in versione elettronica

126505
Capo, Luciana 1 occorrenze
  • 2011
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Queste nuove norme, però, furono abrogate con la legge comunitaria 2008 (art. 24, I. n. 88/2009). Ma per l'Agenzia delle Entrate, se il corrispettivo dichiarato è inferiore al valore normale del bene, continua a sussistere una presunzione di evasione dall'imposta. d) II problema. Occorre, allora, chiedersi se il valore di mercato del bene immobile coincida con il c.d. valore normale del bene e se effettivamente il valore normale possa costituire un valido indizio di evasione. La presunzione grave, precisa e concordante di un prezzo incassato maggiore di quello dichiarato dalle parti della compravendita di un bene immobile non può essere ricavata dal valore normale del bene stesso. Infatti, il valore normale è un valore standard, influenzato da alcune e più frequenti caratteristiche riscontrabili negli immobili e di per sé non è oggettivamente probante. Inoltre, il valore normale non può essere confuso con il valore venale del bene, e cioè con il valore di mercato dello specifico e concreto bene immobile gravato d'imposta di registro. II valore normale, insomma, negli accertamenti fiscali, e in caso di compravendita di un bene immobile, può essere soltanto un elemento per decidere se sia utile procedere a un vero e proprio controllo del valore del bene o del corrispettivo della vendita.

I servizi pubblici dopo il d.l. 138/2011 - abstract in versione elettronica

129273
Rizzo, Ilaria 1 occorrenze
  • 2012
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Sia consentito, allora, evidenziare come sarebbe stato forse più opportuno per il legislatore indugiare ancora, più che riproporre frettolosamente una norma che in buona sostanza replica, quasi, in toto le abrogate disposizioni, salvo che per alcune sporadiche previsioni che innovano il contesto precedente.

Media conciliazione e funzione conciliativa del giudice - abstract in versione elettronica

130713
Vaccari, Massimo 1 occorrenze
  • 2012
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Ancora vengono esaminate alcune modifiche alla disciplina del d.lg. n. 28 del 2010, introdotte dal d.l. 22 dicembre 2011, n. 212 e poi abrogate in sede di conversione, che erano dirette ad incentivare ulteriormente il ricorso alla media-conciliazione a scapito della funzione conciliativa del giudice istruttore.

Il risultato referendario e l'attuale disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica prevista dal d.l. n. 138 del 13 agosto 2011, conv. con legge 14 settembre 2011, n. 148 - abstract in versione elettronica

131085
Antonelli, Valentina 1 occorrenze
  • 2012
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La nuova normativa ripropone infatti, con non molte modifiche, le precedenti disposizioni abrogate dal referendum, ma sottrae dal suo ambito di applicazione il servizio idrico integrato (in conformità con la volontà dei cittadini). Infatti l'architettura di base della disciplina dei servizi pubblici economici non è cambiata in modo significativo, poiché i principi fondamentali del processo di liberalizzazione è di fatto riproposta, con l'unica modifica relativa all'innalzamento della soglia richiamata.

Professione forense e società di capitali tra emergenze e urgenze - abstract in versione elettronica

134135
Danovi, Remo 1 occorrenze
  • 2012
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Infine, il decreto salva-Italia ha disposto che le norme vigenti sugli ordinamenti professionali siano in gran parte abrogate ove non venga attuata la riforma nel termine perentorio stabilito del 13 agosto 2012. E' lecito chiedere a questo punto che cosa resti e quali siano le prospettive per la professione forense.

Irretroattività delle domande di riconoscimento della ruralità ex d.l. n. 70/2011 - abstract in versione elettronica

134671
Mirto, Pasquale 1 occorrenze
  • 2012
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Le disposizioni contenute nel d.l. n. 70/2011 sono state abrogate a decorrere dal 1° gennaio 2012, ma ciò nonostante le domande di variazione della categoria catastale possono ancora essere presentate fino al 30 settembre 2012. Ma il vero colpo di scena è rappresentato dal decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 26 luglio 2012, che nel disciplinare le modalità di inserimento negli atti catastali del requisito di ruralità ha anche, inopportunamente, previsto che la presentazione delle domande e l'inserimento negli atti catastali dell'annotazione producono gli effetti per il riconoscimento del requisito di ruralità a decorrere dal quinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda.

La riforma dell'imposizione sui trasferimenti immobiliari a decorrere dal 1° gennaio 2014 - abstract in versione elettronica

144291
Forte, Nicola 1 occorrenze
  • 2013
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Il medesimo decreto reintroduce le imposte "ipotecaria" e "catastale", abrogate dal D.lg. n. 23/2011, con la previsione di un'imposta fissa di "50 euro" per gli atti di trasferimento soggetti all'imposta di registro nella misura del 2 e del 9%. Il "quadro normativo" è divenuto particolarmente "complesso" se si considera che il regime di tassazione applicabile deve essere "ricavato" da una serie di "rinvii" e "richiami normativi" effettuati dal legislatore, che inducono con facilità a "possibili errori", e che sono state previste modifiche a disposizioni non ancora entrate in vigore.

Il principio di buon andamento dell'amministrazione come limite al fenomeno della c.d. reviviscenza delle norme abrogate - abstract in versione elettronica

145337
Torano, Valerio 1 occorrenze
  • 2014
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Lo scritto intende analizzare l'impiego del principio del buon andamento dell'amministrazione, nel giudizio di costituzionalità, come limite alla possibilità per il legislatore di disporre la reviviscenza di norme abrogate, a causa dello stato di incertezza e dell'imprevedibilità delle conseguenze applicative derivanti dall'impiego di tale tecnica normativa. In particolare, la portata innovativa della sentenza in commento emerge dal collocamento del principio di diritto da essa affermato nel quadro dottrinario e giurisprudenziale sinora formatosi sul principio di buon andamento e sul controverso fenomeno della reviviscenza. Infatti, da un lato, raramente la Corte costituzionale ha espunto dall'ordinamento norme in contrasto col principio di buon andamento, dall'altro, il giudizio negativo sulla reviviscenza non è stato fondato, come ci si sarebbe potuti attendere, su considerazioni di ordine generale relative alla successione di leggi nel tempo.

Abrogare il già abrogato ovvero l'abrogazione al quadrato. Considerazioni sul D.lgs. n. 212 del 2010 di abrogazione espressa cumulativa di leggi statali - abstract in versione elettronica

154749
Carnevale, Paolo 1 occorrenze
  • 2015
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L'A. conclude osservando che una eventuale dichiarazione di incostituzionalità della legge di delega, priva di conseguenza pratiche perché il relativo decreto legislativo ha disposto l'abrogazione di disposizioni nella maggioranza dei casi già abrogate o insuscettibili di produrre effetti, sarebbe significativa perché riaffermerebbe il valore e l'importanza delle norme sulla normazione.

"Jobs Act": la nuova disciplina dei contratti e delle mansioni - abstract in versione elettronica

164639
Polliani, Paola 1 occorrenze
  • 2016
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Dal nuovo assetto normativo risultano del tutto abrogate l'associazione in partecipazione ed il c.d. "job sharing", mentre gli altri istituti contrattuali (collaborazioni coordinate e continuative, lavoro a tempo parziale, contratto a termine, somministrazione, apprendistato, lavoro intermittente e lavoro accessorio) sono stati soltanto modificati. Infine, un'altra importante modifica ha riguardato la disciplina delle mansioni.